Lo ha annunciato lui stesso su Twitter.
Si parla di Carlo Verdelli per la successione.
A Marione un enorme in bocca al lupo e un grazie di cuore per questi anni di appassionata direzione di un giornale difficile in un momento complicatissimo per il giornalismo.
2 commenti:
Caro Pazzo,
posso dire "Io sto con Calabresi", a prescindere da chi sarà il suo successore (per inciso, Verdelli è un bravissimo giornalista, già stimato collaboratore di Rep, con vasta esperienza nella carta stampata)? Gli editori sembrano convinti che il declino delle copie sia da imputare in primo luogo ai direttori e pare non capiscano che la caduta delle vendite dei giornali sembra, di fatto, pressoché inarrestabile. Non raggiungerei, su questa estromissione, gli estremismi verbali di un brutto commento di Vittorio Feltri, ma, devo dire, la scelta non mi risulta molto comprensibile. Calabresi ha fatto un buon giornale (pur nella perdita di qualche importante collaboratore, compensata dall'ingresso di altri), con belle invenzioni giornalistiche e con alcune buone inchieste (penso, per esempio, a tante buone cose di Paolo Berizzi). Certamente non si può ignorare qualche momento più "basso" (dal mio punto di vista il superfluo, per come è fatto, inserto domenicale "Robinson"), ma il bilancio lo giudicherei complessivamente positivo.
Calaber
Aggiungerei: pensi che continueremo a essere "pazzi per Repubblica" (pur con tutte le disillusioni accumulate negli anni)? Ritieni che saranno ancora tempi di "feticismi" e attaccamenti morbosi al nostro giornale per tanto tempo preferito? O, forse, non sarà meglio convertirci ad altre letture? Rispolverare magari "Il manifesto" dei nostri anni giovanili?
Calaber
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