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Nome: Dusan Tadic
Nazionalità: Serbo
Classe: 1988
Squadra di appartenenza: Twente
Valutazione(transfermarkt): 10 mln di euro
Consigliato a: Juventus, Fiorentina e Roma
Ruolo: Ala sinistra o destra
Il campionato del Twente di Enschede non è stato all’altezza delle aspettative: il 6°posto finale ha lasciato l’amaro in bocca a molti tifosi vista considerata la qualità della rosa guidata da Jansen. Tra i tanti elementi positivi quello che si è più messo in mostra nella stagione attuale è il serbo Dusan Tadic. Arrivato l’estate scorsa dal Groningen per la cifra di 7.75 mln di euro il giocatore non solo ha eguagliato il rendimento avuto nella sua ex squadra ma lo ha anche migliorato collezionando la bellezza di 12 gol e 15 assist, risultando il miglior assist-man di tutta l’Eredivisie. Il bottino realizzativo è un ulteriore dato a conferma della sua pericolosità in fase offensiva e della sua duttilità visto che il tecnico dei Tukkers lo ha spesso schierato sul versante destro del tridente offensivo del Twente per favorire l’esplosione di un altro gioiello, il belga Chadli (già peraltro seguito dalla Juventus). Il punto di forza di Tadic è la sua capacità incredibile nel crossare sia col mancino( il piede prediletto) ma anche col destro e ciò lo rende se possibile ancora più ricercato. Credetemi se vi dico che sul mercato degli esterni sinistri è veramente difficile trovare di meglio a prezzi così contenuti( si perché 10/15 mln di euro in questo caso sono anche pochi). Il contratto del serbo scadrà nel 2015 e dunque il Twente, a meno di un rinnovo in estate considerato l’ottimo campionato del nativo di Backa Topola, non potrà tirare molto sul prezzo. Un elemento di questo tipo sarebbe perfetto nello scacchiere tattico di Antonio Conte sia in caso di 3-5-2( con conseguente ritorno di Asamoah in mediana, come ai tempi di Udine) o 4-2-4; la Fiorentina, nonostante la mancata qualificazione alla prossima Champions League, completerebbe con Tadic una linea di centrocampisti pazzesca con Pizarro, Aquilani, Borja Valero e Cuadrado/Isla, mentre la Roma troverebbe in lui l’interprete ideale nell’eventualità in cui i giallorossi riproponessero un modulo che prevede l’utilizzo di esterni offensivi, ad esempio il 4-3-3 o il 4-2-3-1, schieramento a cui proprio Luciano Spalletti Aurelio Andreazzoli diedero nuovo lustro e che permise al club capitolino di farsi ammirare in tutta Europa.
Thomas Langianese
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