mercoledì 27 gennaio 2010

Basket: Lorenzo Tondo non ne infila una giusta.

Caro Feticista Supremo,
quest'anno sulle pagine sportive di Repubblica il basket NBA ha avuto l'onore di più menzioni, grazie alla presenza di due giocatori italiani (Belinelli e Bargnani, nella foto) nei Toronto Raptors (e di Gallinari nei NY Knicks).



Oggi Lorenzo Tondo si sofferma con un articolo sulla partita di domenica scorsa tra i Lakers di Bryant e i Raptors. L'entusiasmo per la vittoria di Toronto deve aver mandato nel pallone Tondo. A parte la bizzarra affermazione che "E' stato un finale elettrizzante, che ha fatto molto parlare il mondo della NBA", Tondo attribuisce a Belinelli 18 punti invece dei 15 effettivamente messi a segno, poi nella cronaca della partita racconta del "solito Bryant, immarcabile e spietato da 3" quando il tabellino ufficiale (rinvenibile, come per tutte le partite, sul sito ufficiale della NBA) recita impietosamente 1 tiro realizzato su 6 tentati e di Bargnani che, ad un certo punto dell'incontro, "diventa infallibile dai 3 punti" e anche qui il tabellino riporta un modestissimo 1/6.

Vorremmo più precisione anche da parte tua, caro Tondo...

Barbapapà

29 commenti:

nonunacosaseria ha detto...

giusto. però la bizzarra affermazione tanto bizzarra non è. il finale è stato effettivamente elettrizzante, con toronto sotto di uno fino a 3 secondi dalla fine, quando turkoglu è entrato in penetrazione e ha subìto un fallo parecchio dubbio da gasol. è stato questo episodio a far "molto parlare il mondo della nba", per due motivi, fondamentalmente: il primo è che in situazioni del genere, molto raramente, il portatore di palla entra in quella maniera e invece tira subito; il secondo è che il fallo forse c'era e forse no, ma difficilmente viene fischiato se non è così evidente a un secondo dalla fine e perdipiù a scapito della franchigia più potente (credevi che certe cose succedessero solamente nella serie A italiana di calcio? sèèèè!!!).

Piazza Indipendenza ha detto...

Sul Corsera edizione Roma di lunedi' c'era scritto che il laziale Lichtsteiner e' austriaco, peccato sia svizzero. Ora lancio una provocazione: non sara' che siamo noi ad essere troppo meticolosi e pignoli, sempre pronti a segnalare cappellate ed errori di varia natura?

Barbapapà ha detto...

Nonunacosaseria, sai bene che la regular season della NBA prevede che ciascuna delle 30 squadre disputi 82 partite. Ogni giorno ci sono almeno 4-5 partite (ieri 5, lunedì 9, oggi 11) e non è raro trovare un finale fotofinish come quello di Toronto-LAL. E quando si presenta, quello di cui parla veramente l'NBA non è certo quello in esame. Si sarebbe parlato a lungo di questa partita solo se Bryant avesse segnato (e sarebbe stata la quarta volta quest'anno) il canestro della vittoria.
Un partita al cardiopalma di cui si è parlato seriamente nell'NBA è stato Cleveland-Miami di lunedì sera con lo show James-Wade. Perché l'NBA, da industria spettacolo perfettamente oliata da David Stern, vive delle prodezze delle sue megastar. E il fallito tentativo di vittoria di Bryant ha tolto automaticamente cassa di risonanza nazionale alla partita.
Quindi, l'affermazione di Tondo era forzata o, quantomeno, poteva essere riferita ad una dimensione prevalentemente locale (chiaro che a Toronto s'è parlato molto della partita, a LA a stento se ne saranno accorti).
Detto questo, la tua analisi sugli ultimi concitati secondi di partita è acuta e condivisibile. Come sempre.

Anonimo ha detto...

Leggo ammirato la vostra competenza sulla NBA.
@Piazza, può anche essere, però credo che non si leggano i quotidiani alla ricerca del refuso o, almeno, a me capita così: se leggendo un pezzo noto l'anomalia, lo sottolineo, altrimenti no. E chissà quanti errori ci si lascia dietro. Errori dove, secondo me, prevale la sciatteria sull'ignoranza, laddove per sciatteria intendo quella pigrizia che non porta a rileggere, a verificare riscontri e che, unita alla fretta congenita, genera il refuso. Senza tralasciare il congedo del mitico correttore di bozze.

Frank57 ha detto...

Ps, l'anonimo sono io.

gpp ha detto...

bello, "Tondo nel pallone". Ci sta giusto giusto.

Barbapapà ha detto...

Non siamo troppo meticolosi noi, Piazza Indipendenza. La situazione è quella descritta da Frank.
Se passassimo al setaccio tutti gli articoli pubblicati probabilmente di errori ne troveremmo anche di più di quelli che vengono qui evidenziati. Perché c'è una sciatteria generalizzata, un approccio ministeriale alla professione, tipico di chi ha perso o non ha mai avuto il sacro fuoco per questo mestiere.
L'assenza dei correttori di bozze è clamorosa (qualche giorno fa mi è capitato di leggere in non ricordo quale articolo un "tacquino" che gridava vendetta contro l'estensore).
Sarebbe opportuno che i giornalisti mostrassero maggior rispetto per i lettori che, in fin dei conti, pagano buona parte del loro stipendio. Un'informazione accurata è precondizione per un giornalismo che voglia essere credibile.

aghost ha detto...

Io non sono cosi' severo contro i refusi, per quanto fastidiosi. Sono molto più drastico invece sulle notizie fasulle, gli articoli gaglioffi, le veline o i marchettoni mascherati, o quando si scrivono proprio delle scemenze.

Frank57 ha detto...

@gpp, grande titolo! Da tre punti!
@Barpapapà, quel "tacquino" mette i brividi. Concordo con la tua analisi, perchè la credibilità parte proprio dall'accuratezza formale che equivale a rispetto verso la lingua italiana, nonchè verso i lettori. Immagini il quotidiano letto in classe in tal guisa?
Tendenzialmente, se leggo - magari in siti che non conosco - di argomenti interessanti, ma illustrati da un massacro della lingua, non prendo in considerazione quel testo, già inautentico così malamente curato.

Frank57 ha detto...

@aghost, hai ragione, soprattutto sulle "veline" e i "marchettoni".

Enrico Maria Porro ha detto...

che bello scoprire che molti di voi sono anche appassionati di basket...

Che dite? Apriamo un PazzoPerIlBasket?

Frank57 ha detto...

@Enrico, i miei ricordi mi portano solo indietro nel tempo, quando c'era basket in Rai e alla "vera" Domenica Sportiva. Come avrai intuito: Aldo Giordani, Simmenthal e Ignis. Troppo indietro?

Cesare ha detto...

Per la cronaca: nel pezzo si dice che Kobe Bryant ha vissuto in Italia a Reggio Calabria. Purtroppo per Tondo però, la Reggio di Kobe è quella dell'Emilia.

Enrico Maria Porro ha detto...

per frank: non vai troppo indietro, io tifavo ignis perchè adoravo bob morse...

poi per questioni di cuore ho tifato cantù. adesso montepaschi perchè è l'ultima squadra in cui ha giocato mio fratello...

Enrico Maria Porro ha detto...

Cesare: intanto grazie per esere intervenuto e benvenuto! Poi grazie mille per aver beccato quest'altro refusone sulle due Reggio d'Italia...

Enrico Maria Porro ha detto...

GPP: "Tondo nel pallone" è geniale! Quasi Bartezzaghiano. Son quasi tentato di cambiare il titolo al post, che dite? Lo cambio?

Sulla storia dei refusi non transigo: io sono uno che si incazza come una bestia quando trova sul giornale più letto in Italia (touchè!)dei refusi nel testo, seppur minimi. Rispetto per il lettore che paga il giornale. ECCHECCAZZO!

Barbapapà ha detto...

No, Cesare. Non si tratta di refuso. Il padre di Kobe, il mitico Joe Bryant, giocò anche a Reggio Calabria nella indimenticabile Viola nel campionato 1986-87 (quanta passione verso il basket in quegli anni a Reggio Calabria, fino alla costruzione di un bellissimo palazzetto dello sport).

Per Aghost: verissimo quello che dici. Per questo parlo di pre-condizione. Aggiungo che se i giornali (parlo in generale) fossero efficaci nella capacità di fornire notizie ed approfondirle con inchieste, noi tutti saremmo più comprensivi verso gli errori. Siccome non lo sono affatto, il fastidio per la sciatteria diventa a quel punto insopportabile.

Enrico Maria Porro ha detto...

Cesare, ahimè mi tocca dar ragione a Barba. La mitica Viola Reggio Calabria!!!!!!

nonunacosaseria ha detto...

@barbapapà. quello che dici sui concitati finali è giustissimo, però in effetti quello che ha colpito l'attenzione è stato l'episodio turkoglu-gasol. poiché quel giorno lì si son giocate solamente tre partite la cosa è stata abbastanza sviscerata. insomma, abbiam ragione tutti e due!

p.s.: avete mai sentito kobe che fa la telecronaca di una partita di basket in italiano?
http://www.youtube.com/watch?v=x3Dtgfdyeto

Barbapapà ha detto...

Grande assist, nonunacosaseria! Molto divertente!

Anonimo ha detto...

Segnalo un'ulteriore insattezza nel pezzo di Tondo: quando scrive "sull' Air Canada Center cala lo spettro di quattro anni fa, quando Kobe mise a segno 81 punti". La magnifica prestazione di Bryant è avvenuta sì contro i Raptors, ma tra le mura amiche dello Staples Center a Los Angeles.

Erode ha detto...

Scusate, non ho firmato il mio post precedente sul luogo in cui Bryant inflisse 81 punti a Toronto. Per ulteriore amore di chiarezza, il luogo che ospita le partite casalinghe dei Raptors è l'Air Canada Centre (all'inglese) e non Center (all'americana). Saluti e complimenti per il blog.

Barbapapà ha detto...

Ottima segnalazione, Erode.

Piazza Indipendenza ha detto...

Vedo che siamo un blog di amanti del basket, ben 24 commenti! Una domanda al feticista supremo: qual e' stato l'argomento che ha avuto il maggior numero di commenti?

Enrico Maria Porro ha detto...

@Erode: benvenuto sul blog s
dei feticisti di Repubblica. Torna a trovarci e grazie per aver detto la tua.

@PiazzaIndip.: stasera mi metto lì e te lo dico. ciao.

Barbapapà ha detto...

A mia memoria, il post più commentato è stato quello PC della Somma Caterina: 47 commenti.
Non a caso al primo posto nella classifica dei post del 2009.

Enrico Maria Porro ha detto...

Confermo! Grazie barba.

Che dite? Lo battiamo sto record? Qui, adesso?

Barbapapà ha detto...

No, Feticista Supremo. Il record del post del Politicamente Corretto deve essere battuto da un post su argomento di pari levatura e senza doping...

Enrico Maria Porro ha detto...

Ok, barba, hai ragione.

il video di kobe in italiano è divertentissimo.