martedì 19 febbraio 2013

L'amara recensione della dolce Concita.

Guido Vitiello, su Il Foglio, entra a gamba tesa sul nuovo libro di Concita De Gregorio:

Il neorealismo esorcistico del nuovo libro della De Gregorio è fasullo come un’impuntatura...

...Potremmo pescare altri cento esempi tra le pagine di “Io vi maledico” in cui l’Italia ricca e volgare appare come un bestiario ripugnante, ma già che siamo (pare) nella civiltà delle immagini, a quelle affidiamoci. E cerchiamo di decifrare quello strano sguardo che Concita De Gregorio mette su ogni volta che, in un dibattito, si parla di qualcosa che desta la sua ripulsa morale. E’ uno sguardo che riesce a essere, miracolosamente, severo e imbambolato a un tempo; lo sguardo tutt’altro che stupido, ma deliberatamente istupidito per ripicca morale, di una persona intelligente che abbia preferito estromettere una parte poco onorevole della realtà dalla propria immagine del mondo. Come il monito paradossale di Kant, che quando dovette congedarsi dal suo servitore annotò, secondo un aneddoto in odore di leggenda, la prescrizione “Dimenticare Lampe”, così quello sguardo sembra ripetersi a ogni momento, e con tutte le forze: “Dimenticare Corona”.


1 commento:

Anonimo ha detto...

direi che la foto a corredo è perfetta: si critica B. poi però ci s'imbelletta come lui e le sue sgallettate di turno: culturalmente non c'è grande differenza