martedì 27 gennaio 2009

Repubblica, ma come cazzo parli? Le parole sono importanti!



Abbiamo trovato questo post saporito sul blog Stampa Rassegnata.

A Repubblica, che oggi fa venire voglia di gettarla in un cassonetto non differenziato, titolano in terza pagina, virgolettandolo alla massa dei poveri clandestini: "Vogliamo assaporare la libertà". Hanno detto proprio così: assaporare. Del resto anche il Berlusca, omesso da Corriere e Repubblica, citato dalla Stampa, messo in prima pagina dall'Unità, parla in qualche modo di assaporare: "I clandestini? Ma che rivolta, andavano al bar a farsi una birra, come al solito". Sempre Repubblica fa dire a una ragazza violentata, che definisce "sgomenta": "Sono distrutta e incredula". Ieri del resto attribuivano a una ragazza, non so se la stessa, la frase: "Erano una furia disumana". Non è che ha detto: "Quei pezzi di merda devono morire, porci, bastardi". No. Ha detto che è incredula, per la furia, sgomenta. Assapora lo sgomento.
Ps. E a proposito di raffinatezza, ecco il delicato incipit del pezzo di Silvio Buzzanca sul nuovo partito di Nichi Vendola, omosessuale dichiarato: "Comunisti che si abbracciano, si baciano, si accarezzano".

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