venerdì 6 aprile 2012
Un giornale bello perché vario.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Divertente leggere Repubblica. Eugenio Scalfari aveva difeso il film di Giordana sulla strage di Piazza Fontana, quindi stroncando l'e book di Adriano Sofri. Pochi giorni dopo Ezio Mauro scrive l'articolo ( splendido) in cui contesta, giustamente, il film e si pone dalla parte di Sofri analizzandone le motivazioni ( difendere Pinelli che è privo di difese). Sofri è anche collaboratore ( grandissimo)di Repubblica. Ma le opinioni non differiscono solo sul film. La vera questione è il governo Monti. Esaltato da Repubblica. Solo che adesso si comincia, evidentemente, a capire che il governo Monti è la continuazione, con altri mezzi, di quello di Berlusconi per cui l' acriticità e l'esaltazione iniziano a sgretolarsi. In articoli diversi e , a volte, può capitare, nello stesso articolo ( particolarmente sofferta appare la visione del vicedirettore Giannini). Il fronte dei media montiani si comincia a crepare. Speriamo.
Maria Rita Ferrara dalla pagina Facebook di PPR.
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6 commenti:
Secondo me è solo la prova della capacità di analisi delle situazioni.Si dice bene se fanno bene, male se fanno male.
E le opinioni diverse all'interno dello stesso giornale dimostrano che non occorre essere allineati.
A me il film è piaciuto, anche se può essere discutibile la scelta di raccontare la tesi delle due bombe. Ma non si capisce perchè non si dovrebbe fare un film su Piazza Fontana, mentre si capisce da diverse cose che Mauro il film non l'ha visto ma glie l'hanno solo raccontato. E sono d'accordo con chi dice che il signor Sofri (mandante dell'omicidio Calabresi) dovrebbe avere il pudore di starsene zitto su questa storia.
@fabio p
Allora, stando al tuo ragionamento, facciamo pure un film, chessò, sulla Shoah, in cui si racconta che gli ebrei sono tutti morti a causa di un mega suicidio di massa e Hitler era solo un filantropo che voleva dissuaderli da quel gesto?
Le verità storiche e processuali accertate vanno sempre rispettate, anche e soprattutto nei film.
Nessuno vieta che si possa fare un film su Piazza Fonta, e ci mancherebbe, ma ciò non significa che lo si debba riempire di castronerie dal primo all'ultimo minuto, in barba ad ogni verità processuale accertata e con spregio verso i parenti delle vittime di quella strage.
Riempire di castronerie dal primo all'ultimo minuto? Questo è un altro che parla di un film che non ha visto.
Beh, dipende dall'entità della castroneria, potrebbe anche bastarne solo una (la tesi delle due bombe) per rendere il film un'autentica ciofeca.
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