mercoledì 13 novembre 2019

La lettera dimezzata (critichiamo ciò che amiamo).

Allora, è andata così.

Sfogliando Repubblica di oggi, un collaboratore di PPR scopre che una delle lettere presenti nell'apposita sezione porta la firma di un suo vecchio amico del liceo.

Ecco la lettera.


Fin qui tutto normale. Tranne una breve considerazione sul contenuto della lettera, condivisibile ma non chiarissimo.

Il nostro collaboratore decide quindi di scrivere al Sig. Balducci per informarlo (e congratularsi) per la lettera.

Balducci, che non conosceva Pazzo per Repubblica, dapprima si dimostra contento: "Hanno pubblicato la mia lettera!", ma qualche minuto dopo, sfogliando la sua copia di Repubblica, scopre che la sua lettera è stata massacrata, nel senso che è stata decisamente epurata, e così com'è stata pubblicata perde di ogni significato.

A questo punto sarebbe stato meglio allora non pubblicarla.

Ecco la lettera integrale che ci ha inviato Balducci, prima della cesura di Repubblica:
Ormai ci siamo. Ancora pochissimi giorni e poi pronti, partenza, via alle assurde e compulsive settimane di bulimia consumistica fino al 31 dicembre, quando quasi tutti i negozi spalancano le porte (tranne le gioiellerie) tenendole bloccate. Dovendo però garantire un’ospitale temperatura interna, questa viene alzata con effetti nocivi per l’ambiente, ulteriormente devastato dalle piste di pattinaggio all’esterno, indispensabili per creare l’artificiosa atmosfera da cartolina.

Ecco, sarebbe interessante se la meritevole attenzione dei ragazzi di #FridaysForFutures si rivolgesse a queste che non sono certo affettuose carezze climatiche. Per i seguaci di Greta una prova di maturità, forse la più difficile da superare. Ad maiora.
Sabino Balducci
A questo punto, se siete giunti fin qui nella lettura, traete voi le vostre conclusioni. 

Nessun commento: