Segnaliamo il caustico articolo scritto da Vittorio Feltri per Libero in cui il giornalista bergamasco non le manda a dire a Mario Calabresi.
Ecco, per i più pigri, la chiusura del pezzo:
Si dà il caso che Repubblica, da quando Calabresi ne ha preso la guida, sostituendo un grande quale Ezio Mauro, si è impantanata in discussioni prive di costrutto e ha immiserito le proprie pagine con pistolotti sulla inesistente minaccia degli sparuti gruppi di tifosi di Mussolini. Una campagna insipida e completata da articoli denigratori di Berlusconi, quasi che questi avesse governato 24 anni, mentre è stato a Palazzo Chigi solo 9 anni: per il resto è stata la sinistra a menare il torrone dell' esecutivo. Aggiungiamo che il prode Mario, cioè l' orfano, non pago di avere dato fiato alle trombe del conformismo, ha riformato la grafica e la struttura del foglio fondato da Scalfari, trasformandolo in un organo anemico, esangue, simile a una lapide cimiteriale.
Cosicché le vendite sono calate oltre i limiti della crisi settoriale. Ed è noto che chi perde copie perde pure la testa. Succede specialmente a chi non ce l' ha. Ecco spiegate le azioni e le reazioni di Calabresi, un ragazzo che quando non sa come ribattere al proprio interlocutore gli dà dell' ubriacone, proprio lui che è ciucco da sobrio.
Sono pronto a stampare su Libero i messaggi che il signor direttore di Repubblica mi ha inviato. A leggerli c' è da divertirsi. Serviranno anche a comprendere la statura culturale dell' autore dei medesimi.
P.s. Segnalo che il condirettore di Repubblica, Tommaso Cerno, si è affrettato a togliere le tende dal giornale di Calabresi. E lo ha fatto tre mesi dopo la propria nomina. Ci sarà un perché.
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Giusto per restare sui giornalacci di destra, segnaliamo questo articolo apparso sul sito de Il Giornale:
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illustrAutori ci segnala questo video di Federico Rampini, in cui appare in bella vista il suo libro.
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Due notizie che riguardano Repubblica da Italia Oggi di oggi.
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Ieri sul sito di Largo Fochetti non c'era molto tempo per scrivere gli aggiornamenti sulla tragedia di Cisterna di Latina e quindi ecco il festival dei refusi.
E come scrivono quelli di Grammar Nazi Italia su Twitter: "Per tutti quelli che "è solo un refuso" o "siete troppo pignoli".
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E, sempre su Twitter, Paolo Attivissimo carica a bastoni.
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