Cose dal cartaceo:
A pagina, 7, in pieno Cacciucco Politico, c'è un clamoroso errore del didascalista che sbaglia la sequenza dei nomi delle persone ritratte nella foto. L'ordine giusto è: Majorino, Bonino, Colmegna, Gori e Pisapia.
I casi sono due: o il didascalista era completamente ubriaco, o non conosce minimamente l'attualità politica.
In un colpo solo si rivedono Ettore Livini e Marco Ansaldo.
Giuliano Foschini è andato a Specchia (Lecce) per l'ennesimo caso di femminicidio che ha coinvolto la povera sedicenne Noemi. RIP.
Corrado Zunino, invece, ha accompagnato a Berlino il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi.
Nel sommarietto di pag.20 segnaliamo un'imperfezione stilistica: padano e reggiano sono scritti in minuscolo. Licia Granello, per dire, nel relativo articolo li scrive con la maiuscola.
Domani è venerdì, quindi torna Super8 - storie al rallentatore.
E comunque, anche il solo Venerdì meriterebbe la spesa.
E comunque, anche il solo Venerdì meriterebbe la spesa.
Inquietante la vignetta di Massimo Bucchi. Incastrata in una pagina dei commenti da incorniciare, con sopra Ezio Mauro sul momento politico e sotto Francesco Merlo su Mastella.
Altre cose:
L'attento Saverio Lombardo ci segnala, sulla nostra pagina Facebook, quanto segue:
(Da Italia Oggi): Gino Castaldo, pur continuando a scrivere su Repubblica, anima insieme a Ema Stokholm "Back2back", spazio quotidiano dalle 21 alle 22,30 dedicato alle tendenze musicali, al cinema e alle serie tv, puntando anche sull'interrelazione coi social network.
Chiudiamo con la consueta recensione del nostro Frank su Circo Massimo:
C'è una cosa che manca a "Circo Massimo" ed è la mancata interazione con gli ascoltatori. Forse si ricorre al numero WhatsApp durante la rassegna stampa, a inizio programma. In ogni caso non sarebbe male intervallare la conversazione con l'ospite politico, Salvini questa mattina, con vocal esterni. Precisazione, visto che ieri, tra gli hashtag di #chilhavisto, figuravano battute sull' assenza del leader leghista a Strasburgo dovuta non a menefreghismo, bensì ad un ritardo di quattro ore del volo di linea (Salvini dixit).
Ancora: in radio la sovrapposizione di voci rende tutto incomprensibile, peggio che in tv. Si potrebbe evitare con maggior attenzione.
E, infine, reduce dall'esordio in apertura di #cartabianca, (l'ex) Diretur che a ottobre concluderà, appunto il suo monumentale racconto sulla rivoluzione russa del secolo scorso.
Lo spunto odierno è stato l'editoriale sul cartaceo. Feticismo: "proiezione fantasmatica".
Feticismi tra i feticismi. MG pur dando ovviamente del tu ai colleghi finora intervenuti (Augias, per dire, avrebbe continuato imperterrito con il "lei" che rappresenta una sua sciatteria), ha chiamato Calabresi e Mauro con il nome, mentre per Cerno e Molinari, ha adoperato il termine "direttore".
Ma s'è detto: feticismi per intenditori.
Ops! Non è sciatteria quella di Augias, bensì civetteria.
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