martedì 8 gennaio 2013

La non notizia di Repubblica.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao Pazzo,
dunque, può sembrare una provocazione, ma invece è una considerazione che ha - a mio parere - un suo fondamento.
Anni fa, il caposervizio sportivo di un quotidiano locale delle mie parti inviò una circolare ai redattori in cui scriveva, più o meno, così: "non voglio più vedere titoli del genere: 'Capello: con l'Inter dobbiamo vincere'". Che notizia è? La notizia sarebbe se Capello dicesse 'con l'Inter voglio perdere'".
Ecco, ripensavo a questo mentre leggo il titolo a caratteri cubitali in prima pagina di Repubblica, oggi. "Bersani: vincerò e sarò premier". E che è, una notizia? E' chiaro che Bersani vuol vincere e diventare presidente del consiglio (la figura del premier non esiste, in Italia)! La notizia vera sarebbe se Bersani dicesse: "m'importa 'na sega a me di vincere!" oppure "vincerò, ma il premier sarà Monti".
Che poi è la stessa cosa dei giorni scorsi, quando abbiamo dovuto leggere per la cinquantasettesima volta in dieci giorni di Berlusconi che dice che arriverà al 40% e vincerà le elezioni: notizia? Forse la prima volta (a esser generosi), poi non lo è più: tuttavia, i giornali hanno continuato a riportarla e a darle evidenza.

Ciao, Nonunacosaseria

5 commenti:

Deluso Cronico ha detto...

Nonuna ha praticamente sempre ragione ;-)

sono cose irritanti che mi han praticamente portato a smettere di leggere giornali e guardare la tv, ci meritiamo tutto e tutti!

ilaria ha detto...

Beh Bersani che dice "vincero'" a me sembra una grande novita'. Probabilmente Renzi sta facendo consulenza.
Pero' dal punto di vista giornalistico ha ragione nonuna.

Frank ha detto...

D'accordo con Ilaria sulla novità, ma ha ragione su tutta la linea. Purtroppo assisteremo, volenti o meno, a "non notizie" da qui a fine febbraio e anche dopo.

Frank ha detto...

Ops, è saltato "nonuna" che ha ragione su tutta la linea.

Barbapapa' ha detto...

Anch'io ho avuto una reazione di stupore alla vista del titolo di apertura odierno. Ancora più sorprendente se si pensa che non era neanche legato ad una intervista concessa al giornale.
Prima o poi dovremo istituire un sondaggio anche sui peggiori titoli di prima pagina di Repubblica. Non manca mai la materia prima purtroppo...