Feticismi in ordine sparso su “Repubblica” del 16 giugno, assieme ad alcune comparazioni con il Nemico.
Curioso il post scriptum che il Fundador pone al termine del consueto sermone domenicale (caratterizzato anche da un inusuale lungo titolo). Ha visto e ascoltato a “Otto e mezzo” Dario Fo parlare di Grillo e si chiede come sia possibile. Solo che non si è capito da dove scaturisca la sua irritazione. Dario Fo ne ha parlato bene o male? Oppure è sufficiente parlare di Grillo e si alza un sopracciglio? Enigmatico.
Anche se solo “La Stampa” ha aperto sull'Iran, “Repubblica” evidenzia la notizia molto bene a centro pagina con foto e due commenti affidati a Renzo Guolo e Vittorio Zucconi, più il reportage di Vanna Vannuccini. Lo sfoglio, poi, è a pagina 2 e 3. Solo che non è molto chiaro (oppure lo è fin troppo) come sia sostenuto questo interesse. La corrispondenza di VV sembrerebbe da Teheran, anche se non figura come inviata. L'inviato, da poco promosso, ci sarebbe ed è Pietro Del Re, ma neppure lui è a Teheran, anche se racconta chi sia il nuovo Presidente iraniano. Molto più completa, comunque, la trattazione di “Repubblica” grazie all'eccellente infografica rispetto al “Corriere” che affida tutto (alle pagine 12 e 13) a Francesco Battistini, neppure lui presente in Iran. Tra l'altro pagina 13 è in buona parte dedicata alla strage di studendesse avvenuta in Pakistan che però, nonostante 25 morti, i due giornali non richiamano in prima pagina. In entrambi è presente l'intervista alla scrittrice Azar Nafisi che il Corriere ha chiesto alla corrispondente da New York Alessandra Farkas, la quale precisa che l'insegnante iraniana le parla da Washington. Per “Repubblica” Azar Nafisi ha 58 anni, per il Corriere uno in meno (e la foto del Corriere è migliore: a causa dell'età?).
L'apertura dei due quotidiani è riservata ai provvedimenti governativi. “Repubblica” (sempre schieratissima) apre con il virgolettato su Letta, evidenziando nel catenaccio la prima casa non pignorabile e gli sconti in bolletta. Nell'occhiello si parla di soldi alla scuola, indennizzi per i ritardi burocratici e di tagli ai processi. Ma si evidenzia pure la tensione tra i ministri Lupi e Zanonato.
Il Corriere capovolge, in qualche modo l'impostazione del giornale diretto da Ezio Mauro, non citando mai Letta, esultando per il fisco più leggero per casa e rate. Nell'occhiello si elencano gli interventi su burocrazia, bollette (“Governo bolletta” è la vignetta di Giannelli. E Altan è stato dimenticato?), imprese e nautica. Nel catenaccio si ricorda il numero delle misure, sottolineando la quantità di processi in meno che ne deriveranno. Efficace la sintesi grafica dei provvedimenti principali, sempre in prima. Entrambi citano, invece, la liberalizzazione per il wi-fi.
A pagina 5 di “Repubblica” si tratta senz'altro di esordio per il giornalista dal cognome più ingarbugliato che ci sia: Mattia Ciampicacigli.
Le pagine 8 e 9 è riservata al M5S, con infografica sulle varie correnti. Manca però la firma di Annalisa Cuzzocrea, movimentologa pentastellata.
Geniale l'infografica, alle pagine 34 e 35 del “Domenicale”, di Annalisa Varlotta, ma come non segnalare anche la timeline affidata a Elena Russo, miss Largo Fochetti?
Il pezzo, per la rubrica “Next”, è stato però firmato da Jaime D'Alessandro. Evidentemente Riccardo Luna ha già dato tanto a Firenze e si riposa.
Quanto ai titoli, opportunamente segnalato quel “Divieto di siesta” (che gli azzurri hanno osservato) e che mi ha fatto impazzire, il Corriere ci prova, a proposito della vittoriosa gara dell'Under 21, con: “L'Italia si Mangia l'Olanda”. Un titolo bruciato (in semifinale) prima però che altri potessero utilizzarlo.
Una grave nota stonata per entrambi. Seguendo, la sera precedente, il flusso di tweet da Istanbul che raccontavano una situazione drammatica (un sito trasmetteva in streaming) sarebbe stato logico trovare un richiamo in prima pagina. Zero assoluto. Ma almeno il Corriere, a pagina 15, pubblica un pezzo dell'inviata Monica Ricci Sargentini con foto. Invece “Repubblica” incastra la notizia, con identica foto (di cui non viene citata la fonte a differenza del Corriere) nel pezzo di Giampaolo Cadalanu sulla strage delle studentesse pakistane. Un breve pezzo, probabilmente ripreso dalle agenzie di stampa e quindi senza firma. Tutto in linea, d'altra parte, con il silenzio della Farnesina.
Frank
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