lunedì 11 marzo 2019

Riceviamo e volentieri pubblichiamo (su gerenze, titoli urlati e calembour).

Riceviamo e volentieri pubblichiamo/1:

Caro Pazzo,

secondo giallo nelle "gerenze" di "Repubblica". Dopo la vicenda del caporedattore dello Sport (di cui PPR ha dato puntuale notizia) si aggiunge quella delle pagine di Spettacoli. Anche lì un "vuoto", un triste spazio bianco, un'assenza. Cosa dovremo aspettarci ancora? A quando i nuovi nomi?

Calaber


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Riceviamo e volentieri pubblichiamo/2:

Caro Pazzo,

non sono d'accordo sul fatto che il nuovo "stile" un pò urlato di Repubblica sia più adatto al nostro quotidiano. Al contrario, credo che ispirarsi al NYT o al Washington Post (il cui motto è "Democracy Dies in Darkness") interpreti bene la posizione nel mondo dell'informazione del nostro giornale e dei suoi lettori. Un titolo urlato in prima pagina semplifica troppo e la semplificazione è uno degli errori più gravi del giornalismo e della politica dei nostri tempi. La forma è sostanza! Viva la Repubblica!
Paolo

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo/3:

Caro Pazzo,

mi dispiace, ma io, pur condividendone il contenuto, non apprezzo affatto le freddure nel titolo principale della prima pagina (o in qualunque titolo, in effetti). Mi sembra un modo corrivo e volgare di fare giornalismo, finora praticato dalle testate sportive oppure dai giornali più aggressivi, come Il Manifesto o quelli di destra; e non ne ricordo traccia nella pur battagliera Repubblica degli anni Settanta-Ottanta. È l'ennesimo cedimento allo spirito dei tempi, l'ennesima scorciatoia, l'ennesima rinuncia alla fatica della complessità e del ragionamento.

Massimo Planude

1 commento:

Anonimo ha detto...

Calaber dovrebbe sapere (ma perché poi dovrebbe saperlo?) che 32 giornalisti di Rep sono stati accompagnati alla porta il 28 febbraio, sia pur con sostanziose indennità. Fra quei 32 c'erano probabilmente anche i capi di Sport e Spettacoli