A completare la prima pagina, il primo pezzo di Alessandro Baricco nel suo nuovo ruolo di "salvatore della domenica" contro la corazzata del Nemico che esordisce oggi con l'inserto La Lettura su cui torneremo fra qualche post. Baricco ha un incipit di lusso:
Dieci anni fa ho cambiato città. E fin qui chi se ne frega.Appunto.
CONCITA
Concita, vista peraltro in tivvù a Ballarò special, ritorna ai tempi d'oro della prima Repubblica (il giornale, non l'era politica) sfornando un pezzo che racconta Concitatamente la giornata politica che rimarrà nella storia d'Italia. Una sorta di accozzaglia di tweet ( o di sms come preferite) con uno stile di racconto che solo lei riesce a dare. Per capirci meglio, Concita non fa altro che raccontare i fotogrammi della giornata in parlamento. Nella pagina successiva, lo stesso esercizio lo svolge Annalisa Cuzzocrea (e tra l'altro ci si chiede perchè, dato che lo aveva già fatto Concita) ma, senza nulla togliere ad Annalisa, il risultato è decisamente minore.
CONCITA 2
La De Gregorio, nel suo pezzo, ci riprova con l'inglese dopo lo scivolone di Twitter e scrive:Le strade risuonano delle voci forti dei cronisti di tutto il mondo che annunciano la fine della farsa del cartone animato, “that’all, folks”, nightmare before Christmas, l’incubo finisce prima di Natale, come in quell’altro film.A noi risulta che si scriva That's All Folks, con la esse (vedi foto) e ci torna un po' strana anche la traduzione che Concita fa di nightmare before Christmas.
LA MANITA DI TITO
Oggi quinto giorno consecutivo del VirgoletTito. Record.
2 commenti:
l'ultimo appunto dimostra che la dolce Concita se la cava meglio con la realtà più che la fiction... "Questo è tutto, amici!" è la frase che chiude i cartoon Warner come Looney Tunes e Merrie Melodies, non chiude il film di Burton (che per i pedanti è diretto da Selick e mantiene il titolo originale anche in italiano) bensì il celebre "Chi ha incastarto Roger Rabbit" (che non ha il punto di domanda finale)... ;-)
Concita intenerisce quando scrive «i giovani che sanno l'inglese si fanno intervistare dalle tv straniere». Un po' di sana autocritica
Posta un commento