Scrive MUDD:
Pazzo, hai visto che oggi non c'è Fabio Mini come esperto di strategie militari? Ho controllato e Mini è sul Fatto.Ne abbiamo perso un altro?
Scrive Frank:
Grande scoop della coppia Cardone-Sorrentino: Ancelotti al Bayern.
Poi vi riportiamo questa simpatica conversazione tra Virgela, Frank e MUDD in merito all'agenda del quarantesimo di Repubblica:
Frank: La mia intenzione è di acquistarne una per lasciarla incontaminata nella "feticismoteca". Per annotazioni varie sarà sufficiente un'agenda anonima. Sempre cartacea, ovvio.
MUDD: per le annotazioni meno importanti c'è l'agendina della Lettura.
Frank: Davvero pure la Lettura ha l'agenda? In ogni caso: bella battuta, ma la Lettura presenta molti spunti interessanti. Alla Nostra manca qualcosa di analogo, magari ci penserà Marione Calabresi.
MUDD: D'accordissimo con te, Frank. Mi sono "fidelizzato" a La Lettura da quando si è staccata dalla casa madre (la cosa non è per niente casuale...) ma già prima del n. 200, qualche domenica, confesso di aver "peccato" comprando il Nemico accanto a Repubblica. La nostra Domenica non mi dispiace affatto, a differenza dell'inserto del sabato: per il periodo-Calabresi sogno un sabato alla TuttoLibri — d'altra parte, ricordate il bellissimo dorso letterario verde che ha esordito una decina d'anni fa sulla Nostra e ha avuto vita brevissima? Perché non riesumarla, magari aggiornandola ma anche no?
Virgela: Beh, io l'agendina della Lettura, per quanto carina, non la prendo (è già il II anno, credo), anche perchè continuo a preferire, di molto, il nostro inserto domenicale (sull'inutilità di quello del sabato siamo tutti d'accordo, penso); d'accordo con MUDD sulla speranza di un Tuttolibri (ed altro) per Repubblica
Infine, c'è questa cosa commemorativa scritta da Marione Calabresi nella sua newsletter quotidiana:
Oggi è un giorno importante per La Stampa e per i nostri lettori. Festeggiamo i sessant’anni di Specchio dei tempi. Ho deciso di raccontarlo dalla prima pagina:
Sabato 17 dicembre 1955 fu un giorno speciale per la storia di questo giornale: a pagina 2, per decisione dell’allora direttore Giulio De Benedetti, nasceva la rubrica Specchio dei Tempi destinata a diventare una lettura obbligata per generazioni di piemontesi, un appuntamento che è mancato solo per un giorno in sess ant’anni. Nessuno aveva pensato che Specchio dei Tempi potesse anche essere una fondazione con finalità benefiche, ma il caso volle che proprio quel giorno si desse notizia delle donazioni di alcuni lettori che erano rimasti colpiti dalla morte di un giovane muratore emigrato da Treviso, Oscar Cadorin, investito in Corso Francia mentre andava a una festicciola per inaugurare la nuova casa e una nuova vita. Lasciava la moglie e due bimbi piccoli di 4 anni e 18 mesi. “Molti lettori, commossi, ci hanno inviato – si leggeva nell’articolo – somme di denaro per la vedova e i figli e qualcuno ha mandato anche giocattoli”. Fu la prima sottoscrizione spontanea che, negli anni, avrebbe dato origine a una gara di solidarietà che continua tuttora.
Il mio racconto continua qua. I fondi raccolti e distribuiti fino a oggi sono 150 milioni di euro, per scoprire le attività della Fondazione potete visitare il sito internet specchiodeitempi.org.
1 commento:
@MUDD, Fabio Mini è da circa due settimane al FQ e tratta argomenti sempre interessanti.
@virgela, mi hai letto nel pensiero per Tuttolibri. Magari... E, in ogni caso, la domenica è giornata grassa, perchè c'è tanta roba cartacea tra la Nostra, Corsera e Sole 24 Ore.
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