mercoledì 23 settembre 2009

Eccolo.



La discussione è aperta. Noi ci riserviamo di sfogliarlo con attenzione prima di esprimerci.

L'unica cosa che ci sentiamo di dire, o meglio di confermare, è che a caldo la grafica non è un granchè, con quella scelta di utilizzare font antichi e polverosi e l'uso del maiuscolo nel titolo forte. Ci sono già Feltri e Belpietro che fanno i titoloni in maiuscolo. Maiuscolo significa urlare e da Padellaro e Travaglio, sinceramente, non ci si aspettavano urla e berci, ma concetti sussurrati, forti dentro, non nell'aspetto.

A dopo.

28 commenti:

Frank57 ha detto...

Sono d'accordo. Devo sfogliarlo e dopo potrò esprimermi. Osservo che c'è molto da leggere (l'ho visto ieri sera scaricato da un sito) e forse questo può essere un problema (quanto tempo richiederà).
Anch'io ravviso nella grafica non certo una novità, piuttosto un arretramento e PPR ha reso bene l'idea (font polverosi). E poi la sobrietà che dovrebbe caratterizzare "Il Fatto", perchè di urla ce ne sono troppe. Ricordate il primo "Indipendente"?
Infine: Afghanistan l'ho sempre letto con l"h". In prima pagina non c'è (il pezzo di Fini, mi sembra).

Enrico Maria Porro ha detto...

l'ho visto ieri sera scaricato da un sito???

girano già i PDF craccati?

fabio venneri ha detto...

Preso "Il Fatto", fortunatamente l'avevo prenotato presso il mio edicolante, perchè stmattina alle 8:00 già aveva esaurito tutte le copie.
Effetto novità?

Enrico Maria Porro ha detto...

è vero, c'è scritto afghanistan senza l'acca...

appena posso ci faccio un post.

grazie per la segnalazione.

Anonimo ha detto...

effettivamante la grafica sa di polveroso... E poi che pasticcio di corsivi e grassetti, testi a bandiera mischiati con testi a colonna, un titolone invece maiuscolo, centrato e sottolineato... mah!

Fank57 ha detto...

Non ho adesso il link e non era in pdf, però la premessa era che si trattava della gratuità solo perchè numero 1, anzi aggiungendo che sarebbe stato visibile solo per alcune ore. Blogger Bastiano, mi pare su issu.
Fabio, effetto novità senz'altro, ma per disporre di un po' di chiarezza occorrerà attendere. Di certo la distribuzione dev'essere rivista totalmente.
Sul blog "antefatto" si possono leggere testimonianze eloquenti. Noi, dunque, feticisti e fortunati.

Frank57 ha detto...

aghost, si può definire una pessima formattazione, se fossimo in word?
Confido nei contenuti, anche se la grafica è importante, caratterizzando un quotidiano e la sua riconoscibilità.
La testata non c'è male, invece.

Anonimo ha detto...

avranno usato un template :P

PS: ma dov'è la copia in pdf? Io non riesco a trovarla...

Anonimo ha detto...

avranno usato un template :P

PS: ma dov'è la copia in pdf? Io non riesco a trovarla...

Anonimo ha detto...

avranno usato un template :P

PS: ma dov'è la copia in pdf? Io non riesco a trovarla...

Frank57 ha detto...

aghost, non sono in collegamento da casa e così ho scritto poco fa alcuni dati. Tieni presente che era molto tardi e perciò non garantisco se i dati siano esatti :-)

Tumy ha detto...

su www.funize.com la trovi completamente (24 pagine), in teoria ci dovrebbe essere solo la prima pagina ma forse solo x questa volta trovi il giornale completo.
Enrico, ovviamente rimuovi il commento qualora non si possa scrivere il nome del sito.

Tumy ha detto...

cmq, tornando all'argomento principale del post, la grafica è davvero ORRENDA, molto peggio di tutti i giornali di area sinistra... non capisco perchè i giornali di "opposizione" si ostinino a pensare solo ai contenuti, infischiandosene dell'aspetto grafico del prodotto. Ok, un giornale non è solo immagine, ci mancherebbe, ma nel 2009 ci si aspetta ben altro e non una schema da gazzetta ufficiale. Font pessimi, architettura di pagina obsoleta, davvero osceno. Ed è un peccato, si poteva fare davvero un ottimo lavoro.
Sulla questione delle copie in edicola, a Fano non c'è, come prevedibile. Poche copie distribuite, previsione giusta.
Vedremo.
Visto cmq online, non mi piace afFatto.

Anonimo ha detto...

chi lo dice che i titoli non devono essere urlati? e' l'ora che l'opposizione si svegli anche nei giornali, in giornali di destra urlano? Infatti vendono molte piu' copie di tanti giornali di sinistra che sono addormentati.

Barbapapà ha detto...

Ho comprato la mia copia del Fatto, senza difficoltà, dal mio abituale edicolante alle 8,15. Come scrive il Feticista Supremo, il primo giorno non puoi non attrarre curiosità e fare l'esaurito. Credo però che, in questo caso, l'onda sarà lunga perchè intercetta un bisogno di informazione indipendente (non avere padroni è un asset di assoluto pregio di questi tempi), serio e rigoroso, ma servito in maniera diversa. E direi anche asciutta: non leggere quei fastidiosi articoli di costume e società (ad altissima deperibilità) che impiombano i giornali oggi, Repubblica in primis, è un sollievo.
Mi associo ai commenti generali sulla grafica: è veramente brutta, di stampo sovietico o, come ha scritto Tumy, “da dopoguerra”. L'unico uomo di giornali - diciamo pure di sinistra - che ha saputo dare la giusta attenzione anche all'aspetto estetico è stato Scalfari (spostandomi un po’ più in là, citerei provocatoriamente anche Serra con Cuore). Per il resto buio (anche se la prima pagina del Manifesto merita sempre una menzione speciale).
Grafica a parte, e con l'ovvia premessa che occorre tempo per Padellaro & Co per tarare bene il giornale e a noi per comprenderne bene l'impostazione, si presenta indubitalmente come secondo giornale dedicato all'approfondimento delle notizie, un po’ come Repubblica ai suoi inizi. Dovremo vedere come funzionerà a regime la combinazione di approfondimento cartaceo e cronaca via internet perchè se l’alchimia regge può essere effettivamente un modo moderno di avvicinare nuovi lettori, soprattutto i più giovani che si informano prevalentemente via internet, ad un quotidiano.
Per quanto mi riguarda, il problema maggiore è quello che ha evidenziato Frank: è un giornale che richiede tempo per la lettura. Io leggo quotidianamente due giornali impegnativi come Repubblica ed il Sole 24 Ore ed il tempo è, ahimè, risorsa troppo scarsa perchè io possa affiancar loro anche il Fatto. Per cui penso che lo comprerò abitualmente la domenica (in affiancamento, of course...) e saltuariamente durante la settimana, per vedere come evolve. In ogni caso, gli auguro successo, sperando che non cannibalizzi solo Repubblica e Unità perchè, non mi stancherò di ripeterlo, oggi dobbiamo allargare la platea di persone informate sullo stato delle cose. Dall’impostazione, però, temo che il target sia quello e che quindi alla fine sia un gioco a somma zero. Spero di essere smentito, naturalmente.
Per chiudere, molto divertente il titolo della rubrica delle lettere di Colombo: A domanda rispondo (mai titolo fu più azzeccato di questi tempi!) e strepitosa la striscia di Disegni.

Enrico Maria Porro ha detto...

questo è un punto di vista interessante.

però ti ricordo che, da manuale di grafica, il maiuscolo nei titoli è sbagliato. L’unico uso ammesso è nei box in negativo (bene quindi “De Villepin e De Minzolin”, male “Indagato Letta”).

Enrico Maria Porro ha detto...

Sempre ottimo il nostro Barbafeticista. A proposito: io salverei anche la grafica dell'unità. Che dici?

Barbapapà ha detto...

Sì, non è male. E' che a me non piace il formato così piccolo dell'Unità.
Certo, dà da pensare che, in tempi recenti (quantomeno da quando vi bazzico io), è stata la nascita del Fatto a ingenerare il maggior numero di interventi in un blog dedicato a Repubblica.
Se ci fosse ancora Scalfari sulla tolda del comando trarrebbe dall'iniziativa del Fatto spunti utili per rivedere l'impostazione di Repubblica. Vediamo cosa farà Mauro, soprattutto se il nuovo concorrente avrà, come sembra, successo. Ma sul versante editoriale, pur con tutta la stima che ho per Mauro, Scalfari era su un altro pianeta...

Tumy ha detto...

La grafica de L'Unità è molto interessante (matrice spagnola), il formato tutto sommato non è così malvagio...
Ma io darei il massimo dei voti a La Gazzetta Dello Sport in formato tabloid: avanti anni luce rispetto alla concorrenza sportiva e decisamente accattivante!

Enrico Maria Porro ha detto...

Per Tumy: la Gazza non è male. Ci vuol poco a fare meglio di Tuttosport e Corriere dello Sport.

Per Barbapapà: anche a me il formato dell'Unità sta sulle scatole, troppo piccolo, si perde il gusto di avere in mano un giornale.

Jacopo Noio ha detto...

un paio di appunti dopo la lettura obbligata del numero uno del fatto:
- non ricordo un giornale che al momento dell'esordio sembrasse graficamente così sorpassato. Sembra una gazzetta di qualche gruppuscolo criptofascista. Il titolo, corto e tutto sparato in maiuscolo, è inguardabile.
- vedrò più avanti, ma a me il giornale pare pericolosamente autoreferenziale. Ci si trova tutto quello che ci si sarebbe aspettati di trovare. Nessuno stimolo, nessuna curiosità intellettuale. Alla lunga, un grosso difetto.
- sempre sulle prime, il quotidiano che ne rimane più oscurato è l'unità.

Jacopo Noio ha detto...

per esempio, avrebbero potuto studiare una grafica di questo tipo: http://kiosko.net/de/np/tageszeitung.html
(anche se io preferisco i quotidiani di grande formato, e molto scritti)

Enrico Maria Porro ha detto...

Jacopo, la grafica di Die Tageszeitung io la adoro.

Davvero potevano fare qualcosa di simile...eccheccazzo.

Anonimo ha detto...

hanno scritto che la grafica "sovietica" è stata studiata apposta perché non simigliasse a quella di nessun altro giornale. Be', se non altro ci sono riusciti :D

Anonimo ha detto...

hanno scritto che la grafica "sovietica" è stata studiata apposta perché non simigliasse a quella di nessun altro giornale. Be', se non altro ci sono riusciti :D

Andrea ha detto...

Ciao Enrico, io ti vorrei chiedere un'opinione su un giornale satirico e d'inchiesta nato anche lui oggi (come il Fatto), Bakchich Hebdo. Come grafica, per me, batte tutti (anche se preferisco di gran lunga i giornali dallo stile elegante come quelli tedeschi)

Frank57 ha detto...

Provo a mettere in ordine le idee, anche se avendo letto i commenti posso tranquillamente affermare che mi trovo d'accordo.
Piccola annotazione sulla Gazzetta. La leggibilità è ok per il formato pratico, ma della riduzione delle dimensioni ne risentono pericolosamente le tabelle del lunedì (classifiche ecc) fondamentali in un quotidiano sportivo. Ma così piccola la Gazza sembra meno autorevole: le prime pagine storiche, valga per tutte quella del 12 luglio 1982, sarebbero rimaste così impresse (e da collezionare per noi feticisti?).
Refusi. Non solo quello, grave, che avevo segnalato in prima pagina, ma anche la didascalia errata a pagina 2 sotto la foto.
A parte la distribuzione tutta da rivedere (e infatti domani raddoppiano la tiratura), il pericolo maggiore che è fin troppo evidente è quello dell'autoreferenzialità. Per esempio le manchette pubblicitarie accanto alla testata le avrei evitate, non mi sembra di buon gusto. E troppe opinioni a discapito dei fatti.
Se è necessario allargare la base di lettori per far crescere l'informazione vera, reale, in questo modo non si va molto lontani, nel senso che si registrerà un travaso di lettori, senza una reale crescita. Non va infatti dimenticato che se l'80% degli italiani trae le informazioni dalla tv, non sarà molto motivato ad essere sommerso da articolesse che, se avrebbero senso su un settimanale a respiro più lungo, sono impraticabili nella quotidianità. In genere, credo che "Il Fatto" possa diventare un secondo giornale e dubito che possa insidiare seriamente "la Repubblica", anche se di quella scalfariana mi pare che abbiamo tutti nostalgia, mentre quella odierna conserva "firme" eccellenti, ma anche parecchia aria fritta o trita e ritrita.
Per quanto mi riguarda, feticista patologico, lo affiancherò ai quotidiani che già acquisto, senza pensare di rinunciare agli stessi.
Per quanto riguarda "l'Unità" si sta caratterizzando per inchieste interessanti (oggi inizia il giro delle aziende) e da alcuni giorni va avanti la biografia (non autorizzata) del Papi. Però come notato non sembra di avere tra le mani un giornale, così mini. Mentre, al contrario, la grafica è di gran lunga migliore de "il Fatto" (ma siamo solo all'inizio ed esiste tutto lo spazio per migliorare, spero almeno).
A me piaceva molto, ad esempio, l'impostazione grafica del primo "l'Indipendente" e la lettura era gradevole.
Aggiungerei che l'uso delle foto non mi pare molto sapiente e della colorita conferenza stampa di "Annozero", una bastava.
In conclusione, e scusandomi per la lunghezza, è evidente - pur se non voluta - una certa sciatteria. Ma saranno i prossimi giorni a fornire indicazioni plausibili, anche per quanto concerne vendite e diffusione.
E più che nei titoli (sobrietà, già urlano in tanti) sarebbe interessante picchiare duro nei contenuti degli articoli.
Però questo è il mio parere.

aghost ha detto...

riporto da un commento letto su mantellini, non so se le cire sono veritiere, sarebbe un successo clamoroso:

"centomila copiea vendute entro le 9 e 30 e altre 50 mila stampate di corsa entro le 14, per domani saranno stampate altre 250.000"