lunedì 18 febbraio 2019

Quel laziale di Cardone, la risposta a Leonardo Coen e altre imperdibili cose.

Per prima cosa segnaliamo il bel sito Solo la Lazio, che oggi esordisce sotto la direzione del republicone Giulio Cardone.

In bocca al lupo.


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Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro Pazzo,

il post su Fb del bravissimo Leonardo Coen, pur equilibrato e affettuoso nei confronti di Repubblica, non si fa del tutto apprezzare nel finale e certamente non per il guizzo critico che viene riservato al suo ex giornale. Avrei capito di più la posizione di Coen se avesse scelto di scrivere, nel suo periodo post-Repubblica, per Il Manifesto o, non sembri strano, per l’Avvenire di questi anni, ma mi sembra che dal pulpito (si fa per dire) del Fatto quotidiano ci sia qualcosa che non torna. Repubblica probabilmente avrà avuto pure i difetti che Coen individua nel suo post e però bisognerebbe evitare di vedere la pagliuzza ignorando la trave. E questa trave, nell’attuale giornale di Coen, si chiama manifesta faziosità, fiancheggiamento mane e sera di una forza politica con la pretesa di guidarne le scelte, sistematico ottundimento delle verità sgradevoli (tramite una serie di artifici retorici sui quali non sarebbe male approfondire lo studio). Coen scrive per un giornale-partito (esattamente l’accusa tante volte indirizzata dai suoi avversari alla Repubblica scalfariana) il cui direttore (dell’edizione cartacea) si presenta in pubblico con la faccia di Renzi, alle sue spalle, stampata sulla carta igienica. Ci consenta Coen (come direbbe il Berlusconi della sua epoca d’oro): meglio e mille volte meglio questa malandata e acciaccata Repubblica, meglio il giornale di Calabresi con tutti i suoi difetti, che il foglio per il quale egli mette a disposizione adesso la sua intelligente penna.
Calaber

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L'attento Frank ci invia la figurina del republicone Giacomo Talignani.


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Qualche feticismo arretrato e non.

15 febbraio

Riportiamo dalla pagina Facebook di Errore di Repubblica!

Pagina 7. La Spd di Angela Merkel?!?!
O Gesù.



E poi, ancora da Errore di Repubblica!

Pagina 8.
Il sindaco di Milano RODOLFO Sala?
Forse Barbara Ardù, autrice del pezzo, si è confusa con il republicone meneghino.


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Si è fatto un po' attendere, ma ecco bella pimpante la seconda puntata delle Cronache del muro dell'EMerito Ezio Mauro.


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16 febbraio

Nella didascalia della foto a cavallo delle pagg. 6 e 7 si parla di "un auto che percorre". Ma nella foto non c'e nessuna auto. Si vede che hanno cambiato la foto senza cambiare la dida.



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18 febbraio

A pagina 15, nell'articolo firmato da Alessandro Oppes, leggiamo "il gioco del comunismo". Ma stiamo a giocà? 


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Da non perdere il racconto dell'onnivoro Bolognini a spasso per Milano con Mahmood.

Bolognini riesce a scrivere tre panini di Mc Donald's senza cadere in nessun refuso.



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L'addio di Andrea Sorrentino ha costretto il "milanista" Enrico Currò ad occuparsi (anche) di Inter. 

In settimana era già andato anche a Vienna. Coraggio, arriverà un aiuto, prima o poi.


2 commenti:

walter f. ha detto...

Il comunicato dell'editore Gedi è il solito capolavoro di ipocrisia. Sin dall'inizio: "Mario Calabresi lascia oggi la direzione di Repubblica" LASCIA? L'avete licenziato in tronco.
"Calabresi ha saputo sperimentare nuove prospettive di sviluppo, mantenendo ferme tradizione e identità di Repubblica." OVVERO: è stato bravo, per questo lo licenziamo. Ma forse la parola chiave è quel "ferme". Verdelli è stato chiamato per modificare l'identità di Repubblica?

Signor Marco ha detto...

Caro Pazzo, grazie per il riferimento al sito di Cardone da un pipierrino biancoceleste: il giornalista, pur non essendo propriamente un tifoso della Lazio, anche se ormai la segue professionalmente da una vita, è garanzia di qualità in una redazione romana pericolosamente e non sempre lucidamente sbilanciata verso l'altra sponda cittadina.
Se Giulio legge queste pagine vorrei augurargli un bel "in becco all'aquila"!