domenica 3 gennaio 2010

Babbo Natale in casa Valentini.

Nel simpatico articolo di ieri di Giovanni Valentini intitolato Se l'informazione è sempre più mobile, scopriamo che: "A Natale, moglie e figli mi hanno regalato un «iPhone», il super-telefonino della Apple, la ditta americana con il marchio della mela morsicata. Con una punta di enfasi tecnologica, il minore - laureato in Ingegneria delle telecomunicazioni - mi ha annunciato che quel piccolo apparecchio portatile mi avrebbe addirittura cambiato la vita. E nel giro di pochi giorni, così in effetti è stato: prima in peggio e poi decisamente in meglio, fino a quando non ho cominciato a prendere confidenza con tutte le sue innumerevoli funzioni."

Se non è materia di feticismo questa...

Update: un po' di spaesamento, ieri, nel leggere (due pagine dopo, by umberto eco in apertura del vituperato R2) che la tecnologia ha cancellato la curiosità dell'homo tecnologicus. mettetevi d'accordo!!!

Occam

5 commenti:

aghost ha detto...

Sembra uno spottone per l'iphone. La chiosa finale di Valentini mi pare molto opinabile: "Nella società della conoscenza, chiunque oggi ha la possibilità di restare sempre connesso con il resto del mondo. E quindi, di sapere e capire in tempo reale che cosa accade intorno a noi. Più informati, insomma, più liberi".

Figuriamoci. Sarei più libero perché posso sapere, quasi in tempo reale, l'ultima dichiarazione di Casini, o di Cicchitto? Dai su.

Occam ha detto...

Un po' di spaesamento, ieri, nel leggere (due pagine dopo, by umberto eco in apertura del vituperato R2) che la tecnologia ha cancellato la curiosità dell'homo tecnologicus. mettetevi d'accordo!!!

aghost ha detto...

Quando dissero a mio nonno, negli anni ‘50, che in famiglia avrebbero voluto mettere il telefono, lui tentò di ribattere: "Cosa? E io quando suona quell'affare sul muro dovrei alzarmi per andare a rispondere? Non se ne parla". Poi, anche lui, cedette al progresso.

Devo aver ereditato qualcosa nei geni, perché non ho avuto il telefonino fino a tarda età, quando ho dovuto capitolare per esigenze di lavoro. Ho sempre considerato demenziale il concetto, che tutti invece mi descrivevano come un grande vantaggio per tentare di convincermi all’acquisto, del “sempre disponibile”. Ma perché mai dovrei essere sempre disponibile a farmi rompere le scatole?

Non l’ho mai capito, ma sarà colpa mia che sono orso. Ho un cellulare da poche lire, e ho sempre considerato immorale spendere 400 euro per un telefono. Perché l’Iphone dovrebbe cambiarmi la vita? Mi spiace ma Valentini non mi convince per nulla :)

Enrico Maria Porro ha detto...

Aghost, anch'io sono un po' orso come te. Fino a qualche mese fa avevo un telefonino tutto spelacchiato e graffiato. Graffiato no griffato.

Anonimo ha detto...

"…un «iPhone», il super-telefonino della Apple, la ditta americana con il marchio della mela morsicata."

Valentini si è fatto aiutare da Piero Ottone, l'ex-direttore del "Corriere della Sera", lo storico quotidiano che ha sede a Milano in via Solferini.