venerdì 31 marzo 2017

Super8, dieci e lode.

Basterebbe l'incanto di ritrovare la scrittura magica di Paolo Rumiz (l'estate scorsa la prima senza il suo reportage agostano) per promuovere l'inserto di oggi. Invece c'è dell'altro.

C'è il grande racconto del generale condotto osservando il particolarissimo, nomi e volti minuti che disegnano il mondo, le grandi questioni esistenziali e l'intimità, i riferimenti storici e letterari che non sono mai sfoggio.

Feticismo nel feticismo la mappa dello stesso Rumiz riprodotta da Daniela Bracco (con tanto di refuso che è piuttosto un caso di "lectio difficilior": Flaiano anziché Flaviano).

Il contenuto. Condivisibili le bordate all'eccessiva presenza di forze dell'ordine (molto italico nella sua esemplarità il bozzetto della barista bionda assediata dalle divise...), un po' meno quelle al sindaco "littorio" di Amatrice, ma sono idee personali eh.

È così godibile che sono già curioso per il terzo numero. Sperando nella riconferma di un narratore: long-form e firme di giudiziaria (vedi prima uscita) non sempre sono conciliabili.
MUDD




2 commenti:

Saverio ha detto...

ma sono la stessa cartina...??? A che serve metterne due?
Peraltro è molto più bella quella fatta a mano. Ma è dell'illustratrice o di Rumiz?

Enrico Maria Porro ha detto...

E' di Rumiz.