martedì 11 maggio 2010

Due o tre cose che avete detto sul nuovo D.



Per chi se li fosse persi o comunque non ha avuto modo di leggerli, vi riproponiamo i commenti che alcuni lettori di PPR hanno scritto in merito al post di qualche giorno fa su D la Repubblica delle Donne:

aghost ha detto...

la verità, mi pare, è che del "nuovo" D in realtà non frega niente a nessuno. Che sia migliorato, peggiorato o uguale a prima, chi se ne importa?

Barbapapà ha detto...

Concordo pienamente con Aghost.
D rimane un inserto assolutamente inutile, peggiorato oltretutto da certe vacue rubrichette di pensieri in libertà inspiegabilmente assurte a rango giornalistico.
Uno sforzo editoriale giustificato solo dagli introiti pubblicitari.

stella ha detto...

A me invece importa: l'ho sempre letto con gusto, D. Ora invece lo abbandono dopo le prime pagine, appena mi imbatto con le prime righe delle stupidate della soncini lo butto via. Non ci posso credere che sia sceso così in basso. E mi mancano tanto pure le sue inchiestine, gli articoli di attualità, gli spunti di riflessione, le provocazioni più stimolanti, insomma: tutto ciò che lo alzava dal livello di tutti gli altri femminili stupidi.
Ora è un femminile stupido.
Mi mancano persino le ricette così come le sceglievano una volta: ora solo pubblicità.
La grafica è orribile, così barocca. Io che l'adoravo ora non lo leggo quasi per niente: ogni sommario è una sofferenza, con tutte quelle grazie, perché avventurarsi a leggere l'intero articolo se non posso godere nemmeno del servizio-sommario?
Ma i contenuti! I contenuti sono il mio cruccio principale: a me sembrano per cretine!!
Direi che decisamente non sono riusciti a migliorarlo. Ma almeno ridateci il livello di quello di prima!!!!
RIVOGLIO IL VECCHIO D, ACCIDENTI!
Ps. però devo ammettere che mi piace Elasti. E che il giorno prima della liberazione mi ha fatto molto commuovere un'altra rubrica, quella di Giacomo Papi, con un'intervista a un'anziana partigiana.

kriss ha detto...


D rimane un inutile e futile contenitore di pubblicità che spero (almeno) faccia gaudaganare l'Editore. Non vedo altri motivi per tenere in piedi un'ambaradan del genere (pesa come una fiorentina)! I servizi fanno piangere, le foto di moda ritraggono anoressiche tossiche e sempre incazzate (tranne questa settimana che hanno messo una cicciona over 50, 'na via di mezzo no?) Non mi stancherò mai di ripeterlo: è il trionfo dell'inutile condito da fuffa glamour. Ho già quasi smesso di acquistre Rep il sabato, poi ogni tanto mi pento e lo ricompro. D finisce direttamenmte nel cassonetto della carta. Che spreco!

Anonimo ha detto...

secondo voi D ci arriva al cocomero?

Massi Feticista D'eccellenza ha detto...

Io continuo aleggere le inchieste e i reportage di prima le stesse provocazioni lo stesso intento innovativo poi un pò glamour lo è sempre stato non lo scopriamo certo oggi. Adesso non si può per una rubrica (Quella della Soncini) distruggere in toto un magazine che ha il suo stile la sua anima. E poi ci vorrebbe un pò più di rispetto per chi questo settimanale lo fa giornalisti che lavorano con passione e sannof are il loro mestiere. Dire che è un inutile accozzaglia di notizie frivole e fatte male è un'assurdità immane leggetevi i vari Donna Moderna, Io donna, Cosmopolitan, Tu etc ett, e poi ne riparliamo. D a confronto è un capolavoro, e nelle critiche dei soliti detrattori, ci vedo una sottile (mica tanto) aria snobbistica, una puzza sotto il naso tipica di alcuni lettori di Repubblica, i una certa area politica.

stella ha detto...

@Massi magari fosse solo la rubricaccia della Soncini!! Quella è indicativa di un generale scadimento dei contenuti.
Per il resto sono stata la prima a glorificare il mio vecchio, adorato D!!
Ma con la ristrutturazione (quanto avranno speso??) potevano fare moooooolto meglio. E invece sono riusciti a peggiorare, ahinoi!

2 commenti:

Stella ha detto...

Caro Enrico, io ho già detto la mia e purtroppo nel frattempo non è cambiata.

Tu invece che ne pensi?

A me rimane un dubbio: ma quanto sborseranno quelli di repubblica per pagare le regolari stupidaggini della Soncini? Più insisto a leggerla, più noto solo l'infinito narcisismo di scrivere periodi contorti con quattro subordinate per dire solamente che Tiziano Ferro fa sdilinquire.

Vorrei sapere se c'è qualcuno cui piace impegnarsi per leggere cotanto sforzo contenutistico. Va bene la scrittura brillante, ma a che serve se il contenuto è così scadente? E soprattutto: per un contenuto così scadente, non sarebbe meglio uno stile un po' meno pretenzioso? Perché un lettore dovrebbe impegnarsi con un periodo di venti righe se poi veicola solo idiozie?

Ps. ora che ci penso la faccenda del narcisismo di molti giornalisti va ben oltre la singola rubrica. A me sembra che troppo spesso il giornalista scrive per mettersi in mostra, per far vedere quant'è bravo a scrivere, invece che per offrire un servizio al lettore: fargli sapere e capire quello che succede. Se molta gente è disaffezionata ai giornali, secondo me è anche per questo. Leggi un titolo, ti interessa, poi devi sorbirti una ventina di righe che dicono solo 'guardate come sono bravo a ricamare' e solo dopo arriva il clou, e spesso devi pure tornare indietro a rileggere perché la sintassi è troppo contorta: ovvio che dopo un po' non lo faccio più e mi limito a quello che passa mamma tv. Questo discorso ovviamente non è riferito ai commenti, ma ai pezzi propriamente informativi, che poi dovrebbero essere la maggior parte.

Enrico Maria Porro ha detto...

ciao stella. io d lo preferivo nettamente prima, credo di averlo fatto capire nei post in cui ne ho parlato. odio quel font graziato corsibvo di cui ritengo si faccia un chiaro abuso.

sulla soncini non mi pronuncio. ciao.