domenica 2 dicembre 2012

Crosetti entra a gamba tesa sul caso Sallusti.

Piaccia o no, questo è il tweet che Maurizio Crosetti ha pubblicato oggi sul suo account:


Ovviamente la cosa non è piaciuta ai siti fedelissimi di Sallusti. Per esempio Qelsi.it ha reagito così:

Nessuna solidarietà a Sallusti neppure dai giornalisti di Repubblica, quel giornale che metteva i post-it sulla libertà di stampa. Sì, proprio Repubblica, che vanta tra i suoi collaboratori tal Maurizio Crosetti, penna sportiva che si occupa principalmente di Juve e Toro, oltre che di ciclismo. In un improvviso slancio di passione per l’attualità, Crosetti ha pensato bene di twittare: “Visto che è il sabato della sincerità, sia chiaro che per me possono pure perdere le chiavi di quella cella”. Ovviamente Crosetti lo dice con cognizione di causa, sa di essere al sicuro non dovendo mai trattare cronaca giudiziaria e quindi rischiare di finire nel mirino di qualche toga, come accaduto a Sallusti. No, Crosetti il carcere non lo rischia, nemmeno per questo tweet. Ecco quindi la sua solidarietà manifestata a un collega, presumibilmente di idee politiche diverse. “I tweets sono opinioni personali su cui, peraltro, non sono neanche sempre d’accordo” ironizza (forse) Maurizio Crosetti nelle righe di presentazione del suo account twitter. Normale, per chi ha scritto un libro a quattro mani con l’ex giocatore della Juve Alessandro Del Piero dopo averlo maltrattato a mezzo stampa più di una volta. Ma qui i disturbi bipolari non c’entrano. Se un giornalista riesce a gioire per l’arresto di un collega che non rispecchia le sue idee, forse il problema dell’Italia non è la libertà di stampa. Il problema sono proprio certi giornalisti.


16 commenti:

Anonimo ha detto...

tutta la vita con Crosetti.
basta vittimismo, le azioni hanno delle conseguenze e nn si puo' pretendere di considerare la diffamazione alla stregua del reato d'opinione.

francesca

Anonimo ha detto...

a Qelsi.it vorrei dire che la posizione del martire Sallusti forse non è ancora completa...

l'altra sera a Omnibus dalla Gruber c'era Piercamillo Davigo al quale è stato chiesto un parere sulla questione.
Il magistrato ha dichiarato di nn poter rispondere, avendo in corso cause x DIFFAMAZIONE contro il Sallusti medesimo.

Il vizietto ce l'ha dunque!

nonunacosaseria ha detto...

visto che è il sabato della sincerità, allora siamo sinceri fino in fondo. sallusti è stato condotto in carcere perché ha volutamente e provocatoriamente violato la legge sulla detenzione domiciliare: insomma, è evaso dagli arresti domiciliari ben sapendo quali sarebbero state le conseguenze penali. poi, certo, è uno scandalo che diffamazione = carcere, ma questa è un'altra storia.

Michele R. ha detto...

Ma quale libertà di stampa e
spiegava bene Alessandro Robecchi:
http://www.alessandrorobecchi.it/index.php/201209/due-o-tre-cosucce-sul-caso-del-martire-sallusti-e-perche-non-e-il-caso-di-piangere/
AS ha fatto di tutto per andare in carcere, l'ha cercato e voluto. Libera scelta di fare il martire. A me non me ne frega nulla spero che sulla panca ci dorma comodo e che qualche sodale lo raggiunga dietro le sbarre. Anche per me possono buttare via la chiave.

Gabriele ha detto...

Tanto per puntualizzare non è il primo direttore arrestato per diffamazione. Il primo fu un certo Giovannino Guareschi che nel 1954 pubblicò sul suo Candido due lettere di De Gasperi giudicate false. Prese una condanna a un anno, e pur ritenendosi innocente non fece neppure appello per rispetto delle autorità e se lo fece tutto in carcere. La destra di allora era così

Anonimo ha detto...

Poi nei commenti una valanga di insulti e desideri di vedere in carcere i giornalisti avversari. Chiedete ai "moderati" lettori del Giornale dove vorrebbero vedere Travaglio. L'onestà intelletuale non sanno cosa sia.

Anonimo ha detto...

Intellettuale :(

Anonimo ha detto...

La condizione di Sallusti è che puo' scrivere, telefonare ed ha addirittura due ore libere giornaliere all'esterno... se questi sono arresti domiciliari, ditemi voi!

Oggi avrebbe perfino potuto andare a votare alle primarie del csx se non avesse infranto ulteriormente la legge da gran spaccone qual è!

ciao
Francesca

mad283 ha detto...

Evidentemente a Sallusti e fan non passa neanche per la testa che qualcuno possa essere convinto che quello che S. ha fatto fosse grave e andasse punito. Solidarietà sempre e comunque. Men che meno che si possa ritenere la diffamazione a mezzo stampa un reato meritevole di galera. Mah...
Poi mi fa ridere la storia del libro con Del Piero, come se per essere in buoni rapporti con qualcuno si debba sempre e comunque parlarne bene.

Anonimo ha detto...

Grande Crosetti

fabio p ha detto...

Crosetti ha mille ragioni, Nosferatu se l'è puntigliosamente andata a cercare e alla fine è stato esaudito.
Però, giusto per andare sempre a rompere le scatole anche nel rutilante coacervo di vittimistiche minchiate scritte in queste ore dal Giornale, fa piacere tirare in ballo Stenio "di che cosa stiamo parlano" Solinas. Che nel suo fondo di oggi elenca le doti (o meglio i luoghi comuni) sulla libertà di stampa. E scrive: "la salvaguardia del quarto potere, il giornalismo cane da guardia delle istituzioni, la lettura dei giornali come preghiera kantiana e mattutina dell'uomo laico". Senonchè la frase "La preghiera del mattino dell'uomo moderno è la lettura del giornale" non è di Kant ma di Hegel. Ci sei andato vicino, ma niente bambolina.

Andrea Stramaccioni ha detto...

mad283, mica sarai in buoni rapporti con Del Piero??

mad283 ha detto...

Strama, smettila di venire qui a commentare dagli spogliatoi prima di una partita, che porta sfiga!
Comunque no, Del Piero mi sta antipatico ma mi sembra intellettualmente un gigante nel mare di melma del calcio (italiano ma non solo). E diciamo che comunque mi sta meno antipatico di Branca, non foss'altro appunto perché sa accettare le critiche fatte con cognizione di causa invece di pretendere rispetto e lecchinaggio assoluto dai suoi amici, Briasin-style.

mad283 ha detto...

*Biasin, sorry.

Fedz ha detto...

Il liberali italiani non si meritano questa macchietta come difensore dei diritti civili.

Frank ha detto...

Anch'io ho visto quella puntata di "Otte e mezzo" citata dall'Anonimo dell'1:34. A parte il piacere di ascoltare Piercamillo Davigo, non è certo sfuggita la sua risposta sulla questione Sallusti sul quale ha completamente ragione Crosetti. Non c'è da dolersene, né da ritenerlo vittima del potere, perchè quello commesso è reato di diffamazione che, con la libertà di stampa non c'entra nulla quando si mente sapendo di mentire.
Purtroppo adesso si muoverà Napolitano con il suo monito n° (come i cartelli di Ballarò) e Sallusti diventerà il martire per antonomasia. Non considerando il provocatorio gesto di evadere dai domiciliari.
Sì, quella chiave si potrebbe pure smarrire solo pensando al Filippo Facci fuori di sè a "In onda" sabato scorso.
Sì, sarebbe