mercoledì 7 dicembre 2016

Quella foto di Renzi, sulla prima di ieri

Nel post di presentazione della prima pagina di ieri, ci siamo soffermati sulla foto che ritrae Matteo Renzi dietro i vetri della macchina dopo il colloquio con Mattarella.


Commentavamo così la foto:

La gigantesca foto che ritrae l'ormai ex premier in automobile, è quasi da cronaca nera: un volto stanco e allucinato, una faccia un po' così, da pugile suonato.

La foto ha colpito pure l'esperto di fotografia di Repubblica, Michele Smargiassi, che nel suo blog ha scritto un interessante post di cui riportiamo la parte iniziale:

Mi vengono in mente solo due categorie di persone che finiscono sulle prime pagine dei giornali in fotografie prese attraverso un finestrino dell’auto: i criminali appena arrestati e i premier appena dimessi.

Sono in genere fotografie esteticamente orribili, dai colori ammaccati, talvolta sgranate, precariamente inquadrate, disordinate, comunicano sensazioni di clandestinità, di furtivo, di drammatico, e per questo difficilmente rendono gradevole la pagina in cui compaiono. Ma almeno nel primo caso hanno un valore informativo: vi mostriamo che faccia ha il ricercato, l’assassino…

Francamente, che faccia abbia Matteo Renzi direi che quasi tutti gli italiani lo sappiano già. Anche la faccia che aveva il Matteo Renzi sconfitto è stata resa disponibile agli italiani su tutte le reti televisive un’ora dopo la chiusura delle urne.

Eppure, anche se non ho fatto una ricerca sistematica, le foto prese al volo dai fotografi d'agenzia a Renzi in mobilità fra i palazzi della politica erano pubblicate ieri, martedì, su una buona metà delle prime pagine che ho potuto vedere, o nelle pagine interne.

Per buona parte della stampa italiana, dunque, la migliore visualizzazione di quel che era accaduto durante il primo giorno successivo all'annuncio di dimissioni del capo del governo consisteva in questo: un uomo politico dal volto non sorridente sbirciato sul sedile posteriore di un'auto.

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