sabato 27 dicembre 2008

A Repubblica.it le bombe israeliane arrivano con un'ora di ritardo.



Riceviamo ancora dal fertile Gian Paolo, il quale ci precisa che è sardo ma solo di nascita e fino all’adolescenza, perchè da 45 anni vive a Torino e si considera quindi sia sardo che torinese, anzi rivolese. In sostanza Gian Paolo è il paradigma del cittadino universale senza distinzione di origine e di territorio.
Ecco il suo contributo:

Oggi Repubblica si è fatta bruciare la notizia dell’attacco a Gaza dal “nemico” Corriere, che ha lanciato la notizia alle 10.36, Repubblica solo alle 11.29, quasi un’ora dopo.
Anzi, sarebbe più corretto dire che AGR (Corriere) ha battuto AGI (Repubblica, ma che faceva a quell’ora Marco Ansaldo visto che era a Gerusalemme, aveva il cellulare scarico ?).
In compenso  la Nostra ha aperto una “Diretta” come fa sempre sui grandi eventi, e ha recuperato tutto lo svantaggio.
Speriamo però che non si addormenti improvvisamente come capita spesso (è successo anche nelle ore calde dell’elezione di Obama, quando ha interrotto il flusso per ore e ore proprio quando stava iniziando la “valanga”).
Quella della “Diretta” è una peculiarità di Repubblica che andrebbe ulteriormente valorizzata, oltretutto è abbastanza unica nel panorama pressoché desertico dell’informazione online italiana.
Corriere e Stampa non hanno niente di simile, tranne l’aggiornamento di agenzia, ma quello ce l’ha anche Repubblica, la Diretta è un qualcosa in più.
E’ già buona, badassero alla sintassi e all’ortografia, ai tempi morti e ai “pisolini”, ci mettessero un po’ più di cura insomma sarebbe ottima.


Comunque vivo queste ore con ansia.
Shalom, Salàm, Pace, smettetela.
Gian Paolo


Foto Reuters da Repubblica.it

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