Spiace lasciare il blog per andare in vacanza in un momento così delicato della politica italiana in cui PPR sta avendo picchi di visite decisamente inaspettati per questo periodo.
Però il FS tiene famiglia e deve portarla in vacanza. Vabbè dai, ritorneremo più agguerriti e creativi di prima. Ne approfittiamo per augurare anche a voi buone vacanze, chi le fa. E a chi resta a lavorare, buon lavoro. E ai disoccupati, un in bocca al lupo.
Una cosa importante: il weekend scorso avevamo pubblicato un sondaggio che ha avuto problemi di funzionamento. Speriamo che questi PPR+ e - di luglio non subiscano la stessa sorte.
Vai. Si parte.
Ecco gli articoli da votare per le due categorie, in rigoroso ordine cronologico.
Buona lettura e buon voto! Vi ricordiamo che si vota sempre qui a destra sotto alla foto della gamba tatuata.
Gianni Clerici, articolo del 5 luglio Le invenzioni del guerriero Nadal tornato padrone di Wimbledon. Del brillante viaggio dello Scriba nel tempio del tennis mondiale molte sono le tappe degne di essere menzionate. Tra queste risalta la disamina della finale maschile da cui, nonostante sia stata a senso unico, Clerici ha estratto uno strabiliante condensato di competenze tecniche e disamine psicologiche accompagnate da quel suo meravigliosamente raffinato stile di scrittura. Da non dimenticare, infine, che in questo torneo Gioanin ha consegnato alla futura storia del tennis il nome di un predestinato: Kei Nishikori. Noi attendiamo fiduciosi.
Gianni Mura, corrispondenze dal Tour de France tra cui L'ora dei Pirenei e Un Tour di cattivi pensieri / Troppi ciclisti come calciatori Come solo i maestri del giornalismo riescono a fare, Gianni Mura è riuscito a rendere interessante ai lettori uno spettacolo deludente e modesto. Tra le belle pagine scritte si segnalano la rievocazione delle epiche tappe del passato sui Pirenei e l’articolo di chiusura del Tour (con il memorabile finale dedicato alla scomparsa dell’Aquila rugby). “Bel pezzo. E la parte sul gregge di pecore solamente Gianni Mura poteva descriverla in quel modo.” (Nonunacosaseria)
Michele Serra, con l’Amaca del 13 luglio attraverso un “piccolo elenco delle illegalità riscontrabili in circa tre minuti di orologio nei pochi metri quadrati di una stazione di servizio dell'hinterland milanese” ci regala un altro sconfortante ritratto della società italiana. “Certi flash che regala sono memorabili e purtroppo non fanno neppure più sorridere nella loro crudezza. Qui non c'è B. che tenga: siamo noi.” (Frank57). “Ecco, io dopo aver letto questa cosa, Serra lo abbraccerei” (Supersoul). Nel commento del 27 luglio La coca, Belen e le altre / chiusa la Milano da sniffare, Serra analizza un altro mirabile esempio di degrado morale della nostra società: “Trovare cocaina in una qualunque città italiana è come cercare paglia in un pagliaio.”. Commenta Frank57: “Serra possiede la grande capacità di vedere il risvolto delle cose, quello che rimane nascosto e, forse volutamente, non proposto.”
Francesco Merlo, commento del 20 luglio La Bindi ossessione del Cavaliere “La prima volta che insultò la Bindi ho scritto che era maleducato. Ma adesso è diventato un problema di farmacia”. Nell’analisi di Merlo, indignato per la persistente maleducazione che il Cav. ostenta contro la Bindi, l’abituale sarcasmo lascia lo spazio allo scoramento per l’incontinenza verbale dell’uomo. “Nessuno, neppure il più feroce dei suoi detrattori, può oggi godere dinanzi allo spettacolo di un vecchio imperatore tenuto in piedi da un rabbia tristissima.”. Frank57 sintetizza così il pezzo: “Merlo ha adoperato le parole più appropriate per restituirci la figura di un pover'uomo”.
Vittorio Zucconi, articolo del 23 luglio La fabbrica degli Scoop. Lasciate fare il pane al panettiere, tagliare la carne al macellaio, aggiustare le scarpe al calzolaio. E lasciate scrivere di giornalismo a Vittorio Zucconi. Otterrete risultati eccellenti. Non avevamo ancora finito di lamentarci della modestia dei contributi al Mondiale di Zucconi che il grande Vittorio reagisce da par suo offrendoci un bel saggio delle sue capacità con un articolo in cui rievoca la storia del tempio del giornalismo investigativo, il Washington Post, mettendo la forma al servizio della sostanza. E che sostanza! “(…) un grande pezzo” (Occam). “Grande Zucconi. E lasciasse perdere il calcio.” (Barbapapà).
Ezio Mauro, editoriale del 15 luglio Il vascello fantasma. Incipit straordinario: “Per sopravvivere, il vascello fantasma del governo Berlusconi getta i corpi in mare”. Nel breve commento il Diretùr mette all’indice il governo “impegnato a boicottare il controllo di legalità e la libertà di informazione” e gli uomini del Cav. “disseminati in quel mondo parallelo, tra Stato e affari, come all'epoca della P2. (…) oggi come allora, "comandano per rubare, rubano per comandare"”. Editoriale del 23 luglio La centrale del fango in cui Mauro ripercorre il funzionamento e la storia della macchina del fango di Berlusconi, operante da tempo senza subìre particolare contrasto da parte degli intellettuali cosiddetti liberal.
Claudio Tito, articolo del 5 luglio La sfida finale del premier a Fini "Non escludo neanche la crisi". Avrà anche indicato correttamente l’esito finale dello scontro Berlusconi-Fini, ma si avverte una certa stanchezza per un giornalismo politico fatto prevalentemente di retroscena, di chiacchiericcio spesso fine a se stesso, di presunte dichiarazioni dei protagonisti carpite non si sa come ma sempre e rigorosamente virgolettate.
Enrico Franceschini, articolo del 12 luglio Una t-shirt e un palloncino le "mille cose stupende" della vita, su un giovane canadese che inizia per gioco ad elencare sul suo blog i "piccoli piaceri" e in pochi mesi diventa un fenomeno mediatico. “Egregio Ezio Mauro dico a lei: ordini a Enrico Franceschini di andare più a teatro invece di leggere il Sunday Times” (Luca Massaro). Segnalato anche l’articolo del 15 luglio Cervello a destra, cuore a sinistra svelato il mistero dei 50enni liberal in cui il corrispondente londinese prende spunto dal Daily Telegraph per esporre il risultato di uno "studio internazionale" che dimostrerebbe che con il tempo si diventa più conservatori e tradizionalisti, soprattutto gli adulti che votano per i progressisti. Su R2, naturalmente.
Laura Laurenzi, articolo del 15 luglio I cento tagli di capelli nella vita di una donna Indispensabile pezzo su un sondaggio inglese che spiega le motivazioni per cui le donne si tagliano i capelli… Indovinate in quale sezione del giornale è stato ospitato questo articolo da magazine adolescenziale?
Angelo Aquaro, candidato per due contributi. L’articolo del 16 luglio Tutti dietro al leader il carisma spiegato da un “pesce-robot”, in cui dà conto dell’interessantissimo esperimento di un giovane ricercatore italiano alla ricerca del segreto della leadership attraverso la simulazione del comportamento di un pesce-pilota... E l’articolo del 19 luglio Dai vip al consulente fieristico i segreti delle nozze di Chelsea Clinton. “Nel girone infernale della fuffa ho trovato Aquaro, con paginone sulle “nozze del secolo” della figlia di Clinton (grande senso storico del nostro corrispondente)” (Barbapapà). “Di questo giornalismo champagne Aquaro è perfetto interprete. E, come le bollicine dello champagne hanno vita breve, anche gli articoli di Aquaro passano senza grandi rimorsi e ricordi” (Nonunacosaseria).
Alberto Arbasino, articolo del 15 luglio L'irresistibile fascino del supplizio. Ma a chi si rivolge lo stimatissimo Arbasino quando scrive questi incomprensibili articoli?
Ricordiamo che per segnalare articoli per il sondaggio mensile potete scrivere a enricoporrochiocciolafastwebnet.it oppure lasciare un commento in un post, anche se OT. Come sempre ringraziamo Barbapapà per la collaborazione.
80 commenti:
Un mese???? Vergogna!!! Terrai famiglia ma non tieni computer, in vacanza? Non hai Ipod, Ipad, Iphone e altri aggeggi che iniziano per Ip?? E noi come facciamo, in crisi d'astinenza per un mese?? Ci diamo al metadone?
un mese? Vergogna! Ma come, avevamo appena criticato i media di regime che vanno in ferie da primavera a autunno! Un blogger che va in ferie un mese è un'indecenza anche peggiore. Desisti!
Un mese intero di ferie! Ma chi ti credi di essere, un giornalista? :-))
Buone vacanze!
Buona vacanza anche da parte mia. Antonio.
noooooooooo!!!!!! Non lasciarci!!!!!! :)
comunque parlando un po' di repubblica di oggi: ottimo l'articolo di Scalfari e grandissimo il ritorno di Rumiz!
e sempre sul numero domenicale di oggi c'è uno Stefano Benni sul 2 agosto bolognese, che non ricordo se è solo sulle pagine "emiliane" o sulla edizione nazionale
Grande battuta, Sherpa!
Auguri di buone vacanze al Feticista Supremo.
Ottime le segnalazioni di Jacopo dello Scalfari odierno e dell'avvio del viaggio di Rumiz. Aggiungerei il toccante articolo di Michele Smargiassi sulla strage di Bologna accompagnato da un bel commento di Michele Serra.
Godibilissimo, come sempre, Gianni Clerici a disquisire, sul Domenicale, di Caravaggio e tennis.
Mi associo pure io, all'augurio vabbè di serene ferie, ma soprattutto all'insana pretesa di farne un mese, facendo mia la brillante battuta di sherpa.
E poi ha ragione aghost. Indecente
In agosto si voterà il blogger --- e sarai, senza dubbio TU! :-))))
Chiedo agli altri volonterosi: come ci si organizza?
Ottime segnalazioni. Un super Scalfari già candidabile a PPR+.
Se arrivassi alla sua veneranda età vorrei solo avere la sua lucidità. Altro non chiederei.
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2010/08/01/news/2_agosto_1980_io_non_dimentico-5994803/?ref=HREC1-2
Solo su quelle emiliane, Supersoul.
Siamo di segnalazioni? Allora di certo la bellissima storia che c'è sul sito ripresa dall'edizione milanese: i due partigiani valtellinesi ultraottantenni che hannobimbrattato una scritta fascista su un muro. Due vecchietti simpaticissimi e coi controcazzi, storia narrata con humour e partecipazione
Bella storia, . Onore ai partigiani.
mi pare veramente indecente che col governo che traballa e la cacciata di Fini, a nessuno di Repubblica.tv si venuto in mente di tornare dal mare a fare "un salutino" in diretta, e magari dare qualche notiziola ai bagonghi che sono rimasti in città. Nel momento in cui la Rai abdica al suo ruolo di informare i cittadini (bastano i telegiornali, dicono), per un giornale serio e impegnato questo era il minimo in un momento come questo e dopo le battaglie per l'informazione. Vergogna!
@aghost, sembra davvero che: "agosto informazione mia non ti conosco". Chiude tutto per ferie, i cervelli invece di certuni sono chiusi da tempo.
Ridicola la Rai che assicura il prolungamento dei telegiornali. Restano Luisella Costamagna (ieri sera di rosso vestita, lei bionda) e La7 a provare di fare qualcosa.
Mah....
Ieri ho visto un curioso micro-annuncio su Repubblica di lunedì 2 agosto: sotto l'articolo di Aldo Schiavone era scritto "Mario Pirani è in viaggio. La rubrica "Linea di confine" torna a settembre".
Istintivamente ho pensato "chissenefrega". Poi però mi sono detto: perché Repubblica deve informarmi sommariamente cosa fa Pirani? E poi: "torna a settembre" quando di preciso? Inizio settembre? Metà settembre? Fine settembre? Già che c'erano potevano essere meno vaghi: Pirani è in viaggio per dove? Dall'annuncio si direbbe per lavoro, ma potrebbe anche essere in viaggio per i fatti suoi.
In agosto notoriamente c'è poco da scrivere, prossimamente mi aspetto annunci di questo tipo: "Corrado Augias è in ferie in Francia con la famiglia. Tornerà in autunno. Se ne ha voglia".
Premio "Lecchino dell'anno" al redattore di Cultura che nel doppio paginone dedicato alla morte di Elvira Sellerio ha fatto il boxino sulla collana blu. E tra tutti i titoli pubblicati, ha scritto "tra cui uno di Eugenio Scalfari".
@ Barbapapà & Frank57
Grazie per l'apprezzamento :-)
Comunque, in quanto a battute, segnalo un pezzo sulla legge mancia nel quale l'autorevole Sergio Rizzo, parlando dei criteri di distribuzione dei generosi contributi, usa l'espressione "pioggerellina dorata" che finora avevo letto solo su pagine molto meno austere di quelle del Corrierone... :-)
Ancora risate con l'ottimo Sherpa!
Aghost, sono anni che Pirani annuncia la chiusura estiva della rubrica in quel modo.
Preparati inoltre perché a breve sbaraccherà anche Serra...
Ho trovato abbastanza bizzarro l'articolo di Berizzi, pubblicato ieri con richiamo in prima pagina, sui verbali dell'interrogatorio ad un'altra escort berlusconiana.
Pur trovando meritoria l'intera campagna di Repubblica, questo articolo mi è parso completamente fuori sincrono. Il povero Berizzi, poi, sembra aver conseguito una specializzazione sul tema (lo ricordo in Colombia a cercar notizie sulle foto sarde di Zappadu...).
@sherpa, è verosimile che quell'espressione, molto evocativa, Sergio Rizzo l'abbia adoperata appositamente riferendosi a quello che s'intende comunemente, marcando così il disprezzo per usi e costumi talmente radicati da essere ritenuti la norma.
@aghost, è la fase d'impazzimento generale, dispensatrice di licenze...giornalistiche. Si molla tutto e arrivederci a settembre (sempre imprecisato) quando poi s'inizierà a parlare di "autunno caldo" e così via.
Pensare, invece, che da scrivere, da approfondire (in tv) ci sarebbe moltissimo. Ma si direbbe che questo periodo rappresenti una sorta di "zona franca". Succeda quel che succeda.
Considero tutto con distacco olimpico. Ma certamente chi non vorrebbe staccare ora e far sapere che tornerà a settembre?
Eppure l'Italia non chiude...
@Fabio P., si poteva evitare. Trovo certe scelte di gusto assai discutibile.
Dal blog Camillo segnalo un post di Christian Rocca sul colonnino tette & culi di Repubblica.it:
Ilcorpodelledonne.com
Oggi, mercoledì 4 agosto, il colonnino morboso sul sito online di Repubblica contiene le seguenti notizie corredate da gallerie fotografiche e filmate molto rispettose del corpo delle donne:
-Sara non è ancora giornalista tutta colpa del Mondiale
-Star vere e nomi falsi scoprite le identità
-C'era una volta il topless Saint Tropez celebra B.B.
-Raffaella Carrà da guinness il Tuca Tuca ha 40 anni
-Buon viaggio piccola Laura la baby velista tenta il record
-Jakarta, porno in Parlamento
-Bullock è l'attrice più pagata le magnifiche 10 di Forbes-
-Chip, la figlia di Fishburne ecco le prime foto sul web
-Lady GaGa e Carla Bruni donne eleganti per Vanity Fair
-Vorrei la pelle nera la donna è un'opera d'arte
-Trucchi da spiaggia come difendere il make-up
-Prima il furto poi il nubifragio un esorcista per casa Moss.
Che ne dite di fare una colletta per comprare un ipad con tastiera bluetooth al feticista supremo? Come puó abbandonarci così, per un mese, è agosto, mica l'apocalisse!
ma scherziamo? Pure la colleta per comprargli l'ipad adesso... Mi rifiuto di credere che il FS non abbia una connessione a portara di mano... frequentare troppi i giornalisti gli ha dato alla testa :)
FS orsù, poche storie, torna immantinente!
Grandissimo exploit del Tg5 di oggi, che parlando della figlia di Rudy Giuliani che ruba nei negozi ha detto che è stata arrestata non per taccheggio ma "per tacchinaggio"!
P.S:; Frank, non ho capito cosa "si poteva evitare"? Io proporrei piuttosto l'istituzione del "Lecchino d'oro" al giornalista che più incensa il proprio editore o direttore
Anzi, giusto per gradire, proclamo Lecchino del giorno il bravo Giannini, che oggi scrive :"Il vascello fantasma di Berlusconi, come scrisse due settimane fa Ezio Mauro..."
bellissimo Fabio il "tacchinaggio" della figlia di Giuliani :)))
PS: ahò ma sono l'unico bagongo che non è andato in ferie? Ma che siete tutti giornalisti???
Buone ferie Feticista Supremo, sto in ferie anch'io speravo di leggere Pazzo per Repubblica sull'Ipod spaparanzato in spiaggia! E' proprio vero i sogni nion si avverono mai, o forse si... Berlusconi sembra sia al capolinea. Il più bell'agosto degli ultimi 2 anni!!!! arrivederci a settembre
@aghost, non sei solo, anche se adesso vado a pranzo.
Ci sarebbe quel fastidioso spam che si è insinuato tra i commenti, vogliamo scomemttere che il FS appare e scompare per eliminarlo?
Sono d'accordo con te.
Feticista Supremo che sei in vacanza, sia benedetto il tuo nome, torna al tuo regno, sia fatta la "nostra" volontà sia d'estate che d'inverno.
Dacci il nostro post quotidiano (almeno uno), ritorna tra noi almeno per un giorno, come noi ti leggiamo ogni giorno, inducici in tentazione e liberaci dal male di di giornalacci "nemici".
Che buon pro ti faccia.
@Fabio P., mi riferivo al "lecchinaggio" che si poteva evitare, volendo. Ma - come dimostri con l'altro esempio - non si vuole.
@Massi, buone vacanze. Ad majora.
No che non si vuole.
Piuttosto. La frase più scema del giorno è la seguente: si parla dell'enorme iceberg staccatosi della Groenlandia, e il Corriere.it scrive che si trova "a mille chilometri a Sud del Polo Nord". La frase è scema perchè se uno si sposta dal Polo Nord può andare SOLO a sud.
Ragazzi, siete encomiabili. Non ho parole e sono commosso.
Avete ragione: la meno tanto con sto iPad del cavolo e poi resto sconnesso dal mondo... la lezione me l'ha già ripetuta più volte anche il mio amico LB.
Comunque, come dice Carmen, se volete fare una colletta, fate pure... :)
Sherpa sei come sempre straordinario e la "preghiera del feticista" di Frank è semplicemente formidabile. Appena mi riprendo la pubblico e la metto qui a destra nel nostro colonnino dei feticci, altro che colonnino tette e culi di repubblica.it
vi chiederete da dove scrivo. sono di passaggio a casa tra un blocco di vacanze e l'altro.
del resto, tengo famiglia, io.
ciao a tutti. vi voglio bene.
mi sa che il primo Premio Lecchino me lo becco io...
FS sta per Feticista Strepitoso.
Ti vogliamo bene anche noi.
GRANDISSIMO IL RITORNO DEL FS!!! Comunque un'informazione di servizio: la Hamaui non è più "direttora" dell'espresso.. Quello di questa settimana è il primo numero del neo direttore Bruno Manfellotto
su "D" vedo una nuova rubrica (credo) di ELASTI. Dalla foto, due occhi che sbucano da dietro un pc, mi pare sia Sabina Ciuffini. Confermate o smentite?
da bambino i miei mi mandavano "in colonia", a Cesenatico. Un'esperienza orribile con le suore, lontano da casa dove non conoscevo nessuno. La vivevo con una sensazione di abbandono straziante. FS mi ricorda i miei genitori. Vergogna! :)
@aghost, anch'io venni mandato, un estate di moltissimi anni fa, in una colonia montana e la vissi proprio come te, chiedendomi cosa mai avessi fatto di male per essere abbandonato lì.
Su "D" devo ancora vedere.
Aghost mi hai fatto fare un tuffo nel passato...Da bambino sono andato per anni in vacanza a Cesenatico coi nonni. Io e i miei due vecchi facevamo lunghe passeggiate per la spiaggia e quando arrivavamo di fronte alla "colonia" i nonni mi dicevano sempre "se non fai il bravo il prossimo anno ti ci mandiamo anche a te in colonia assieme a quei bambini là", al che io mi sentivo percorrere da ondate di terrore immaginandolo come un luogo di pena e di nefandezze. Scusa Aghost e anche agli altri, ma tornare ai ricordi d'infanzia a volte fa bene al cuore e allo spirito. PS: Telese e la Costamagna li trovo bravissimi e molto sciolti (lei poi è bellissima).
Andare in colonia era orrendo. Specie quella marina. Un mese strappato alla famiglia. Io poi ero timido (lo sono anche oggi) e non legavo facilmente con gli altri bambini. Alla partenza, sul pullmann, salutavo i miei dal finestrino che, coi loro sorrisi, mi sembravano perfino beffardi e piangevo come una vigna. Nella colonia montana (ho fatto anche quella, a Serrada di Folgaria) andava un filo meglio: l'anima montanara che già albergava in me si poteva manifestare: il capogruppo mi aveva soprannominato "Taras Bulba" (dal nome del grande condottiero) perché avevo il (brutto) vizio di andare avanti e non aspettare gli altri.
La sveglia veniva data alla camerata tipo alle 6 di mattina, come in caserma, con uno stridente giradischi "Geloso" che a tutto volume suonava "il cielo" di Lucio Dalla, che all'epoca non conosceva quasi nessuno e anche anzi era considerato uno sfigato.
dimenticavo: Luca Telese mi piace. La Costamagna l'amo perdutamente e non può essere messa in discussione, per nessuna ragione al mondo. Potrebbe essere ignorante come una capra o zagagliare in continuazione ma io l'amo!!!
Per la serie "E chi se ne frega", ecco l'attacco di Sandro Viola di oggi: "Nell'autunno di 31 anni fa, a Parigi, andvo spesso a colazione con Alberto Cavallari". Giustappunto: e chi se ne frega.
(e la prossima volta chederemo un parere al grande capo Estiqaatsi)
Magistrale secondo me l'editoriale di oggi e l'articolo di Merlo! Da PPR+ Barba?
Aggiungerei un bel "chi se ne frega" all'intera prima colonna dell'articolo di Sandro Viola che racconta di cosa magnava e beveva quando faceva il fancazzista a Mosca. Ma questi qui in pensione non ci vanno mai?
Scusate, PPR- dell'anno, se non dell'eternità il racconto del telefonino con i messaggi in codice dei ragazzini che il cronista di Rep.it finge di trovare in spiaggia. Articolo scritto male, con un pretesto palesemente finto e - che sia vero o falso - da chi se ne frega all'ennesima potenza. Suppongo voglia essere una riflessione su come i giovani scrivono gli sms, ma è insensato dall'inizio alla fine.
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/08/11/news/telefonino_sms-6210661/?ref=HREC2-4
è vero, il PEGGIOR articolo mai comparso su rep.it, quello degli SMS.
Scritto in modo imbarazzante, da 4 elementare, con seri problemi di sintassi; con un sottofondo di voyeurismo davvero vomitevole, da novella 2000, su un argomento inconsistente e davvero troppo frivolo.
All'inizio nn mi capacitavo, speravo in uno scherzo...
Sarà agosto...ma forse era meglio uno spazio bianco.
gabriele e pippo hanno ragione! Veramente PESSIMO l'articolo sugli sms!
davvero una boiata di articolo. Che però ha, se non altro, un unico pregio: mi fa tornare infatti alla mente la famosa "Lettera di Ramesse" di Achille Campanile :))))
http://www.campanile.it/web/schede/sch_campagna_n.htm
sorry il link giusto è
http://www.campanile.it/web/schede/sch_campagna_n.htm
oppure
http://linuz.sns.it/~fvenez/ramesse.html
Signori l'espresso di questa settimana ha cambiato veste grafica!! A mio avviso è migliorata:) la copertina però poteva essere su un altro argomento e non sui segreti per far durare un matrimonio... Roba da Novella 2000
Nice fill someone in on and this mail helped me alot in my college assignement. Thank you as your information.
Mentre qui si batte vergognosamente la fiacca, io ieri a ferragosto ero in trincea!!!!
http://www.youtube.com/watch?v=04_qf-S7NII
eccomi qua di nuovo, tra un altro blocco di vacanze e l'altro.
sono stato una settimana a parigi e ora torno due settimane in toscana tra pontremoli e camaiore.
complimenti ad aghost che pare essere l'unico sopravvissuto allo tsunami d'agosto.
vi lascio riproponendovi la chiusa dell'amaca di serra del 14 agosto scorso:
A partire dal primo gennaio 2011, anno del centocinquantenario, mi metterò addosso ogni giorno, per 365 giorni, qualcosa di tricolore (un distintivo, una fascetta, una coccarda come fa Paolo Rumiz nel suo bel viaggio "garibaldino"). Più che per polemica, per dignità. Anzi: per identità.
Eviva il ritorno del feticista supremo!!! Direi che l'amaca del 14 agosto è da PPR+ :)
Mi permetterei di dedicarti semmai la chiusa dell'Amaca di Serra del giorno dopo, 15 agosto:
"L´Amaca va in ferie per qualche giorno. Buon Ferragosto a tutti".
Mi sembra più adatta alle tue ignobilmente lunghe vacanze! :)
In attesa che riprendano le trasmissioni e per non far sentire troppo solo il grande Aghost, alcune considerazioni sparse sul giornale della prima quindicina d’agosto.
- Jacopo: condivido la tua segnalazione del bel commento di Francesco Merlo dell’11 agosto sull’intolleranza contro i gay;
- il grande Gino Castaldo ci ha deliziati con alcune chicche per noi cultori del rock: pranzo (ma chi avrà pagato il conto?) con intervista agli U2 prima del concerto torinese, intervista il 5 agosto a Phil Selway dei grandi Radiohead e bellissima e toccante intervista il 13 agosto a Nicolò Fabi per l’annuncio del concerto di fine mese dedicato alla sua bambina tragicamente scomparsa qualche mese fa. Ribadisco che la sezione musicale di Repubblica è indiscutibilmente la numero uno tra i quotidiani italiani. Dispiace solo, repetita juvant, che su R2Cult di tutto ciò non vi sia che una pallidissima traccia;
- degni di menzione, a parer mio, gli articoli che Rampini ha dedicato all’analisi dell’attuale fase dell’economia Usa e mondiale tra il 12 e il 15 agosto. Molto chiari, ben scritti e argomentati, degni di un quotidiano finanziario (non a caso lui proviene dal Sole 24 Ore). Unico personalissimo appunto: il "negative bias", come direbbero gli americani, che contrassegna eccessivamente tutta la disamina macroeconomica di Rampini. Al confronto perfino Nouriel Roubini intervistato il 14 agosto da Eugenio Occorsio (sempre bravo nelle interviste agli economisti) è parso un filino meno cupo…;
- sempre brillante Serra (in ferie anche lui, Aghost!). Oltre all’Amaca riportata dal Feticista Supremo, segnalo quella del 13 agosto dedicata all’amicone di Berlusconi, Putin. “Sta facendo il giro del mondo (la foto, fortunatamente, non il Canad-Air guidato da Putin, che precipiterebbe in pochi istanti su una città densamente popolata) come segno di un'invariata e ahimè invariabile tendenza di certi (molti) leader politici a farsi belli nella catastrofe, per rassicurare certi (molti) popoli che ancora se la bevono.” Suona familiare, no?
- incomprensibile, per non dire fastidiosa, la scelta di Repubblica di inviare due giornalisti a descriverci le vacanze di Fini e Berlusconi nella speranza di carpire qualche dichiarazione ad effetto.
Maurizio Bologni è stato alcuni giorni ad Ansedonia a raccontarci quanto si poteva scrivere stando tranquillamente in redazione. Nel vuoto di notizie locali (in quanto erano tutte create altrove dalla servitù giornalistica del Cav.) Bologni ci ha raccontato della sosia della Tulliani, dell’infortunio casalingo di Fini e delle gite a Tarquinia della coppia (con preziosissime gemme, tipo l’intervista al tabaccaio che ha venduto i sigari a Fini: “L’ho riconosciuto e gli ho dato del tu. A Gianfra’, questi sono freschi. Gli ho detto porgendo i sigari. E lui: Allora ci siamo capiti”).
Alberto D’Argenio, invece, ci descrive da Porto Rotondo le giornate di Berlusconi tra famiglia e bagni di folla, contrappuntate da sue presunte dichiarazioni riferite da “chi ha parlato con il premier”. E bisognava mandare giornalisti in villeggiatura per raccogliere questo vociare (sempre virgolettato, però)? Io non me la prendo con gli inviati, che fanno quel che possono in quel misero (giornalisticamente parlando) contesto, ma con la direzione del giornale che ritiene tutto ciò utile al lettorato. Se la politica italiana dimentica i problemi del Paese per concentrarsi autoreferenzialmente su se stessa, i giornali devono andarvi necessariamente appresso?
(segue)
- la sezione sportiva ci ha consentito di assaporare alcuni pezzi sull’atletica della grande Emanuela Audisio.
Una preghiera invece a Paolo Rossi: la smetta di chiamare nei suoi articoli Federica Pellegrini “Fede”. Repubblica non è una fanzine. Non ricordo un solo articolo di Benedetto Ferrara sulle prodezze di Valentino Rossi che, pur nelle dovute e meritate celebrazioni e in una certa comprensibile vicinanza al campione, si riferisse a lui con un “Vale”. Eppoi, per cortesia, basta questi continui riferimenti di Rossi nelle interviste ad atleti e tecnici agli amorazzi dei nuotatori. Quasi fosse l’unico sport in cui gli umori degli atleti dipendono anche dalle vicende sentimentali...
- alla vigilia di Ferragosto ha fatto notizia il blocco dell’aeroporto di Olbia effettuato dai pastori sardi. Ho letto l’articolo di Giuseppe Porcu: le ragioni della protesta erano riportate sinteticamente nelle ultime righe e non erano affatto chiare. Eh sì: la notizia era il disagio dei vacanzieri… Poveri pastori sardi, se il loro obiettivo era quello di far conoscere le proprie ragioni bisogna riconoscere che hanno fallito;
- in generale, ho notato con piacere che, nonostante il clima vacanziero, non vi sono stati eccessi sul versante fuffologia, aria fritta e ciarpame minzoliniano. Sì, qualcosa si è notato (tipo l’insulsa notizia degli auriga pagati ben più degli odierni sportivi di successo), ma niente di particolarmente irritante considerato il pericoloso vuoto di notizie che tradizionalmente contraddistingue il periodo.
Forse hanno giovato alla causa del maggior rigore le ferie di Franceschini, re dell'aria fritta. Al riguardo, vorrei segnalare che si può essere a Londra e occuparsi esclusivamente di questioni serie, come ha dimostrato Vincenzo Nigro che, a cavallo tra luglio e agosto, ha sostituito Franceschini senza indulgere, neanche una volta, in fuffa. Bravo.
ecco dov'eri nascosto, a vergare questo papiro...
PS: sei di quelli che a ferragosto si chiudono in casa con le tapparelle abbassate per far credere ai vicini di essere andato in ferie? :)))
Ah ah ah! Grande Aghost!
Ti confesso che l'impresa più difficile è stata quella di evitare rumori in casa onde non insospettire i vicini... :)
Bella intervista, qualche giorno fa, di Antonio Gnoli a Giorgio Bocca per i suoi 90 anni, che auspico sia ripresa dal Feticista Supremo al suo rientro. Intanto, auguri al grande Bocca!
Su Reubblica.tv c'è una tizia che racconta della discussa decisione di utilizzare Asterix e i suoi amici per fare pubblicità a McDonald's in Francia. Ora, a parte il fatto di pronunciare àsterix e òbelix (errore comune) e di pronunciare "McDonald" senza il genitivo (altro errore comune) la tizia dice che la decisione ha fatto infuriare i fans del fumetto, che se la sarebbero presa con i creatori del personaggio, Goscinny e Uderzo, rei di aver ceduto i diritti alla multinazionale americana. Come abbia fatto il povero Goscinny a cedere i diritti, visto è morto nel 1977, resta un mistero.
Evvai!!!
Dopo ammiccamenti ed avvicinamenti progressivi, ecco - inesorabili - le tette sulla copertina del Venerdì!
Vergogna...
Luposelvatico
Il tuo commento barba è stato un toccasana! Condivido in toto quello che hai scritto!
Mi sono sempre chiesto come si facesse ad essere di sinistra e pubblicare i propri liberi per Mondadori e consociate. Oggi Vito Mancuso (autore Mondadori e collaboratore di Repubblica) solleva il problema e chiama in ballo altri che sono nella sua situazione, facendo oltretutto nomi e cognomi. Mi immagino la selva di porconi all'indirizzo di Mancuso alzatasi oggi dai vari Augias e Scalfari. E faccio un pronostico: i repubblicones autori Mondadori parteciperanno domani al campionato mondiale di arrampicamento sugli specchi. Voglio vedere alla fine chi lascerà la Mondadori (temo nessuno a partire da Mancuso, che nel suo pezzo si lacera le vesti, si tormenta e si duole ma alla fine non dice cos'ha intenzione di fare).
Sulla questione Mancuso/Mondadori. Io mai stato integralista, ma stavolta la faccenda scotta. Io posso capire (pur non essendo addentro a questioni editoriali) che gli scrittori Mondadori in tanti anni abbiano maturato legami consolidati in fatto di agenti, addetti e figure varie all'interno di questo Editore e che sia spiacevole abbandonare amicizie ed affetti maturati nel tempo, ma...ormai il problema è ineludibile. E mi spiace vedere perfino il mio amatissimo Saviano tergiversare e tentare arrampicate sugli specchi. QUA C'E' SOLO UNA COSA DA FARE: PGLIARE SU E TRASLOCARE DA UN ALTRO EDITORE, NON IMPORTA QUALE, SI VEDRA' QUALE.
Cazzo, non si può continuare a pubblicare per lo stesso Editore che pubblica i "Santini" di Berlusconi!!!!
Come volevasi dimostrare: oggi paginata sull'argomento Mancuso-Mondadori, con tutti che si arrampicano con gli specchi e dicono tra stridori di vetro cose del tipo: vabbè ma io mica ho contatti con Berlusconi, io vado alla Mondadori perchè c'è tizio che è bravo e Caio che è simpatico. E Augias che dice: porrò la questione ai lettori. Sì, bravo, ponila. Nel frattempo non un cane che abbia detto: giusto, me ne vado da un altro che paga di meno ma almeno non è del Berlusca.
P.S.: Si aspetta un intervento sull'argomento anche da parte di quel trombone di Guccini, che ci spacca i maroni da 40 con le sue arie da rivoluzionario con le quali se la tira un casino, ma dopo aver cominciato a pubblicare i suoi libri da un altro editore è passato allegramente alla Mondadori senza nemmeno far finta di porsi il problema. Certo, lui ci sarà andato perchè glie l'ha chiesto Sempronio, che ci lavora, è bravo e simpatico ed è un vero compagno. Ma va a caghèr, tu, l'avvelenata, il tizio sul treno e tutti quelli che non te lo dicono.
fabio: d'accordo al 100%
io concordo in pieno con l'anonimo invece!:):)
Seconda giornata di arrampicamento sugli specchi: oggi ci si è messo di brutto anche Zucconi su Repubblica.it
In attesa che il Feticista Supremo riemerga dalle sue vacanze "scolastiche" e per dare un minimo di scossa all’encefalogramma piatto del blog (è sparito pure Aghost!), proseguo nelle mie considerazioni sparse sul giornale di questi giorni:
- senza nulla togliere all’ottimo Giannini, l’articolo recente più interessante è stato, a mio modesto parere, quello di Sandro Viola del 20 agosto http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/08/20/le-risse-dei-politici-il-ruolo-dei.html
in cui ha ripreso un tema che in questo blog è da tempo oggetto di attenzioni critiche (non a caso è balzato, nell’ultimo sondaggio, agli onori del PPR-): il giornalismo politico italiano, troppo dedito al gossip, alla dichiarazione sterile, al retroscena.
Scrive Viola: "È il modo, l'ottica con cui i giornali e le televisioni descrivono un giorno dopo l'altro quel che avviene sul terreno politico. Non solo raddoppiando con un'altra logorrea l'incontinenza verbale dei nostri politici, ma senza buttare mai niente della giornata politica, anzi utilizzando ogni brandello dei modesti ragionamenti colti a Montecitorio, ogni mezza frase dei leader (o dei magistrati troppo vicini alla contesa politica), alla stessa maniera in cui la cucina popolare utilizza anche le parti meno nobili, più disgustose in sé stesse, dei pesci e delle carni per preparare i suoi fritti misti, le sue minestre dagli odori troppo forti. Il punto è dunque che il Niagara di pagine su ogni giornata politica, la scelta di non distinguere tra il rilevante e l'irrilevante, l'evidente intenzione di mantenere sempre accese le braci delle polemiche in corso (e dunque l'ira furibonda, il chiasso, i veleni che ne derivano) fanno pesare sulle spalle del nostro giornalismo politico non poche responsabilità.".
Ecco, l’inutile ipertrofia della sezione politica che veicola quotidianamente il nulla di questa politica politicante è una questione che andrebbe affrontata seriamente quantomeno dal nostro giornale, che certo non si tira indietro affatto su questo versante (e Viola ne è consapevole, anche se ha cercato di temperare la critica rendendo merito al giornalismo che si pone come watchdog del potere, vedi le inchieste del nostro giornale sulle nefandezze di Berlusconi e della sua corte). Al riguardo, una delle più meste esibizioni dell'anno è stata la corrispondenza estiva da Ansedonia del povero Massimo Bologni (già segnalata la scorsa settimana) vanamente proteso a captare qualche frasetta riferibile al vacanziero Fini;
- ovviamente merita un plauso Massimo Giannini per l'articolo sulla legge pro-Mondadori, che non ha trovato eco alcuna sugli altri giornali, compresi quelli sedicenti indipendenti. Anzi, il Corriere della Sera si è occupato del tema solo sulla scia della polemica innestata dalla discutibile uscita del tardivamente resipiscente Vito Mancuso;
- domenica scorsa, apertura dell’inserto domenicale dedicata a Cesare Prandelli con un ritratto opera nientemeno che del vicedirettore con delega ai sentimenti, Dario Cresto-Dina. Continuo a non capire queste sue incursioni sportive che sembrano voler dire che nessuno meglio di lui è in grado di scavare nell’animo e mostrare la vera natura dei calciatori. Credete forse che un Crosetti, per fare un nome a caso, non sia in grado di ottenere simili risultati? Devo però onestamente aggiungere che è venuto fuori un bell’articolo, favorito secondo me sia dallo spessore di Prandelli che dall’approccio low-profile del giornalista, diverso in questo dalla terribile intervista a Totti in cui Cresto-Dina non potè fare a meno di mettersi al centro della scena (ricordate il suo desiderio di regalargli un libro?);
- oggi bel commento di Gad Lerner sulle vicende della Fiat con una dura e condivisibile presa di posizione sul fin troppo mitizzato Sergio Maglione (copyright Feticista Supremo) che fa il paio con gli editoriali di Luciano Gallino parimenti critici verso il comportamento della Fiat;
- (segue) tra le cose inutili di questi giorni, un articolo di Jaime D’Alessandro su una tizia che per un anno si dedicherà ad acquistare tutto ciò che le serve nella sua vita quotidiana esclusivamente via internet. Questi comportamenti, che di tanto in tanto sono segnalati alla pubblica attenzione (un anno senza TV!, un anno senza cellulare!, un anno senza guidare! Etc etc), servono solo a dare il famoso quarto d’ora di pubblicità a queste oscure figure che si "sacrificano" per il nostro bene per dimostrare l'ovvia convenienza di certe scelte. Come se avessimo oggi bisogno di qualcuno che debba dimostrarci che lo shopping on-line è di grande vantaggio in tantissimi campi della nostra quotidianità;
- altra gemma quella regalataci da Marina Cavallieri che, in un articolo del 19 agosto, ci ha informati sull’aumento di oggetti smarriti (embè?), trend collegato in maniera poco convincente da un sociologo alla società usa e getta. Bah!
- riparte, un po’ in sordina, la stagione cinematografica e che ci combina Repubblica? La recensione di Shrek 4 affidata a Luca Raffaelli, esperto di fumetti e animazione. Possibile che solo nel nostro giornale si ritenga opportuno affidare ogni tanto la critica cinematografica non ai professionisti (Nepoti e D’Agostini, nel caso) ma ad esperti del tema trattato nel film? Ci siamo sorbiti quest’anno le seguenti incursioni: Vanna Vannuccini su About Elly (film iraniano), Antonio Gnoli su The Road (tratto dal libro di McCarthy), adesso anche Raffaelli (e taccio di Maltese).
Nulla contro questi apprezzati giornalisti, ma le recensioni cinematografiche devono essere affidate sempre e solo a critici di mestiere, come avviene regolarmente sul Corsera, sulla Stampa e sul Messaggero (impeccabile quest’ultimo quanto a copertura cinematografica);
- chiudo con l’immancabile Angelo Aquaro che, in una corrispondenza del 20 agosto, ci ha intrattenuti su un presunto trend che riguarda una élite di americani che per i loro figli cercherebbero babysitter solo bilingue "così i nostri figli crescono meglio". Pensa veramente Aquaro che questo trend per pochi sia destinato a una diffusione di massa?
Non crede che degli States avremmo bisogno di conoscere questioni, tendenze, comportamenti di maggior potenziale impatto sulla popolazione?
Oggi l’ineffabile Aquaro ha aggiunto un altro tassello al mosaico delle sue cronache americane: un corso di filosofia veicolato via cellulare…
CONCORDO con Barbapapà sull'annoso tema delle recensioni dei film affidate a cani e porci.
CONCORDO (e straconcordo) con l'anonimo sulle arrampicate sugli specchi sul caso Mondadori. E aggiungo che tutti citano l'antesignano Bocca, ma a me risulta che il primo ad andarsene fu Michele Serra.
Quanto alla frase di Zucconi "La Mondadori è di Berlusconi ma Berlusconi non è della Mondadori"...posso dire che mi fa c***re?
Barbapapà, ho capito che il tuo nick è ispirato a Scalfari, ma non puoi ogni volta scrivere sbrodolate del genere
Cosa sarà il low coast? Un termine geografico, la costa meridionale di una spiaggia? Bisognerà chiederlo a Emanuele Gamba, che così definisce l'invereconda idea della Juve di comperare Barzagli. A meno che non intendesse scrivere low cost, perchè Barzagli, sebbene campione del mondo, è uno scarpone qualunque. No, Gamba non farebbe un errore così scemo.
E' la sera di mercoledì 25 agosto.
Anche a voi per tutto il giorno il sito di Repubblica è, sì, accessibile, ma appare tutto squinternato e illeggibile?
Cari amici, come articolo più idiota dell'estate (lo so, è una bella lotta, ma leggetelo e sarete d'accordo con me) propongo questa robaccia che - fortunatamente - è apparsa sul sito del "Nemico": http://www.corriere.it/cronache/10_agosto_25/sacchi-vivere-con-14-euro_967b2850-b01b-11df-817a-00144f02aabe.shtml
Marco78
oggi nell'home page,alla notizia dell'attentato a reggio, al posto delle solite foto che accompagnano il richiamo all'articolo c'è un video... bella novita:)
Torno e riprenderò gradualmente a smaltire la pila di giornali, nell'attesa messianica.
Un saluto a tutti e ben ritrovati.
Scusa Barbapapà, ma Luca Raffaelli è il massimo esperto in Italia di fumetti e animazione, e quindi mi sembra titolatissimo a parlare di Shrek. Il tuo paragone reggerebbe se a parlare di quel film fosse stato invitato - dico per assurdo, visto che è morto - Italo Calvino in quanto esperto di favole. Sul resto concordo
Buongiorno.
Riguardo alle recensioni cinematografiche, sono d'accordo con Barbapapà: analizzare il film (anche d'animazione) significa capire di linguaggio cinematografico e darne conto. Compito del critico, dello spettatore professionale. Invece, molto spesso vengono chiamate a parlare di film persone che hanno solo una confidenza con la storia raccontata, come se il film non avesse una sua specificità linguistica e, addirittura, si potesse confondere con la "realtà".
Allora, se si è capo del Governo e si ha pure il culo di editare il magazine più diffuso d'Italia, si fa così. Si dedica, con cadenza da stabilire, una copertina a un ministro del Governo suddetto (passandoli in rivista tutti, uno alla volta) e all'interno una bella intervista in ginocchio al ministro in questione, cosicchè lui possa spiegare agli italiani che sta lavorando per loro con tanto ammmmore.
Domanda. Perchè quando al governo c'era Prodi l'Espresso non faceva la stessa operazione coi suoi ministri? Che, poco poco, non sia una questione di STILE?
"Panorama Slurp": in questo numero intervista/cover con Bobo Maroni (dopo la Carfagna, Brunetta, Alfano,etc etc). In tutte le edicole .
Gabriele, sulle competenze di Luca Raffaelli su cartoni e animazione nulla quaestio. E lo dico da cultore di Tex che apprezza quel che Raffaelli scrive settimanalmente come introduzione ad ogni nuovo volume della collana.
L’analisi cinematografica però è altra cosa, come osserva giustamente Angelo.
Raffaelli in realtà ha scritto un articolo omnibus in cui hanno trovato spazio: la trama del film, un minimo di lettura da spettatore intelligente, riferimenti alle fortune al box-office e dichiarazioni sparse del regista. Non propriamente una recensione, in senso stretto. Basta leggersi quelle di Mereghetti sul Corriere o di Guzzano (recensore su City) sul medesimo film per apprezzare analisi più professionali.
Sul tema delle recensioni tempo fa ci fu una discussione nel blog che mi piace riportare per chi fosse interessato (altro modo per ricordare Caterina…).
https://www.blogger.com/comment.g?blogID=21998111&postID=1124539508257498897
Rimane infine l’interrogativo sul perché Repubblica sia l’unico quotidiano importante che non affida le recensioni esclusivamente ai suoi critici professionisti.
Coltivo da sempre un sospetto, ovvero che il giornale non abbia mai superato il trauma causato dall’improvvisa uscita (vissuta come un tradimento da Scalfari) di Tullio Kezich quando decise di trasferirsi, nel lontano 1989, al Corsera. Da quel momento la sezione cinematografica non ha mai trovato una piena stabilità, neanche quando la Bignardi prese il posto di Kezich o successivamente quando, abbandonata la militanza critica da parte della Bignardi, questa fu sostituita dal duo attuale Nepoti-D’Agostini.
Il Corriere invece ha sempre mantenuto un critico di riferimento – Grazzini, Kezich, Mereghetti – affiancato da altri validi professionisti. A memoria non ricordo che lì siano state consentite estemporanee incursioni ad esterni, mantenendo con ciò una stabilità, riconoscibilità e coerenza dell’impianto critico complessivo molto elevate.
Repubblica, invece, su questo versante oscilla confusamente e, spiace dirlo, l’arrivo di R2Cult ha decisamente peggiorato il tutto favorendo incursioni assai discutibili (Maltese, Gnoli, Vannuccini, lo stesso Raffaelli).
Pubblico un commento di Barbapapà che lui non riesce a pubblicare:
Gabriele, sulle competenze di Luca Raffaelli su cartoni e animazione nulla quaestio. E lo dico da cultore di Tex che apprezza quel che Raffaelli scrive settimanalmente come introduzione ad ogni nuovo volume della collana.
L’analisi cinematografica però è altra cosa, come osserva giustamente Angelo.
Raffaelli in realtà ha scritto un articolo omnibus in cui hanno trovato spazio: la trama del film, un minimo di lettura da spettatore intelligente, riferimenti alle fortune al box-office e dichiarazioni sparse del regista. Non propriamente una recensione, in senso stretto. Basta leggersi quelle di Mereghetti sul Corriere o di Guzzano (recensore su City) sul medesimo film per apprezzare analisi più professionali.
Sul tema delle recensioni tempo fa ci fu una discussione nel blog che mi piace riportare per chi fosse interessato (altro modo per ricordare Caterina…).
https://www.blogger.com/comment.g?blogID=21998111&postID=1124539508257498897
Rimane infine l’interrogativo sul perché Repubblica sia l’unico quotidiano importante che non affida le recensioni esclusivamente ai suoi critici professionisti.
Coltivo da sempre un sospetto, ovvero che il giornale non abbia mai superato il trauma causato dall’improvvisa uscita (vissuta come un tradimento da Scalfari) di Tullio Kezich quando decise di trasferirsi, nel lontano 1989, al Corsera. Da quel momento la sezione cinematografica non ha mai trovato una piena stabilità, neanche quando la Bignardi prese il posto di Kezich o successivamente quando, abbandonata la militanza critica da parte della Bignardi, questa fu sostituita dal duo attuale Nepoti-D’Agostini.
Il Corriere invece ha sempre mantenuto un critico di riferimento – Grazzini, Kezich, Mereghetti – affiancato da altri validi professionisti. A memoria non ricordo che lì siano state consentite estemporanee incursioni ad esterni, mantenendo con ciò una stabilità, riconoscibilità e coerenza dell’impianto critico complessivo molto elevate.
Repubblica, invece, su questo versante oscilla confusamente e, spiace dirlo, l’arrivo di R2Cult ha decisamente peggiorato il tutto favorendo incursioni assai discutibili (Maltese, Gnoli, Vannuccini, lo stesso Raffaelli).
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