lunedì 30 agosto 2010

Ad agosto il blog l'avete scritto voi.
Parte quarta: un mese senza blog è un po' come la colonia estiva.



Continuiamo a pubblicare i vostri contenuti pubblicati nella sezione commenti all'ultimo post prima della chiusura estiva.

aghost ha scritto:


da bambino i miei mi mandavano "in colonia", a Cesenatico. Un'esperienza orribile con le suore, lontano da casa dove non conoscevo nessuno. La vivevo con una sensazione di abbandono straziante. FS mi ricorda i miei genitori. Vergogna! :)

Frank57 ha replicato:


@aghost, anch'io venni mandato, un estate di moltissimi anni fa, in una colonia montana e la vissi proprio come te, chiedendomi cosa mai avessi fatto di male per essere abbandonato lì.

Supersoul ha replicato:


Aghost mi hai fatto fare un tuffo nel passato...Da bambino sono andato per anni in vacanza a Cesenatico coi nonni. Io e i miei due vecchi facevamo lunghe passeggiate per la spiaggia e quando arrivavamo di fronte alla "colonia" i nonni mi dicevano sempre "se non fai il bravo il prossimo anno ti ci mandiamo anche a te in colonia assieme a quei bambini là", al che io mi sentivo percorrere da ondate di terrore immaginandolo come un luogo di pena e di nefandezze. Scusa Aghost e anche agli altri, ma tornare ai ricordi d'infanzia a volte fa bene al cuore e allo spirito. PS: Telese e la Costamagna li trovo bravissimi e molto sciolti (lei poi è bellissima).

aghost ha ribadito:

Andare in colonia era orrendo. Specie quella marina. Un mese strappato alla famiglia. Io poi ero timido (lo sono anche oggi) e non legavo facilmente con gli altri bambini. Alla partenza, sul pullmann, salutavo i miei dal finestrino che, coi loro sorrisi, mi sembravano perfino beffardi e piangevo come una vigna. Nella colonia montana (ho fatto anche quella, a Serrada di Folgaria) andava un filo meglio: l'anima montanara che già albergava in me si poteva manifestare: il capogruppo mi aveva soprannominato "Taras Bulba" (dal nome del grande condottiero) perché avevo il (brutto) vizio di andare avanti e non aspettare gli altri.
La sveglia veniva data alla camerata tipo alle 6 di mattina, come in caserma, con uno stridente giradischi "Geloso" che a tutto volume suonava "il cielo" di Lucio Dalla, che all'epoca non conosceva quasi nessuno e anche anzi era considerato uno sfigato.

6 commenti:

Carmen ha detto...

Dove ha impiegato le vacanze Francesco Merlo? Appare in strepitosa forma sulla homepage stamattina.

Barbapapà ha detto...

Grande Merlo, concordo, e grandissimo Ruffolo con il suo breve articolo, pubblicato nella pagina dei commenti, su questa insana abitudine del giornalismo italiano di chiamare i politici per nome (Bossi escluso, rileva Ruffolo). Altro contributo critico verso il giornalismo politico italiano.

ps Carmen, che fine ha fatto il tuo occhio, bello e inquietante?

Frank57 ha detto...

Mi accodo su Merlo, semplicemente strepitoso sulla buffonata dei due cialtroni.
Tanto per mettersi sotto al lavoro: da PPR+

@Carmen, si dev'essere riposato ottimamente.
@Barba, Umberto non scorre bene nei titoli (e non solo nei titoli). Chiamarli per nome sa molto di complicità sottotraccia.

In breve: letto stamattina del salvataggio del bagnino a Giulianova, indicata erroneamente nelle Marche, salvo che poi il link rimandava al "Centro" che è giornale abruzzese e che, naturalmente, non aveva nessuna necessità di specificare la regione. Ho visto poco fa che l'imprecisione (grave, secondo me) è stata corretta.

Carmen ha detto...

Da notare un classico della fuffa piú cool: l'articolo sul post-vacation blues, la depressione da ritorno che sembra aver colpito il nostro latitante FS in maniera severa ;)

@Barbapapà: è in restyling :)

Enrico Maria Porro ha detto...

Ufficialmente sono ancora in vacanza fino a giovedì...

jacopo ha detto...

ancora in vacanza?????:) comunque concordo sull'ottimo articolo di merlo:)