Caro Pazzo,
come tutti sanno "per un punto Martin perse la cappa". Qualcosa del genere rischia di accadere, oggi, anche a Dario Del Porto il quale, a p.9, occupandosi della vicenda di Clemente Mastella scrive: "La macchina si è inceppata in diversi ingranaggi, mai però per attività delatorie di Mastella o degli altri imputati". Proprio così: "delatorie". E meno male che l'ex ministro non si è dedicato a tali attività, perché altrimenti Mastella e gli altri imputati sarebbero stati anche accusati di essere delle spie, al soldo di chissà chi. Naturalmente, non sappiamo se Del Porto volesse scrivere "dilatorie" facendosi scappare invece un "delatorie" (e qui bisognerebbe aprire un ampio capitolo sul significato del lapsus calami in Freud) o facendosi inavvertitamente correggere la lectio originaria da un correttore automatico infedele e, nel caso, pure analfabeta, ma la differenza tra una "e" e una "i" non sembra meno pericolosa di quel punto che spostato da una parte o dall'altra della frase ne trasforma completamente il senso, facendo perdere allo sfortunato Martin il mantello.
Calaber
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