venerdì 20 gennaio 2012

Fonti attendibili.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro feticista,
stasera sono capitata su questo articolo di Repubblica nel quale il giornalista, parlando di uno spettacolo ritenuto osceno da alcuni gruppi cattolici, dice:
"A far da fondale una gigantografia del volto di Cristo. I gruppi cattolici estremisti italiani come Militia Christi e i movimenti per la vita giudicano inaccettabile una scena, che risulta però integralmente tagliata nell'edizione italiana: quella in cui alcuni ragazzi lanciano contro l'immensa immagine del volto di Cristo, realizzato da Antonello da Messina, sassi e finte granate, che hanno tutto l'aspetto di escrementi, visto anche l'odore inequivocabile che invade il teatro (la storia racconta le vicende di un padre anziano, colpito da violenta dissenteria). Mentre sul volto di Gesù appare la scritta: "You are not my shepard". Tu non sei il mio pastore".
Nel corpo dell'articolo è contenuto anche un link che riporta la difesa del regista, dalla quale estrapolo queste due frasi:
1) Devo denunciare qui le intollerabili menzogne circa il fatto che si getterebbero feci sul ritratto di Gesù. Che idea. Niente di più falso, di cattivo, di tendenzioso. Chi afferma queste cose gravissime risponderà alla propria coscienza di avere offeso – lui sì – con questa immagine rivoltante il volto di Gesù.
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e, concludendo:
2) L’ultima considerazione vorrei riservarla a coloro che hanno giudicato lo spettacolo: dove lo hanno visto? Che cosa hanno visto? Perché hanno creduto alle caricature mostruose apparse nei blog semplicistici dei nuovi fustigatori della società? Come e cosa hanno potuto giudicare? Le cose allucinanti e oscene di cui leggo non sono il mio spettacolo, che ho invece concepito come un de profundis. E poi perché non leggere gli articoli di stampa – in primis quello del compianto Franco Quadri sulle pagine di Repubblica e di centinaia di articoli del mondo intero – che hanno recensito lo spettacolo più di un anno fa? Invito pacatamente tutte le autorità di questa città a prendere informazioni da fonti attendibili e serie prima di esprimere pareri che avranno certamente un peso abnorme nel clima culturale già devastato di questo Paese.
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Devo pensare che il giornalista che ha scritto il pezzo è fra coloro che si è documentato "sui blog semplicistici"...
:)
ciao! Letteredalucca

1 commento:

fabio p ha detto...

OT
Io intanto vorrei candidare al premio di "Pubblicità stronza dell'anno" quella apparsa ieri sulla Repubblica, pagata dai farmacisti e intitolata "La febbre del sabato sera". E che descrive una mamma single in una casa di campagna il cui bimbo ha 40 di febbre, e che non può portarlo dal farmacista come facciamo tutti noi quando i bimbi hanno la febbre il sabato sera perchè la farmacia ormai ha chiuso (siamo nel settembre 2012), e deve andare al pronto soccorso. E il piccolo sorridendo irride la mamma con la frase più inverosimile mai fatta pronunciare a una bocca innocente: "Mamma, ma tu non eri una fan delle liberalizzazioni?". Una pubblicità stupida, falsa e (soprattutto) scritta male: un premio non glie lo leva nessuno.