venerdì 24 aprile 2020

Verdelli licenziato: rassegna stampa social (parte prima).

La data del 23 aprile, per Carlo Verdelli, è stata comunque fatale.

Al momento in cui scriviamo, sono 25* i lettori che hanno dichiarato che da domani non acquisteranno più Repubblica. 

Un campione minuscolo (noi contiamo quasi zero) ma che dimostra a che punto è la stima della gente verso la nuova proprietà e il nuovo direttore. 

*dato in costante aggiornamento



Prima di passare alla rassegna stampa social, è doveroso segnalarvi quanto è successo ieri nella classifica delle tendenze di Twitter, con l'hashtag #iostoconverdelli che ha spopolato per tutto il giorno, nel bene e nel male.

Intorno alle 11 era quinto nelle tendenze di Twitter. 

"Vogliamo farlo arrivare al primo posto? Dai!" il nostro commento accompagnatorio.


Intorno alle 12, l'hashtag era arrivato al terzo posto.




Alla fine ci siamo rassegnati ma con un filo di speranza: 

E niente... pare che i Libri e la data di oggi siano irraggiungibili. Accontentiamoci del bronzo. A meno che...un ultimo sforzo... Che dite?


Poi, nel primo pomeriggio, Dagospia pubblica questa cosa. Inizia così la movimentata giornata di Carlo Verdelli tra minacce di morte e scenari futuri a Largo Fochetti.


Infine, la drammatica spoilerata di Prima Comunicazione, una testata che di solito ci azzecca.


Il resto è storia nota.

E comunque Verdelli aveva comunicato di essere stato sostituito alla redazione già dalla riunione del mattino.

Ma alla fine la medaglia d'argento l'abbiamo portata a casa... 

Anche se "Giannini alla Stampa" ci tallona da dietro.



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E adesso spazio ai commenti sui social.

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Mi dispiace per questo licenziamento. Non so se continuerò a comprare il giornale. Forse sì. Ma è dura.

Maria Letizia Cerica

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Aspettate a giudicare. Guardate che La Stampa con Molinari è migliorata tantissimo. 
L'ha sprovincializzata.

Gaetano Romano

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...quando fu nominato direttore di repubblica, chiesi un parere su verdelli a un collega della gazzetta...mi rispose "grande giornalista, grande persona"...sintesi perfetta, aveva ragione...

Giulio Cardone - collaboratore di Repubblica

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Io me le vedo le madamin e i Monsu storcere il naso per Giannini alla Stampa.

Maurizio Agazzi

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Ho avuto la fortuna di lavorare con un grande uomo e professionista come Carlo Verdelli, che merita stima e rispetto, poi senti i rumors che emergono dal cda della Gedi sulla direzione di Repubblica e certe coincidenze sconcertano.

Maurizio Nicita - La Gazzetta dello Sport

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Curioso modo quello di Gedi di congedare il direttore di Repubblica Carlo Verdelli.
Mentre molti esprimono vicinanza e solidarietà per le minacce ricevute la proprietà lo licenzia. Troppe coincidenze nella stessa giornata.

Andrea Armaro

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Apprezzo Maurizio Molinari da quandi ci si incontrava ai vertici Ue e sono amico di Massimo Giannini da più di 30 anni. Ma la tempistica della rimozione di Carlo Verdelli è francamente imbarazzante.

Stefano Marroni - ex vicedirettore del TG2 e responsabile di Medicina 33

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Annunciare la notizia, e prima lasciarla trapelare, nel giorno di un tweet storm a favore di un giornalista sotto scorta per le minacce ricevute da direttore di Repubblica non brilla per tempismo.

Vincenzo Pastore

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Mi spiace davvero che Carlo Verdelli sia stato licenziato. Bravissimo nel comandare i giornalisti, la sua Repubblica era nettamente più fiammeggiante, dopo la mesta direzione di Mario Calabresi. 

Giampiero Mughini a Dagospia

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La Repubblica con la erre moscia non sarà più il mio giornale.

Emanuele

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Leggo La Repubblica da 30 anni. Non ero un grande fan delle prima pagine urlate e preferivo la direzione precedente, ma la scelta di cambiare proprio oggi lascia veramente senza parole.

Stefano Bezzato

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Caro Pazzo, 
mi sa che cambierò quotidiano, anche se non lo so che non ce ne sono di così interessanti in giro. La Repubblica che mi ha cresciuto e formato, da tempo era diventato vacuo eticamente e sgrammaticato tecnicamente. Con Maurizio molinari diventerà doroteo a puntino.

Alessandro Loppi

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Dispiace per questo cambio di guida del giornale. Mi auguro di continuare a leggere Repubblica, continuerò a farlo per il momento. 

Massima vicinanza e solidarietà al direttore Carlo Verdelli.

Gianmarco

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Maurizio, stai sereno

Saul Stucchi (con tanto di contributo fotografico)



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Credo che Repubblica perderà molti lettori, Molinari è quanto di più lontano dallo spirito del giornale. Decisione di brevissimo respiro, molto miope e inspiegabile per chi legge Repubblica dal 1976.

Quindi il problema di Verdelli non erano i fascisti ma quelli dell'ufficio di sopra... che tristezza. Non leggerò piu Repubblica. Il metodo e il merito di questa scelta sono di una bassezza mai vista.

Antoine Doinel

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Quale sarebbe il disegno di J. Elkann? Io sto già pensando di non comprare più Repubblica...

Lattine Bollenti

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La sostituzione di Verdelli è stata accolta con malumore dai giornalisti di Repubblica, si sta discutendo in assemblea se proclamare lo sciopero. Anche Eugenio Scalfari si sarebbe infuriato, arrivando a minacciare di non scrivere più per il suo giornale.

Tweet di PPR delle ore 18 del 23 aprile 2020

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Io domani spero di andare in edicola per prendere la nuova iniziativa per il 25 aprile ma sicuramente ci andrò con un po’ di tristezza...

Stanno uccidendo Repubblica.

Lollobrax

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Mandano via un direttore nel giorno in cui tutto il web si mobilita per lui, minacciato di morte dai fascisti. Che tempismo. Che sensibilità. 

Volevo dirvi che adesso #iostoconverdelli ancora di più.

Maurizio Crosetti - Repubblica

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Aspettiamo prima di parlare, ci siamo strappati le vesti per Calabresi e ora per Verdelli..... a me facevano pena le buffonate tra i de Benedetti l’ultimo periodo per esempio.... 
p.s leggo repubblica dal 1991 spero di continuare...

Raffidi

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Non sono più sicuro di continuare a comprare Repubblica.

Michele La Vecchia

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Dispiace dirlo ma è da un pezzo che la Repubblica ha smesso di essere sé stessa, e la manovra di oggi è la pietra tombale sul giornale che abbiamo amato con Scalfari e Mauro. 

Anonimo

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Ci starebbe uno sciopero duro.

Frank Bart

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Verdelli congedato nel giorno della solidarietà per le minacce diffuse. Pare che Gianni Mura lassù faccia ancora cattivi pensieri. Ha scritto: John Elkann, voto zero.

Maurizio Zoja

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Pensandoci bene, pazzoperrep, è andata bene , potevano mettere Feltri. Comunque riflettendoci, domani non comprerò repubblica ovinizzata.

Dan Plufiu

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Molinari direttore de La Repubblica, ci sarà da divertirsi!!

Vito Hassan

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Ufficiale: domani Repubblica non sarà in edicola a causa di uno sciopero indetto dall'assemblea di redazione. Stop anche al sito dalla mezzanotte di oggi per 24 ore. 

#iostoconverdelli #noistiamoconverdelli

Tweet di PPR delle ore 21 del 23 aprile 2020

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Stasera stiamo sulle barricate, anziché sulle rotative, Feticista Supremo. ¡Vamos!

Monica R. Bedana

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Ho cominciato a leggere Repubblica oltre 30 anni fa, al Liceo. Quando viaggiavo in autobus, specialmente durante i mesi invernali, sgomitavo pur di trovare un posticino nel quale sbirciarlo (e chi mi conosce bene sa che debbo essere io a sfogliare il giornale appena comprato!).
Per me quindi non è per nulla difficile gridare a voce altissima #iostoconverdelli e #antifascistisempre, anche se ultimamente il giornale non mi piaceva affatto, a partire dalle due ultime direzioni.
Tuttavia trovo scandaloso che la proprietà, proprio nel giorno del tweetstorm di solidarietà per il direttore sotto scorta, gli dia il benservito, peraltro alla vigilia del #25aprile.
Il passaggio poi di Maurizio Molinari, dal giornale della borghesia torinese a quello che ha rivoluzionato il giornalismo strappando il dominio al Corriere, è il completamento della metamorfosi.
Toccherà cercarci altro e dopo tre decenni, con Scalfari ormai più filosofo che politico, con i grandi vecchi ormai scomparsi, con Vittorio che se n’è andato lo scorso anno e le primarie in US nemmeno le gusti un po’, non rimane che continuare a leggere il Manifesto per ascoltare ancora la sinistra.
L’affollamento al cosiddetto centro moderato, considerando che la destra in Italia continua a essere sempre di stampo e ispirazione fascista (vedi Feltri e Sallusti), è così ampio che distinguere i tre quotidiani principali è diventato un esercizio da orologiaio.
Buona fortuna quindi a Repubblica.

Vincenzo A. Pistorio su Facebook

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Ciao Pazzo, 

Repubblica ha cambiato la storia del giornalismo italiano e, ancora oggi, nonostante cambiamenti e difficoltà varie, resta un giornale con un’identità precisa. Carlo Verdelli, sul quale nutrivo più di un dubbio ha saputo ridare forza e colore ai valori che tutti noi lettori di questa comunità amiamo. Il licenziamento di oggi, per i tempi e i modi utilizzati, è inaccettabile. La scelta del successore incomprensibile. Sarebbe bello che il comitato di redazione e le più importanti firme del quotidiano (per fortuna ce ne sono ancora molte) facessero sentire forte la loro voce. Per quanto mi riguarda, spero di poter continuare a leggere Repubblica anche in futuro ma, ora come ora, ne dubito fortemente. 

Alessandro Riba

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L'unica intervista che vorrei leggere oggi sul caso Repubblica/Stampa è quella che qualcuno spero farà a pazzoperrep. L'amore non viene mai premiato abbastanza, soprattutto quando è così fedele.

Ferdinando Cotugno

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Il saluto di Verdelli ai lettori: “Partigiani si nasce e non si smette di esserlo”.


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245 favorevoli allo sciopero. Un plebiscito (quasi) bulgaro.

FS

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E’ un giornale d’informazione il quale anziché ostentare un'illusoria neutralità politica,dichiara esplicitamente di aver fatto una scelta di campo. Sono parole di Scalfari nel suo primo editoriale del 76. Parole che valevano allora. E valgono a maggior ragione oggi. 

Cdr di Rep

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Aria pesante e tutti in attesa. Domani MM firmerà Repubblica e Giannini firmerà La Stampa. E chissà se il Fundador scriverà domenica. Intanto Concita De Gregorio ha letto alla radio l'ultimo capoverso del congedo di CV, invitando a leggerlo integralmente sul sito. Tempi bui.

Un grazie di cuore alla redazione di Repubblica che in questo giorno terribile e angosciante di sofferenza per il nostro direttore Carlo Verdelli è riuscita a chiudere l'assemblea con entusiasmo e passione. 

Visto NON si stampi. 24 aprile 2020. 

(rumore di barricate attive)

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Chiudiamo questa prima parte di rassegna stampa social con il grafico delle visite al sito aggiornato alle 17 di oggi 24 aprile 2020.




2 commenti:

Fulvio Aquino ha detto...

In solidarietà con Verdelli, spero in un futuro migliore per Repubblica. Oggi torno a comprarla dopo alcuni mesi, sperando di trovare un giornale di notizie, approfondimenti e fatti. In anni di urlatori, troll e strilloni da circo il giornalismo deve rincorrere la verità, i fatti e le analisi, non colludere con il caos e limitarsi ad "alzare la voce". Un augurio al giornale

Unknown ha detto...

Lettore di repubbli a fin dalla nascita sono molto perlesso e noto con rammarico che oggi manca editoriale di SCALFARI.