mercoledì 9 settembre 2020

Coronavirus Story - Cronistoria del COVID19 sulle pagine di Repubblica (dodicesima parte - 27, 28, 29 febbraio e 1, 2 marzo 2020).

La prima parte la trovate qui. La seconda quiLa terza quiLa quarta quiLa quinta quiLa sesta qui. La settima quiL'ottava qui. La nona quiLa decima quiL'undicesima qui.

Repubblica del 27 febbraio 2020

La prima pagina. 

Il milanese Carlo Verdelli comincia a fare i TITOLONI sulla sua città. 

Quello di oggi segue la scia di una tendenza a riaprire dei vari sindaci lombardi, tra cui appunto Beppe Sala, che però si rivelerà un boomerang.


Riassuntone. 

Oggi 9 paginate, ieri erano 13. 

È evaporato quindi un terzo del panico. Scendono anche i TITOLONI arancioni, 5 contro i 7 di ieri. 

C'è una gran voglia di girare pagina, di parlare d'altro. 
Questo scrivevamo, ai tempi.

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Osservatorio Inviati. 

Giampaolo Visetti (fortissimamente) a Codogno. Recidivo.
Fabio Tonacci (imperterrito) a Vo' Euganeo. Costante. 

Ma i loro due pezzi costretti a convivere nella stessa misera paginetta. 

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La doppia di apertura. 

"Riaprire al più presto Milano": il Diretùr Milanès Piero Colaprico racconta la voglia di ricominciare di Beppe Sala e dei milanesi. 

Si rivelerà l'unico errore del sindaco meneghino, che infatti chiederà scusa.


A pagina 6 la zona rossa che resiste raccontata da Giampaolo Visetti inviato a Codogno. 

A pagina 10 allarme al Pirellone: Fontana si mette in quarantena a causa di una collaboratrice risultata positiva (pezzo di Alessandra Corica).




Le vignette virali dei vignettisti di Repubblica.




Miscellanea. 


Gli effetti del virus nelle classifiche dei libri. 

La mascherina cervellotica di Grillo. 

La copertina dell'inserto Scienze.




Repubblica del 28 febbraio 2020

La prima pagina. 

A una settimana dalla scoperta del paziente uno di Codogno, Carlo Verdelli sfodera l'artiglieria pesante in prima: Scalfari, Messina, Giannini, Serra, Rizzo e Aspesi. 

Mica pizza e fichi.


Nella doppia d'apertura Sebastiano Messina ci racconta la settimana che ha cambiato le nostre vite. Dalla paralisi alla nuova certezza, la psicosi che ci fa più male del virus. 


Il Punto quotidiano lo firma Alessandra Ziniti.


Continuano i reportage di Giampaolo Visetti da Codogno, dove già a metà gennaio si sono registrate delle polmoniti anomale. 

Ecco spiegata la nascita del primo focolaio di COVID 19 in Italia.


Sono giorni in cui tutti parlano di ripartenza, riapertura, Milano non si ferma e Bergamo is running. 

Slogan che poi torneranno nei denti di chi li ha promossi: Sala, Gori etc. 

E anche Zingaretti ne saprà qualcosa...




La vignetta di ellekappa e la sequenza fotografica del governatore lombardo Attilio Fontana che indossa la mascherina dopo che una sua collaboratrice è risultata positiva al Covid19.




Anche MichelOne Serra dice la sua sul virus. Da leggere tutto d'un fiato. 

E poi l'infografica sulle restrizioni agli italiani, considerati untori da chi poi lo sarà più avanti.



Repubblica del 29 febbraio 2020

La prima pagina. Riassuntone. 

Scema un filo l'attenzione. E anche Altan ci ride sopra.10 paginate, ieri 12. Stabili i TITOLONI arancioni, 6 come ieri. Una sola infografica, ieri 2. 

Il panico sta leggermente evaporando. 

Just an illusion.


Osservatorio Inviati. 

Giampaolo Visetti inviato a Pavia (non più a Codogno), ieri era l'unico inviato del giorno. 

A fargli compagnia oggi c'è il genovese Massimo Calandri, inviato negli hotel lazzaretto di Alassio.

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Michele Bocci e Corrado Zunino si occupano della scuola: ancora 8 giorni di stop. 

Roberto Petrini elenca gli aiuti di Stato al turismo e i sostegni per imprese e cittadini della zona rossa. 

Il Punto quotidiano lo firma Elena Dusi.


Dalla Milano da bere alla Milano che ci prova. 

Da leggere (o rileggere) il pezzo di Brunella Giovara sulla Milano che ci prova nel primo weekend ai tempi del Coronavirus. 

"Ricominciamo a uscire" recita il nuovo slogan dei bauscia.


Miscellanea. 

La vignetta di ellekappa, la copertina dell'Espresso e una delle tante pubblicità "adattate" all'emergenza sanitaria.




Paolo Griseri sul Salone dell'Auto di Ginevra che salta. 

L'intervista di Dario Cresto-Dina all'ex presidente dell'Inter Moratti. 

Il pechinese Filippo Santelli sulla lotta contro il tempo in Giappone per salvare i Giochi Olimpici.




La paginata sull'emergenza rianimazioni da Lodi a Bergamo (Michele Bocci e Alessandra Corica). 

L'infografica dedicata agli eventi cancellati dal virus. 

La gaffe del governatore Zaia sui cinesi che mangiano topi vivi (Tommaso Ciriàco).




Repubblica del 1 marzo 2020

La prima pagina. 

L'Omelia del Fundadór interrompe la striscia dei TITOLONI verdelliani a tutta pagina. 

Anche se in prima pagina cala l'attenzione, dentro le paginate restano 10, come ieri. 

Ma i TITOLONI arancioni aumentano: 9 contro 6.


Osservatorio Inviati. 

Giampaolo Visetti, ieri a Pavia, è tornato a Codogno. Ma è l'unico inviato del giorno. Triste, solitario y final. 

Dopo 8 giorni, la sezione Primo Piano non è solo virus. C'è anche il bel reportage di Mensurati da Lesbo.

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Nella doppia di apertura Massimo Giannini intervista il ministro dell'economia Roberto Gualtieri. Sarà una delle ultime interviste di MG a Repubblica. 


Il Punto quotidiano lo firma Alessandra Ziniti.


Dopo la parentesi di ieri a Pavia, Giampaolo Visetti è tornato nella zona rossa di Codogno dove gli psicologi stanno assistendo i contagiati che si sentono colpevoli dell'epidemia e al confine ci si scambia cibo, vestiti e sigarette.


In un pezzo memorabile, Gabriele Romagnoli racconta la vita senza contatto causata dal Covid19: le strette di mano, i baci e gli abbracci che sono improvvisamente diventati dei gesti ad alto rischio. È la pericolosa epidemia del distacco.


A pagina 13 l'amerikano Federico Rampini racconta il primo morto negli Usa, con Trump che alza l'allerta e teme l'effetto Covid sul voto di novembre. 


E poi la parigina Anais Ginori sulla situazione in Francia che già conta 100 casi e 2 focolai.


La vignetta di Mauro Biani. 

L'infografica sulle restrizioni agli italiani. 

Il pezzullo di Bartez (al secolo Stefano Bartezzaghi) sulla parola "quarantena" entrata prepotentemente nel linguaggio degli italiani.




Il bel pezzo di Stefano Massini in apertura di Cultura sui libri al tempo della peste. 

Da Alessandro Manzoni a Lucrezio e da Jack London a Edmondo De Amicis.



Repubblica del 2 marzo 2020


La prima pagina

Stiamo tornando alla normalità. 

Il virus c'è ma cala l'attenzione e le pagine scendono a 8 (ieri 10) e anche i TITOLONI arancioni 4 (9 ieri). 

Una sola infografica, ma bella grossa (ieri 2). 

Il virus non è più una primanotizia.



Dopo 8 giorni il Coronavirus perde l'apertura di sfoglio che va all'esodo dei migranti dalla Turchia alla Grecia. 

Osservatorio Inviati: Visetti (ieri a Pavia oggi a Lodi) unico inviato del giorno. Tonacci crediamo sia definitivamente rientrato a Roma.

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Nella doppia di apertura sul Covid (alle pagg. 6-7) Giovanna Vitale e Giuliano Foschini elencano tutte le nuove misure "regionali" prese dal governo. 

Annalisa Cuzzocrea intervista il ministro Boccia. 

Il punto lo fa Alessandra Ziniti.


Giampaolo Visetti inviato a Lodi parla di ospedali e delle 10 strutture riservate per far fronte all'epidemia. 
L'allarme resta alto: "Serve ossigeno". 

Alessandra Corica da Milano dove si sta mobilitando la sanità privata con letti e medici.


Pagg 12-13, Esteri: Anna Lombardi sulla situazione negli Usa, dove Trump blocca le frontiere: "Niente panico ma fate provviste"

Rosaria Amato sull'elenco dei voli bloccati verso l'Italia. 

E Anais Ginori sulla psicosi in arrivo a Parigi.


L'iberico Alessandro Oppes racconta la disavventura di Luis Sepúlveda e sua moglie Carmen colpiti dal virus e ricoverati a Oviedo. 

Il granata Emanuele Gamba cerca di sbrogliare la matassa della data in cui si giocherà Juventus-Inter.




La vignetta di ellekappa e l'infografica sui contagi nel mondo.


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