giovedì 19 gennaio 2012

Il lettore di Repubblica nauseato dalla politica.

Questa ci era sfuggita, apparsa ieri nella rubrica di Corrado Augias.

7 commenti:

Simona ha detto...

Già, bella anche la risposta di Augias

aghost ha detto...

"impari l'ebraico" sembra un cordiale, e neppure troppo velato vaffanculo... o no?

ilaria ha detto...

..."questa è la richiesta della maggior parte dei lettori..."
ecco io vorrei sapere come fanno a sapere quali sono le richieste dei lettori. fanno dei sondaggi? si basano sulle lettere?
io, dato il calo di interesse verso i giornali in generale, qualche sondaggino lo farei, magari scoprono che invece siamo (e mi ci metto anch'io) in tanti a volere meno pagine di politica interna.
e visto che ci sono potrebbero allargare il sondaggio ai supplementi per capire almeno se vengono "ssscellophanati" o no (tanto per riprendere un topic già discusso).
è invece fuori discussione che se i giornali li leggessero più persone in sto' paese ci saremmo risparmiati 17 anni di ombrelli.

aghost ha detto...

Ilaria concordo. Secondo me i giornalisti hanno una ben vaga idea di quel che pensano e gradiscono davvero i lettori. Danno per scontato che siccome interessa a loro, deve interessare anche ai lettori. Siccome, invece, i lettori dei giornali calano inesorabilmente, ne consegue che i giornali sono assai meno interessanti di quel che ritiene Augias e la sua compagnia cantante. Augias del resto ha quasi 80 anni ed ha evidentemente perso ogni contatto con la realtà, è tempo forse che si goda la meritata pensione.

Riguardo ai "17 anni di ombrelli", temo che i giornali siano la faccia della stessa medaglia.

Anonimo ha detto...

aghost, l'ebraico è la lingua che si legge al rovescio.

Frank ha detto...

Concordo in pieno con ilaria e aghost.
Mi permetto solo di aggiungere che la politica interna potrebbe essere sì interessante se venisse strutturata come la nota trasmissione: "Oggi al Parlamento", che equivarrebbe anche ad eliminare i tanti retroscena.
"Danno per scontato che siccome interessa a loro, deve interessare anche ai lettori". Appunto, così non può essere. E ho ragione di ritenere che il giornale, che dovrebbe essere la finestra sul mondo, finisca invece per aprirsi soltanto sull'orticello di casa propria, ben distante dalla realtà.

ilaria ha detto...

E' come se avessero rinunciato a capire, si fossero rassegnati.
Tutto l'interesse è ormai per il mondo web (e posso anche capire dato che hanno 10 milioni di utenti unici): personalizzazione del sito, communities, join venture con testate straniere etc...mentre il giornale rimane fermo al palo.
Capisco che è dura perchè la sera quando ti siedi a leggere le notizie le hai già sentite e metabolizzate cento volte e spesso sono anche stravecchie ma forse proprio per questo i lettori del cartaceo cercano qualcos'altro.