giovedì 7 marzo 2019

Bella la prima pagina del manifesto. Peccato che non sia quella del manifesto.

Partiamo subito con la bellissima prima pagina di oggi. Ma siamo sicuri che non è quella del manifesto?


Scherzi a parte, bisogna riconoscere che il titolo "NI’ TAV" è di rara efficacia comunicativa e che è davvero una novità per Repubblica che così facendo “segna” il campo in modo esemplare.
"Verdelli è rock" direbbe Celentano.

E a proposito della prima di oggi, riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro Pazzo,

prima pagina di oggi davvero bella!
Ottima grafica e bello il titolo Nì Tav a centro pagina con i "sottotitoli" a fianco.
Mi sto abituando alla nuova prima pagina e mi piace.
Sono d'accordo con il commento di Brodo: il font attuale non si presta ad essere usato per titoli a piena pagina. Troppo esile ed elegante. Ci vorrebbe un font più forte.
OT: Sono curioso di leggere il libro di Verdelli, troveremo un sacco di aneddoti e informazioni succose riguardo al funzionamento della Rai

Gabriele

----  Francesco Merlo scrive praticamente tutti i giorni, d'altra parte Carlo Verdelli lo volle in Rai come spalla.


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Per vedere di nuovo Adriano Sofri citato in un articolo su Repubblica, bisognava che se ne andasse Marione.

(Bartez, al secolo Stefano Bartezzaghi, a pagina 31 di ieri)


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Riceviamo e volentieri pubblichiamo/1:

Caro Pazzo,
capisco che la cultura sia negletta (e, nel medesimo gruppo editoriale, c’è da poco l’esempio per me non luminoso del nuovo Espresso che, abolendo la sezione delle rubriche, non ha più uno spazio in cui si parli di libri), ma vorrei far notare la presenza, da oggi, di Francesco Bonami, che non ha bisogno di presentazioni, tra quelle pagine. Qualche giorno fa era apparso (e non so se fosse un debutto assoluto) anche Filippo La Porta e, finalmente, dopo tante recensioni compiacenti a pessimi libri, una recensione autentica, vera critica culturale. Bravo Verdelli.

Calaber

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo/2:

Caro Pazzo,

da oggi (ieri n.d.FS) il Corsera ha una nuova cronaca di Milano più ricca e più fluida. Chissà se anche Verdelli voglia mettere mano ai vari dorsi locali che secondo me avrebbero bisogno di nuova linfa, magari cominciando proprio da Roma tanto per riequilibrare la lotta egemonica tra le due "capitali".
Seguono due screenshot.

Signor Marco




1 commento:

billo ha detto...

Caro Pazzo, Concita De Gregorio denuncia che "uomini" le abbiano assegnato di scrivere sulla Festa della donna perché si ritiene che dell'8 marzo debba scrivere una donna. Nell’articolo De Gregorio dice di aver accettato di scrivere dell’argomento a patto che a scriverne l’anno prossimo sia un uomo. Questo è barare: ogni volta che un uomo scrive su temi femminili, le giornaliste si lamentano del "mansplaining". La De Gregorio è stata direttrice dell'Unità, voluta da Veltroni: non se ne lamentò.