domenica 30 giugno 2013

Il post scriptum fundadoriano su Fiat e RCS.

Post Scriptum. È di ieri la notizia che John Elkann, presidente della Fiat, ha telefonato al Capo dello Stato per informarlo che la sua società è diventata l'azionista di maggioranza relativa del gruppo Rizzoli-Corriere della Sera.

È stato un atto di apprezzabile gentilezza, ma la notizia contiene una realtà alquanto preoccupante. Con una posizione di maggioranza relativa che diventerebbe quasi assoluta nel patto di sindacato azionario, la Fiat avrà la proprietà di tre quotidiani nazionali: il Corriere della Sera, La Stampa, La Gazzetta dello Sport, più una società di libri, molti periodici, molti siti sulla rete, una società unica di pubblicità. Aggiungo che tra gli altri azionisti di Rcs ci sarà anche la Banca Intesa che sottoscriverà gran parte delle azioni inoptate. Forse Elkann avrebbe fatto bene a sottoporre preventivamente l'operazione alla Commissione antitrust visto che si avvia ad assumere nel mercato mediatico una posizione dominante.

La concorrenza su quel mercato c'è, è molto vivace e presumibilmente aumenterà. Non è dunque questo il dato preoccupante, ma lo è il fatto che un gruppo industriale come la Fiat abbia il controllo d'un gruppo mediatico di quelle dimensioni. Il peso dei suoi interessi sullo Stato e sulle regioni diventerebbe schiacciante, con conseguenze preoccupanti sulla politica economica e sociale del Paese.

Eugenio Scalfari - Repubblica del 30 giugno 2013

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