venerdì 30 dicembre 2011

Antonio Polito sul Corriere: un editoriale che fa discutere.

Come avrete (più o meno) scoperto, Antonio Polito è un nuovo editorialista del Nemico. 
Il suo pezzo sulla prima pagina di qualche giorno fa non è però stato dei migliori, come ci racconta il buon Carlo Arcari sul suo blog:


Leggere i giornali di questi tempi è per me un esercizio davvero stancante. Non tanto per quello che scrivono i commentatori di destra, tramortiti dalla estromissione dal governo per mano dei poteri forti, quelli veri, ma da quello che scrivono i commentatori che si dicono di sinistra, anzi "democratici".
"Qualche luogo comune, intanto, è bene che crolli" afferma sicuro come non mai il compagno Antonio Polito, nella sua veste di editorialista del Corriere della Sera. E subito dopo ovviamente ci sommerge con una valanga di luoghi comuni: "Solo la crescita economica può migliorare la vita materiale degli esseri umani. Se guardiamo il mondo dalla Cina, per esempio, vedremo centinaia di milioni di uomini che in questi anni sono usciti dal medioevo dei loro villaggi, e hanno conquistato un lavoro e una speranza".
E già, la Cina. Il compagno Polito si dimentica sempre di dire che la Cina è un grande Paese comunista e che è stato proprio il comunismo, il capitalismo di stato guidato dal più grande partito comunista del pianeta, a farne l'officina del mondo. Una potenza che grazie all'enorme capitale finanziario accumulato con il lavoro di milioni di operai tiene oggi per le palle il debito sovrano degli Stati Uniti e di altri Paesi dell'Occidente. Una ben strana dimenticanza la sua, dal momento che la Cina, a Polito, un tempo era molto vicina.  prosegue qui

4 commenti:

Michele ha detto...

mmmm...Polito...Polito. Non l'ho mai sopportato. Come persona la trovo infida e come giornalista mediocre. Mi stupisce pensare che un elemento simile abbia perfino lavorato per il "nostro" giornale.

Anonimo ha detto...

ma perché ostinarsi a leggere le solenni sciocchezze di Polito? ("el drito" come lo chiama Travaglio). Un giornalista che nelle sue "analisi" non ne ha mai imbroccata una. Bravo solo a rimanere a galla nella palude italiana di regime

Barbapapà ha detto...

Però come corrispondente a Londra, nella cool Britannia di Tony Blair, Polito fu particolarmente bravo.
Poi, si deve esser montato la testa.

Condor ha detto...

Ma Lei quando inizio' la carriera qualche editore Le avrà ben dato la Sua fiducia. Oggi è' uno dei giornalisti che viene sempre chiamato in tutti salotti televisivi. Perché non dare fiducia a quei giovani "in gamba", si dice da noi, che formano la squadra di Renzi? Molti giornalisti si sprecano a scrivere le qualità dei nostri ragazzi d'oggi, Lei sembra vada controcorrente. Renzi, che Lei ha sempre fatto intendere, a chi legge i Suoi articoli, non essere all'altezza del ruolo di premier, evidentemente si è sbagliato come ora sta sbagliando nel criticare i personaggi che il Presidente de Consiglio ha scelto per ricoprire alcune figure istituzionali dell'unione Europea. Mediti Dottore, mediti.