martedì 14 febbraio 2017

Roberto Baggio, 5 volte 10

“ Berti, il lancio è per Signori. Signori da quest’altra parte per Roberto Baggio. Roberto Baggio salta… e SEGNA!!! E SEGNA ROBERTO!!!”

Queste parole di Bruno Pizzul, in un climax da cardiopalma per un’azione che si svolge in pochissimi secondi, accompagnano l’azione dell’Italia che porta al gol di Roberto Baggio contro la Spagna, partita dei quarti di finale del mondiale stanunitense, il giorno 9 luglio 1994. La partita finì 2-1 per l’Italia grazie al gol del grande Roberto a pochi minuti dalla fine. Roberto, appunto, come lo chiamava sempre Pizzul, perché era tale l’affetto dei tifosi calcistici per un campione del suo calibro che non serviva chiamarlo per cognome.
Abbiamo scelto questo goal, ma tutti e 27 i gol con la nazionale sono un bellissimo ricordo per chi lo ha visto giocare. Dall’assolo all’Olimpico che non fu nemmeno il primo, durante i Mondiali 90 in poi.
Ricordo nitidamente un silenzio tombale, ma tombale davvero, durante la partita degli ottavi di finale del mondiale del 1994 contro la Nigeria fino al passaggio di Mussi per Roberto Baggio che al 43’ del secondo tempo trova il goal e porta l’Italia ai supplementari. L’esplosione gioiosa di trombette acustiche e di urla conseguenti esaltarono la felicità di un popolo di tifosi.
Roberto Baggio, che in settimana compie 50 anni, o meglio 5 volte 10, essendo IL numero 10 degli azzurri non ha certo bisogno di presentazioni.  Ma di ricordarne le gesta sì. E quelle due pagine ieri su Repubblica valgono eccome il prezzo del biglietto. Quante emozioni, quanti ricordi.

ElleElle





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