lunedì 1 marzo 2010

Libero di inventarsi le interviste.

A proposito dell'articolo del Venerdì su Philip Roth, pare l'intervista fosse inventata di sana pianta e mai fatta (quella di Libero intendo).
Pare che l'autore si sia nascosto non si sa dove dalla vergogna. E a Libero lo starebbero per licenziare.
Ma su una cosa vorrei attirare l'attenzione: il "sugo" era che Roth avrebbe detestato Obama (secondo Libero e l'intervista-patacca) mentre invece è ancora più che mai fan di Obama.
E allora io mi chiedo: perchè inventarsi un'intervista solo per sputtanare Obama?
Beh non è la prima volta che a Libero si ingegnano per una "causa". Stavolta la causa era far percepire alla gente che Obama è in calo anche fra i suoi fans più illustri.
Altre volte la "causa" era arginare il pericolo comunista, vedi caso "Farina/Betulla".

Supersoul

1 commento:

esaù ha detto...

No, scusami Supersoul, però le cose vanno raccontate per bene soprattutto su questo blog che considero il migliore sul giornalismo.

La tua ricostruzione su quali basi si fonda? Su voci, immagino, altrimenti non diresti che il giornalista rischia il posto perché è un collaboratore e il posto già non lo ha.

Cerchiamo di basarci sui fatti senza pregiudizi.

E i fatti, al di là delle voci, per ora dicono che Libero domenica ha confermato tutto. Il giornale ha spiegato che l'intervista è stata fatta da un collaboratore con ottime referenze il quale chiamò direttamente Roth al telefono e oggi conferma parola per parola quanto scritto. Libero aggiunge poi che la Einaudi in questi mesi non ha mai smentito.
Ora due sono le cose. Sì, il collaboratore può avere inventato tutto, ma mi sembra un suicidio bello e buono per uno che manco è assunto... (chi è, un nuovo Stephen Glass?)

Oltre tutto, l'intervista è articolata per bene... sarebbe dunque stata inventata di sana pianta? A 'sto mondo non si sa mai.

Seconda opzione: il collaboratore ha beccato Roth in contropiede, Roth ha un po' criticato Obama e il collaboratore, magari, ci ha messo del suo, come capita spesso.

Purtroppo, l'errore del giornalista è stato non conservare la registrazione e questo gioca a suo sfavore. E in Italia, come si sa, nei giornali non esiste l'angolo del fact checking.

Ma al di là di tutto, dite quello che volete, io trovo poco elegante che un giornalista smentisca un altro giornalista su un altro giornale, o almeno si può pure fare, in certi casi, ma con più classe.