lunedì 14 gennaio 2013

Fedeli al nostro motto.

Per tener fede al nostro motto "Critichiamo ciò che amiamo", pubblichiamo questa lettera che un lettore di Repubblica ha inviato alla redazione di Largo Fochetti sulla questione di Aaron Swartz già protagonista di un altro post:

Cara redazione di Repubblica,
stamattina vi stavo scrivendo una mail di fuoco riguardo al vergognoso articolo a firma Aquaro pubblicato qui.

Mentre scrivevo, l'articolo è scomparso, e ne è comparso uno molto piu' sensato a questo link. Ho pensato che aveste realizzato la dimensione apocalittica delle stupidaggini scritte dal vostro inviato, o che foste stati colti dal rimorso per il modo vergognoso di trattare un giovane che ha deciso di togliersi la vita. Niente di tutto questo: l'articolo e' tornato in piedi. In tutta la sua vergognosa stupidita'. A cominciare dal definire Swartz come "profeta di Internet, l'apostolo della libertà della Rete", definizioni che - ne sono certo - avrebbe rifiutato da vivo come ridicole.  

Non sto nemmeno a dire quanto ignorante possa essere chi scrive "Etich Center Lab di Harvard". Cosa diavolo sarebbe "Etich"? L'abbreviazione di "etichetta"? Si scrivera' mica ETHICS? E comunque Swartz era stato un fellow all'Edmond J. Safra Center for Ethics di Harvard. Non si e' mai laureato, e al contrario di tanti fanfaroni italiani non avrebbe voluto vedersi attribuito un titolo falso. Non serviva conoscerlo, eh, bastava COPIARE DA WIKIPEDIA

Bastava dedicare a questo giovane morto suicida piu' di cinque minuti per stendere il pezzo. Invece no, lo avete disonorato fino alla fine. "Aaron è morto suicida come un divo del rock: e come tanti, troppi smanettoni depressi come lui": ma dico, non vi vergognate? Non vi colpisce come questa frase dipinga un giovane intelligente, entusiasta, frenetico nella sua creativita' in un modo negativo e disperato? 

Non sto nemmeno a dire quanto sia vergognoso questo passaggio: "La curiosità aveva portato Aaron a diventare il guru riluttante che era. Si chiama Rss il codice che ha contribuito a identificare. È una sigla che un giorno sarà universalmente popolare come il Dna e come il Dna riassume infatti informazioni e notizie e le mette in circolo nel corpo senza confini del web"  Non si puo' far parlare di tecnologia qualcuno che di tecnologia capisca qualcosa? E non venitemi a sventolare la solita scusa della "divulgazione", del "far capire": questo passaggio sopra non serve a far capire, serve a far sembrare temibile e incomprensibile al lettore qualcosa che il giornalista (absit iniuria) stesso non capisce e non vuol capire. Se volete divulgare, vedete alla voce "Piero Angela". E vergognatevi.  

Non commentero' poi il fatto che Reddit non sia il "suo" social network (e' una questione complicata), ne' alla cattiveria gratuita sui "dollaroni della Condé Nast".  Poi, se l'autore volesse spiegarci questo passaggio, glie ne sarei grato: "Aaron veniva da Chicago, la città di Barack Obama - che durante l'ultima campagna s'è concesso un bagno social proprio su Reddit - e capitale americana degli hacker: tipo quel Jeremy Hammond immortalato da Janet Reitman, la reporter-detective famosissima per il libro-inchiesta più informato su Scientology. La rete era tutto il suo mondo. E per la libertà della rete s'è lanciato nell'ultima grande battaglia, l'anno scorso, contro la legge ammazza-web che il Congresso Usa ha cercato di far passare. Perché dunque crollare proprio adesso?" Cosa c'entrano Aaron, Obama, Reddit, Hammond, Scientology tra di loro? C'entrano perche' sono tutti di Chicago? E perche' non mettere nella stessa frase anche Fermi e Al Capone allora?  

Veramente, un pezzo cosi' vergognoso doveva essere tolto dal sito e lasciato offline. 

Sono profondamente deluso ed offeso per questo insulto postumo ad un giovane e geniale collega d'oltreoceano.

Stefano Zanero


2 commenti:

Anonimo ha detto...

saltare sugli scudi perché invece di Etics si scrive Etich dimostra le ossessioni del celeberrimo e celebrato "popolo del web", che raramente guarda al di là del proprio ombelico e si sente nel diritto di gettare merda sui giornalisti se toccano qualcosa di molto caro: dopo «il mondo visto dal tinello di casa», ecco «il mondo visto dalla tastiera» !! Grillo ci sta basando una fortuna politica, su questa carica di livorosi

AM

Anonimo ha detto...

AM quel che scrivi è per certi versi ineccepibile, però come commento sembra un po' livoroso ;-)