In contemporanea sui siti di Repubblica e Corriere, ecco il faccione da pugile suonato dell'ex gladiatore Fabio Cannavaro.
8 commenti:
Barbapapà
ha detto...
L'aspetto più incredibile è che i siti dei tre principali quotidiani di informazione italiani sono ancora adesso dominati dal preannunciatissimo fallimento calcistico italiano. Ciascuno dei tre, poi, dà sfoggio della famosa interattività con utilissimi sondaggi su "di chi è la colpa", "da chi ripartire" o "per chi tiferai". Basta. Tornate ad occuparvi di questioni serie. Oggi, tanto per gradire, è stato indetto uno sciopero generale. Un tempo era un argomento che apriva le prime pagine dei giornali. Un tempo.
Quoto in peno, Barba. Particolarmente amareggiato dal fatto che a cascare in questa pozzanghera di banalità prevedibile ed evitabilissima c'è anche la nostra. E per giunta chissà quanto durerà.
Ecco mi piacerebbe capire se a Repubblica capiscono o hanno capito che hanno esagerato, e che la decenza ha un limite anche per "un paese che vive di calcio" (cit. Cannavaro).
Oppure siamo noi, miserabili quattro gatti di uno scalcinato focus group, a non capire che la maggior parte dei lettori invece vuole stordirsi con l'oppio calcistico??
Sarebbe bello che nella sceneggiata di redazione Mauro dicesse: "Ragazzi stavolta non l'abbiamo presa bene, i lettori hanno detto che col calcio abbiamo rotto i coglioni" (e non da ieri aggiungerei io :).
Ma figuriamoci se può succedere una cosa del genere...
sarà anche cosi' ma io ragiono alla vecchia: se voglio un giornale con calcio e figa compro un giornale di calcio e figa.
Se compro Repubblica, mi aspetto qualcosa di diverso e di più serio. Ma forse è proprio per questo che i giornali sono in crisi, nessuno riesce a soddisfare i lettori, sicché sempre meno gente compra il giornale. Poi, se fosse cosi' semplice, farebbero tutti giornali di calcio e figa no? :)
"Se compro Repubblica, mi aspetto qualcosa di diverso e di più serio.". Non c'è altro da aggiungere, se non che sarebbe bello se Ezio Mauro aprisse la recita quotidiana con le parole di Aghost.
8 commenti:
L'aspetto più incredibile è che i siti dei tre principali quotidiani di informazione italiani sono ancora adesso dominati dal preannunciatissimo fallimento calcistico italiano. Ciascuno dei tre, poi, dà sfoggio della famosa interattività con utilissimi sondaggi su "di chi è la colpa", "da chi ripartire" o "per chi tiferai".
Basta. Tornate ad occuparvi di questioni serie.
Oggi, tanto per gradire, è stato indetto uno sciopero generale. Un tempo era un argomento che apriva le prime pagine dei giornali. Un tempo.
Quoto in peno, Barba. Particolarmente amareggiato dal fatto che a cascare in questa pozzanghera di banalità prevedibile ed evitabilissima c'è anche la nostra. E per giunta chissà quanto durerà.
Appena sentita su Sky. Secondo un opinionista, di cui non conosco il nome, i problemi degli azzurri sono stati "le palle inattive".
Sacrosanto, direi.
Ecco mi piacerebbe capire se a Repubblica capiscono o hanno capito che hanno esagerato, e che la decenza ha un limite anche per "un paese che vive di calcio" (cit. Cannavaro).
Oppure siamo noi, miserabili quattro gatti di uno scalcinato focus group, a non capire che la maggior parte dei lettori invece vuole stordirsi con l'oppio calcistico??
Sarebbe bello che nella sceneggiata di redazione Mauro dicesse: "Ragazzi stavolta non l'abbiamo presa bene, i lettori hanno detto che col calcio abbiamo rotto i coglioni" (e non da ieri aggiungerei io :).
Ma figuriamoci se può succedere una cosa del genere...
@aghost: calcio e figa tirano su le vendite.
sarà anche cosi' ma io ragiono alla vecchia: se voglio un giornale con calcio e figa compro un giornale di calcio e figa.
Se compro Repubblica, mi aspetto qualcosa di diverso e di più serio. Ma forse è proprio per questo che i giornali sono in crisi, nessuno riesce a soddisfare i lettori, sicché sempre meno gente compra il giornale. Poi, se fosse cosi' semplice, farebbero tutti giornali di calcio e figa no? :)
"Se compro Repubblica, mi aspetto qualcosa di diverso e di più serio.".
Non c'è altro da aggiungere, se non che sarebbe bello se Ezio Mauro aprisse la recita quotidiana con le parole di Aghost.
E' più facile che si presenti con la maglietta della Nazionale e la faccia indossare anche a tutti gli altri presenti alla riunione.
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