sabato 12 gennaio 2013

Berlusconi ha già vinto. Anche grazie a Repubblica.

Era un uomo finito, morto ed è riuscito a resuscitare. E grazie a chi? A tutti quei giornali e giornalisti che sono tornati a parlare di lui, a dedicargli vagonate di articoli, prime pagine, commenti, vignette e servizi. L'apoteosi è stata l'avergli offerto un palcoscenico da 9 milioni di spettatori. Con tutto l'odio che posso avere nei suoi confronti credo che questa volta i coglioni siano tutti i giornalisti che lo hanno resuscitato. Grazie di cuore. E grazie anche a Repubblica per aver fatto la sua parte. Era il passato è tornato ad essere il presente. Grazie e ancora grazie.
Leggo che Gramellini, in controtendenza, ha deciso saggiamente di assecondare i suoi lettori non parlandone più. Un motivo in più per leggerlo.

Ilaria

8 commenti:

Frank ha detto...

@Ilaria, ci si era provato a segnalare le paginate inutili che aveva cominciato a dedicargli "Repubblica", poi l'ego di Santoro ha rovinato tutto.

Michele R. ha detto...

Ecco, se ultimamente ho criticato il fundador, nel suo fondo di stamane gli dò ampiamente ragione almeno per quanto la riguarda la prima parte:

C'ERA una grande attesa per l'incontro televisivo di Berlusconi con Santoro. Due nemici di vecchia data (ma con una riconciliazione di due anni di Santoro a Mediaset), due "showmen" di provato talento, due venditori di bubbole che rimontano in ogni occasione il vecchio film in cui Totò vende la Fontana di Trevi a Peppino De Filippo. Dove li trovate due personaggi come loro?

Il guaio, il terribile guaio per l'Italia, è stato che uno di loro ha guidato la politica del nostro paese per vent'anni riducendolo come l'ha ridotto. Purtroppo è accaduto spesso nella storia italiana, a partire da Cola di Rienzo, passando poi per i vari Masanielli toccando il culmine con Mussolini che ci rivendette l'Impero che tornava dopo venti secoli sui colli fatali di Roma. Il Cavaliere è stato più modesto: ha impedito che i comunisti conquistassero il potere in Italia quando non c'erano già più nemmeno in Russia. E vive ancora rivendendoci questa patacca.

Ora si discute quanto beneficio il Cavaliere abbia tratto dalla corrida contro Santoro e Travaglio. Due tori contro un matador. Chi ha vinto e chi ha perso? E quanto sono aumentati nei sondaggi i voti di Silvio? "Manco mezzo" ha scritto Giuliano Ferrara. Dall'uno al tre per cento hanno risposto alcuni sondaggisti.

Comunque un vantaggio l'hanno realizzato tutti e due, anzi tutti e quattro: Silvio, Michele, Marco e La7.

Il primo è stato sdoganato ed ora è di nuovo in battaglia, gli altri tre hanno incassato un'audience di 9 milioni di ascolto, come una puntata del festival di Sanremo o una partita di finale dei Mondiali di calcio. Ma non è stata una corrida, anche se la trasmissione era cominciata con le note della Carmen.

Il commento più bello l'ho letto su Repubblica di venerdì e l'ha scritto Francesco Merlo: "Si sono legittimati a vicenda come gli anziani Buffalo Bill e Toro Seduto che in un famoso film di Altman ripropongono il combattimento del Selvaggio West ma sotto il tendone del circo quando ormai molte lune hanno logorato il Grande Spirito e i malinconici compari hanno esaurito i proiettili l'uno e le frecce l'altro".

Alla fine, dopo un'ora soporifica, hanno anche finto di litigare; Berlusconi ha inventato una "gag" degna di Stanlio e Ollio pulendo col fazzoletto la sedia dove s'era seduto Travaglio; Santoro gli ha poi fatto un "assist" prezioso facendo apparire in video un'imprenditrice bergamasca che invocava il ritorno alla lira per poter pagare i suoi debiti alle banche. Berlusconi ha raccolto la palla e l'ha spedita in rete concordando con la signora sulla intollerabilità dei sacrifici ma correggendone la terapia: non tornare alla lira ma imporre all'Europa una politica keynesiana. "Perciò votatemi, solo io potrò ottenere questo piegando la volontà della Merkel, ma debbo avere tutti i voti, un potere assoluto e una Repubblica presidenziale".

Anonimo ha detto...

ilaria, ho già detto che ti amo? spero cmq che gli italiani lo facciano arrivare perfino dopo grillo e monti!

ilaria ha detto...

Anche Stefano Disegni, in controtendenza rispetto al suo giornale, dice basta a B. Non disegnerà più vignette su di lui. Ce lo spiega nella vignetta di oggi sul Fatto.
Che dici FS prendiamo in prestito il titolo della vignetta "not in my name" per segnalare da oggi tutti i giornalisti e vignettisti che aderiscono alla nostra causa?

Michele R. ha detto...

@Ilaria
Comunque il Gramellini nel buongiorno di oggi fa parziale retromarcia:
http://www.lastampa.it/2013/01/12/cultura/opinioni/buongiorno/senza-memoria-ME5Fuda5ic0LfGXXcpXRhP/pagina.html

Michele R. ha detto...

@anonimo

...anche dopo Monti e Grillo sarebbe troppo :-(

Enrico Maria Porro ha detto...

Ilaria, affare fatto! Però mi devi aiutare. Era che Michele.

ilaria ha detto...

Ci proviamo FS, anche se saranno mosche bianche e l'indomani non resisteranno citando nuovamente l'omino di burro (come segnala giustamente Michele).