C'è di tutto un po': refusi, scarabocchi, errori, elogi e chi più ne ha più ne metta.
Lui sarebbe contento di rileggerli.
Li leggerà. Ovunque egli sia.
Questa è la sesta parte. La prima la trovate qui, la seconda qui, la terza qui , la quarta qui e la quinta qui.
----
In rigoroso ordine di apparizione:
26 maggio 2009
Se in Sicilia c'è un paese che si chiama Barcellona, ce ne sarà anche un altro che si chiama Washington.
Tre ipotesi:
- si tratta di una Washington vicino a Palermo
- è un pezzo scritto una settimana fa e finora rimasto nel cassetto (e può darsi, non è una notizia che scade)
- a Repubblica datano i pezzi a seconda della sede abituale dell’inviato
Fabio P.
26 giugno 2009
Blogout.
E' successo che nell'ultima settimana il blog è stato letteralmente invaso da decine di trolls - dichiaratamente di centro destra - che hanno spostato la discussione dai temi politici (indovinate di chi e di cosa si parlava) riuscendo a mandarlo alla deriva con un continuo ping- pong di insulti personali, cazzeggiamenti ecc. dal quale ahimè non sono riusciti a sottrarsi i frequentatori abituali e corretti di questo spazio che Zucconi offre.
Forse pagati da qualcuno, forse a gratis, di sicuro è che qualcuno è riuscito nell'intento che si prefiggeva: far chiudere un altro spazietto di confronto e democrazia, spazietto molto scomodo per Berlusconi e per i suoi fedelissimi.
Obiettivo raggiunto in pieno. Forse - dico forse - con l'inconsapevole aiuto di Zucconi stesso.
Infatti mi domando se non c'erano altre vie prima di questa decisione, per esempio non si potevano bannare i mosconi chiaramente più molesti, senza fare di ogni erba un fascio ?
Comunque, sul blog è rimasto l'archivio dei giorni precedenti per chi vuole capire a che punto si era arrivati.
GPP
1 luglio 2009
Udite! Udite!
Udite! Udite!
13 luglio 2009
Lo sciopero dei blog: ecco lo zucconipensiero.
Citiamo dal blog di Vittorio Zucconi:
"Vedo circolare in rete e in qualche rispettabile blog, l’idea, seria e amara, di una giornata del silenzio per protestare contro la prossima porcata Alfanosilencer che minaccia seriamente l’esistenza del giornalismo dei cittadini come di quello professionale e non potrei dissentire in maniera più radicale. Per due semplici ragioni: 1) I blogger e i giornalisti (giustamente) indignati da questi costanti attentati al diritto di critica e di cronaca portati dal neo-putinismo all’italiana, non sono “tutti”. Blog di destra filo berlusconiani, come giornali e riviste apparentati al potere continueranno tranquillamente, legittimamente e gioiosamente a pubblicare e a scrivere, rendendo vana e forse un po’ ridicola una giornata del silenzio parziale. 2) Soprattutto, in questo momento della nostra storia, si dovrebbe fare il contrario, alzare la voce, gridare, battere i piedini per terra e fare più, non meno, giornalismo, indagando, criticando, confrontando le balle con la realtà, ridicolizzando, allagando (flooding) un’eventuale legge blogghicida con possibili ipotesi di reato, scambiando frammenti di notizie vere e di informazioni (non di insulti gratuiti o goliardici) per ricomporre il quadro di una realtà sbriciolata quotidianamente dagli organi della propaganda. Se qualcuno vuole fucilarmi, la risposta migliore non è il suicidio. Non è il silenzio la risposta a chi mi vuol zittire e la prova dell’Aventino è già stata fatta. Non ha funzionato un gran che bene. Voglio notizie, non gesti."
2 settembre 2009
Schegge d'agosto 3 - Zucconate estive.
La tecnologia e la scienza, si sa, sono sempre un problema per i giornalisti "generalisti" non particolarmente ferrati in materia, che si espongono facilmente a imprecisioni e figuracce.
Questa volta (Repubblica del 18.8.2009) nella trappola ci è finito nientemeno che Vittorio Zucconi, proprio lui, grande capo e Direttur di Repubblica.it 65enne da due giorni (Zuc, non Repubblica.it) e ormai corrispondente a vita dagli USA.
In un pezzo sulle truffe e clonazioni delle carte di credito, parla di "SQL" definendolo "Structured English Query Language", aggiungendo un English che non c'entra nulla e che oltretutto non corrisponde all'acronimo, che dovrebbe essere altrimenti "SEQL".
Inoltre, SQL è nato sì in IBM (ma si chiamava "Sequel"), come prodotto interno, ma nel 1974, non nel 1970.
Questa volta (Repubblica del 18.8.2009) nella trappola ci è finito nientemeno che Vittorio Zucconi, proprio lui, grande capo e Direttur di Repubblica.it 65enne da due giorni (Zuc, non Repubblica.it) e ormai corrispondente a vita dagli USA.
In un pezzo sulle truffe e clonazioni delle carte di credito, parla di "SQL" definendolo "Structured English Query Language", aggiungendo un English che non c'entra nulla e che oltretutto non corrisponde all'acronimo, che dovrebbe essere altrimenti "SEQL".
Inoltre, SQL è nato sì in IBM (ma si chiamava "Sequel"), come prodotto interno, ma nel 1974, non nel 1970.
2 settembre 2009
Zucconate e Visettismi.
Vittorio Zucconi apre così oggi il pezzo sulla Disney che compra l'uomo Ragno:
"Soltanto nel mondo dei fumetti un ragno può cadere nella tela di un topo, ma questo è il destino dell'Uomo Ragno, impigliato da ieri parte dell'impero di Disney."
Giampaolo Visetti da Tokyo a proposito del Giappone che ha premiato i democratici:
"Il Paese che in un giorno si è congedato da se stesso"
29 settembre 2009
Zucconate.
Vittorio Zucconi nella rubrica settimanale del martedì Cuore Rossonero sul dorso milanese di Repubblica:
"Attaccanti del Bari che non saprebbero centrare il mare neppure tirando dalla spiaggia".
15 novembre 2009
I cinque dell'Ave Maria.
Ma dove lo trovate un altro giornale che in prima pagina presenta contemporaneamente articoli di Roberto Saviano, Gad Lerner, Vittorio Zucconi, Adriano Sofri e Michele Serra?
25 gennaio 2010
Bisognava recuperare Serpico.
A proposito, se la storia vi ha incuriosito, qui trovate maggiori informazioni.
Di Serpico ne parla anche Lorenzo Cairoli.
Nessun commento:
Posta un commento