Leggetevi questo articolo apparso su rep. fa ben sperare!!! http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/economia/crisi-editoria/seattle-times/seattle-times.html
Se c'è una cosa che da giornalista amo del modo di fare questo mestiere in Inghilterra e negli Usa è l'impersonalità, la referenzialità e l'essenzialità del modo di porgere la notizia. Solo il nudo fatto, niente opinioni, niente orpelli.
Tutto il contrario della visione del giornalismo che sembra avere Angelo Aquaro, inviato per Repubblica negli Stati Uniti. Ecco come inizia la notizia della morte di alcuni italiani in un incidente tra un elicottero e un piccolo aeroplano sul fiume Hudson a New York, a un tiro di schioppo dalla Statua della Libertà: "Quando potrà riabbracciare il suo Davide, il figlio 23enne che l'aspetta a Bologna, Silvia Rigamonti, vedova Norelli, potrà finalmente sciogliersi nelle lacrime che non basterebbe l'Hudson maledetto a contenere".
Struggente, vero? Già, ma col giornalismo questo non ha niente a che fare. Lo stile di Aquaro è ottimo per il colore, per la curiosità, dove la confezione è essenziale perché costituisce l'unica sostanza di una notizia per il resto insignificante. L'inviato è però in evidente ambascia quando l'argomento si fa serio. E non per incompetenza o disinformazione. Semplicemente, i temi di pressante attualità non sono nelle sue corde.
Ma il giornalismo, quello paludato della grande stampa, non certo quello spicciolo, da quattro soldi, di fogliacci come Libero, è un servizio prima che un diletto. Sarò già vecchio a 26 anni, sarà inguaribilmente retrò la mia visione del mondo, ma se fossi stato Ezio Mauro, avrei tolto subito l'incarico ad Aquaro e l'avrei retrocesso a fare le recensioni dei Franz Ferdinand o i pezzulli di costume sulle ultime tendenze in quel di Londra. Le 5 W sono forse meno fashion, con la loro storia quasi centenaria, ma rimangono l'abc del giornalismo anche nell'epoca del Web 2.0.
12 commenti:
Ciao Enrico, buone vacanze
Carina l'immagine!
Buone vacanze a te e alla tua famiglia!
Leggetevi questo articolo apparso su rep. fa ben sperare!!! http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/economia/crisi-editoria/seattle-times/seattle-times.html
Se c'è una cosa che da giornalista amo del modo di fare questo mestiere in Inghilterra e negli Usa è l'impersonalità, la referenzialità e l'essenzialità del modo di porgere la notizia. Solo il nudo fatto, niente opinioni, niente orpelli.
Tutto il contrario della visione del giornalismo che sembra avere Angelo Aquaro, inviato per Repubblica negli Stati Uniti. Ecco come inizia la notizia della morte di alcuni italiani in un incidente tra un elicottero e un piccolo aeroplano sul fiume Hudson a New York, a un tiro di schioppo dalla Statua della Libertà: "Quando potrà riabbracciare il suo Davide, il figlio 23enne che l'aspetta a Bologna, Silvia Rigamonti, vedova Norelli, potrà finalmente sciogliersi nelle lacrime che non basterebbe l'Hudson maledetto a contenere".
Struggente, vero? Già, ma col giornalismo questo non ha niente a che fare. Lo stile di Aquaro è ottimo per il colore, per la curiosità, dove la confezione è essenziale perché costituisce l'unica sostanza di una notizia per il resto insignificante. L'inviato è però in evidente ambascia quando l'argomento si fa serio. E non per incompetenza o disinformazione. Semplicemente, i temi di pressante attualità non sono nelle sue corde.
Ma il giornalismo, quello paludato della grande stampa, non certo quello spicciolo, da quattro soldi, di fogliacci come Libero, è un servizio prima che un diletto. Sarò già vecchio a 26 anni, sarà inguaribilmente retrò la mia visione del mondo, ma se fossi stato Ezio Mauro, avrei tolto subito l'incarico ad Aquaro e l'avrei retrocesso a fare le recensioni dei Franz Ferdinand o i pezzulli di costume sulle ultime tendenze in quel di Londra. Le 5 W sono forse meno fashion, con la loro storia quasi centenaria, ma rimangono l'abc del giornalismo anche nell'epoca del Web 2.0.
Ah, buone vacanze anche da me, ovviamente. :-)
riportate in Italia Aquaro!
Avete mai provato a scopare un po' di piu'?
Forse ve ne uscireste con meno cazzate
Scusa caro Anonimo ma cosa vorresti dire? Spiegati, ti ascolteremo. Perché al contrario tuo noi non insultiamo le persone...
Naturalmente ti aspetto. Buon ritorno.
Jacopo la conversazione non sarà troppo impegnativa per l'anonimo? :-)
un mio lettore (?) mi ha linkato questo articolo dell'ottima Concita:
http://www.unita.it/news/italia/87718/il_cavaliere_all
assalto_del_pas
Ommadonna! faccio gli scongiuri!
hasta pronto, Saul
Leggere Repubblica è molto meglio che scopare :)
già Frank, hai ragione!!! Forse è troppo difficile per l'anonimo lettore... :)
Posta un commento