Nella polverizzazione di linguaggi e codici anche la grammatica giornalistica muta: lo pensavo già osservando la strana prima pagina con doppia apertura – che è come dire: senza apertura – di Rep. il giorno dopo la morte di Dario Fo e il Nobel a Bob Dylan.
Oggi, per un'altra notizia di impatto fortissimo (le Presidenziali Usa), gli stilemi vengono di nuovo stravolti, con un risultato molto gradevole devo dire; e, a parte questo, importante proprio nell'ottica di quello stesso mutamento di linguaggi-codici-grammatica oltre che di grafica applicata ai contenuti dei quotidiani per come abbiamo imparato a conoscerli.
Di cosa sto parlando?
– Alle pagine 2-3 manca il titolo di apertura: o meglio, manca il pezzo portante visto che il titolo c'è benché stia sotto – anche nella collocazione – la mega (e bella) infografica che è di per sé un pezzo, venendolo a sostituire.
– La sfida a due genera poi la doppia rubrica biografica di Zucconi (pag. 3) e la doppia intervista di Rampini-Lombardi (pag. 4), e così per trovare un pezzo di cronaca bisogna arrivare a pagina 6.
Un motivo in più per conservare un bellissimo numero ex-ante. Per quello sul post-voto, I Have A Dream: un pezzo dell'EMerito, magari inviato...
MUDD
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