mercoledì 26 maggio 2010

Dedicato ai dissacratori di D.



Fa notizia, almeno per noi di PPR, l'inserimento dell'inchiesta di Marco Mathieu sulla Bosnia (apparsa sul n°663 di D di Repubblica) tra le terzine dei finalisti del premio giornalistico Marco Luchetta.

Questa la terzina finalista della sezione quotidiani e periodici:

Tommaso Cerno, "Ore 10, lezioni di cocaina" - L'Espresso per il reportage sul mondo della droga tra i giovanissimi con particolare riferimento alle esperienze di Milano e Napoli, dove anche i bambini sono costretti a spacciare.

Marco Mathieu, "Bosnia 2.0" - D La Repubblica delle Donne, che in un'inchiesta a Tuzla, Mostar e Sarajevo ha illustrato i sentimenti dei giovani bosniaci che non hanno conosciuto la guerra e cercano di costruire un futuro che si lasci alle spalle i conflitti etnici e religiosi.

Viviana Mazza, "Delara, la ragazzina-pittrice che l'Iran manda al patibolo" - Corriere della Sera che ha raccontato la storia di una ragazza iraniana impiccata per essersi assunta la colpa di un omicidio compiuto invece dal suo fidanzato.


Questa è la conferma che su D, a volte, si possono trovare anche storie interessanti. Ed è comunque curioso che su tre finalisti due siano "cugini" (D e Espresso) e l'altro appartenga al nemico.

8 commenti:

aghost ha detto...

Commentando in altro post l'articolo di pura fuffa 100% di Rampini su "D" (Più Mozart per tutti), avevo notato quello, subito dopo, della Soncini, ma non volevo tediare oltre e l'ho saltato a pié pari.

Dopo aver letto vari commenti (soprattutto Laila), ho ripreso in mano per curiosità il "D" dell'8 maggio 2010, l'unico sopravvissuto in casa al fatale destino del cassonetto, e ho ripescato la rubrica della sìora Soncia "Affacciati alla finestra amore mio", con l’articolo intitolato "Certezze dell'amore. A Londra? All'ombra! Come farsi spernacchiare da un fidanzato e dagli amici a proposito di Leandro Baldi, e anche Jennifer Lopez".

Già con un titolo così un poderoso "fanculooo" sarebbe d'obbligo. La Soncini mi pare la versione degenerata di Filippo Ceccarelli, maestro indiscusso nel pestare l'acqua nel mortaio parlando del niente o quasi, sia pure con eleganza, per intere articolesse. E’ persino peggio delle scemenze sul bon ton di Lina Sotis sul Corriere, che almeno si limita a poche righe, sia pure assai moleste.

Ma val la pena perder tempo a leggere simili sbobbe camuffate da articoli brillanti? Appoggio dunque l'esortazione di Barba e auspico che l’acquisto del vessatorio e inutilissimo "D" sia, finalmente, facoltativo anziché obbligatorio.

Barbapapà ha detto...

Aghost, trovo straordinario che una copia così datata dell'inutile D sia sopravvissuta per così tanto tempo all'inevitabile destino del cassonetto... Cosa è successo?!

Su Ceccarelli ti do in parte ragione, nel senso che lo ritengo un bel talento però sprecato appresso alle folkloristiche miserie della politica italiana.

Il sondaggio PPR-, ove la rubrica della Soncini avrebbe diritto a candidatura mensile, dovrebbe essere ridenominato nel più pertinente (e leggendario) "fanculooo" di Aghost. Ma forse è un po' troppo...

kriss ha detto...

A memoria la siora Soncia è piuttosto permalosa....'tensiun ragazzi a parlarne così liberamente.
Ripeto: sabato La Stampa

aghost ha detto...

kriss lo so, il povero enrico ha ancora i segni :D
Mo' io aspetto a piè fermo!

aghost ha detto...

barba è semplice. Abitando sulla montagna, e calando in paese di tanto in tanto, accatasto i vecchi giornali, tra i quali finisce difilato anche "D", ancora incellophanato in attesa di liberarmene. I giornali mi servono, dopo averli letti, principalmente per accendere il fuoco. Purtroppo "D", con quella cartaccia patinata intrisa di colori velenosi, non è buono neppure per accendere la stufa. Figuriamoci per incartarci il pesce, come meriterebbe la siòra Soncia.

giò ha detto...

è vero, l'articolo di Mathieu è interessante.

Luposelvatico ha detto...

Ma sarei curioso di saperlo (e credo kriss condivida la curiosità): quante copie in meno vende la Repubblica di sabato a causa di D e quante copie guadagna in Piemonte nello stesso giorno La Stampa per lo stesso motivo?:-)

Laila ha detto...

aghost, trovo ingeneroso il tuo paragone con Ceccarelli. Tutt'altro livello, dài, rispetto alla sciura soncia!