venerdì 24 luglio 2009

Addio cartacei. E' il web bellezza.

Riportiamo qui la versione integrale di un articolo apparso sul sito Affari Italiani:

All'atmosfera cimiteriale del cartaceo corrisponde il mondo del web in tumultuoso cambiamento e crescita, dove sempre di più si addensano i lettori che disertano le edicole.


Periodicamente ci occupiamo di cosa succede sulla rete e ai giornali cartacei. E sempre più queste esercizio assomiglia a una specie di countdown. Come medici impotenti non possiamo che registrare ad ogni check up lo stato sempre più terminale del malato, assistendo ad un declino ineluttabile.

I dati Ads di Aprile sulle vendita dei quotidiani somigliano a un bollettino di guerra con morti e feriti: il Corriere perde oltre 62mila copie rispetto allo stesso mese del 2008 (-9,5%), Repubblica ne lascia sul campo oltre 100mila ( -16,3%), il Sole 24 Ore perde 15mila copie, mentre gli utili netti dell'Espresso sono precipitati vicino allo zero. Non va meglio ai giornali gratuiti, segno che non è il prezzo il problema ma il formato cartaceo, e infatti è in agitazione la redazione del free press Metro, prossimo a essere venduto.

All'atmosfera cimiteriale del cartaceo corrisponde il mondo del web in tumultuoso cambiamento e crescita, dove sempre di più si addensano i lettori che disertano le edicole. È ovviamente internet il becchino che sta seppellendo i giornali cartacei, aggiungendo ogni giorno una pala di terra alla fossa in cui la rete li ha relegati. Una generosa manciata di terra arriva ora dall'integrazione tra le rete e i telefonini, come nel caso di Affari Italiani che compare tra i canali top di Peoplesound, il social network per cellulari.

Potrebbe essere il colpo di grazia, o comunque un colpo durissimo per chi pensa che il cuore dell'informazione stia presso indirizzi civici (via Solferino, via Colombo, Viale Monte Rosa), mentre a breve gli unici indirizzi che conteranno saranno solo quelli che cominciano con www.

Fonte: Affari Italiani - Giuseppe Morello

3 commenti:

jacopo ha detto...

volevo segnalarvi che questo martedì dopo settimane di latitanza è ricomparso il diario di repubblica, come sempre molto interessante. Spiegazioni sul fatto che il diario nelle passate settimane non sia più uscito non ne sono arrivate... Non sarà che questa rubrica costi troppo e richieda molto tempo per realizzarla(in fondo oltre ai giornalisti di rep. scrivono anche prof universitari o scrittori famosi)? Voi che dite?
P.S. La raccolta del diario online sul sito di rep. non è più aggiornata! E' ferma a giugno.... Che stiano lentamente sopprimendo questa rubrica?

Frank57 ha detto...

Nel recente passato rispettava la periodicità, quindi si potrebbe escludere il problema tempo, mentre alla luce di quanto possiamo leggere anche in PPR, il costo per la realizzazione di un buon prodotto come "Diario di Repubblica" potrebbe incidere maggiormente adesso che in passato. Che siano online tutte le puntate è utilissimo, che non venga aggiornato preferisco pensare ad una momentanea dimenticanza.
Piuttosto, se non sbaglio, alla fine dello scorso anno non è uscito il prezioso volume che raccoglieva le puntate annuali della rubrica. E' sfuggito a me, Jacopo, oppure non è stato effettivamente pubblicato?
Grazie.

jacopo ha detto...

Caro Frank speriamo che ritorni ad esserci questa rubrica con regolarità.. Neanche a me alla fine dello scorso anno sembra che sia uscito il volume che raccoglie tutti i diari. Chissà... Magari Enrico ne sa più di noi..