mercoledì 27 febbraio 2013

Concita, il Nuovo Nemico e la voce del verbo rodere.

A quelli del Nuovo Nemico non va proprio giù il fatto che Concita De Gregorio sia riuscita a fare un filotto di scoop su ciò che sta succedendo dentro e intorno al Vaticano dopo le dimissioni di Benedetto XVI.
Oggi, per esempio, Marco Lillo fa un arzigogolato paragone tra l'abbandono di Ratzinger e quello eventuale di Bersani. Il tutto pur di attaccare i pezzi della dolce Concita. Leggete qui:

Se il giornale che sostiene il Pd, La Repubblica, descrivesse il congresso del Pd dopo il misterioso abbandono della segreteria da parte di Pierluigi Bersani, avrebbe mille cautele in più di quelle adottate nei confronti di Benedetto XVI. Ezio Mauro non pubblicherebbe mai un articolo su Bersani basato su voci anonime che accusano il Pd di essere una nave alla deriva in preda a una lobby di gay ricattatori e ladroni. L’estraneità alla Chiesa può e deve essere un vantaggio competitivo per un giornale laico ma non deve diventare un vizio di prospettiva o peggio l’alibi per una drastica riduzione degli standard deontologici o addirittura il salvacondotto per balle, imprecisioni e maldicenze anonime. La prospettiva laica di Nanni Moretti è riuscita a rendere alcuni aspetti dell’alba del terzo millennio per la Chiesa, con toni più simili a quelli del tramonto, meglio di mille articoli di Dino Boffo. Ma si sentiva in quel lavoro un fondo ironico di rispetto verso la Chiesa da parte di un ex appartenente a un’altra chiesa.

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