lunedì 30 novembre 2015

Vita di Redazione 1047. Il giorno delle dimissioni.

VITA DI REDAZIONE del 25/11/2015
Durata: 8'43”

Il Diretùr (ancora in carica) sta riflettendo sull'annuncio fatto durante la riunione di redazione. Ma non ci sta ripensando.




A confronto il caschetto castano scuro di Francesca Caferri e quello biondo di Valentina Desalvo.






Antonio Maida si toglie gli occhiali per una resa migliore del suo intervento, ma così facendo ostenta il suo massiccio orologio.





Laura Pertici torna a far capolino nella newsroom (assenza pesante e vistosa la sua) perché vorrebbe cercare di parlare con Giuseppe Smorto, il quale impegnato al telefono non può rispondere a questa esigenza.

Quindi, conclusa la conversazione, il diretùr 2.0 si alza e si reca all'appuntamento, proprio mentre è
arrivato Stefano Folli che prima scambia un saluto con il vice diretùr Gregorio Botta e poi si mette in libertà sbarazzandosi del cappotto.






Cassonetto scampato...




Il Diretùr dice che: si è passati dalla guerra teorica, dibattuta culturalmente sui giornali, ad un atto di guerra vero con il cacciabombardiere russo abbattuto ieri dai turchi. Si dimostra così la fragilità del sistema che abbiamo organizzato, un sistema di regole che ci siamo costruiti in questo lunghissimo dopoguerra per garantire la convivenza civile e per affrontare le emergenze improvvise. E invece si nota la fatica con cui si stava cercando di costruire una coalizione vera e propria, il riavvicinamento tra Obama e Putin per fronteggiare l'emergenza dello Stato islamico, mentre Hollande è impegnato in un'iniziativa diplomatica sia per l'offesa che ha ricevuto la Francia, ma anche a nome della responsabilità di reazione che si è preso quasi a nome dell'Europa. Tutto questo è stato messo fortemente in crisi.

Il punto è la mancanza di governo e, nello stesso tempo, la complessità di cucire interessi che sono distinti e alcune volte hanno alleati comuni, ma nemici completamente diversi. Su quell'area nevralgica si confrontano tre potenziali Imperi. Il tentativo di egemonia ottomana di Erdogan, il tentativo imperiale da parte del Califfato che non è un vero Stato, ma pretende di esserlo, uno Stato ideologico-religioso e la vocazione imperiale russa che è qualcosa di confacente all'anima russa, che c'era prima del sovietismo e che dura dopo. L'unico soggetto drammaticamente assente, non tanto dal punto di vista militare, è quello dell'Impero che non c 'è, è quello dell'Europa che è un soggetto del tutto inesistente.

In ordine di apparizione.

Francesca Caferri (Esteri) conferma che la tensione resta altissima. Oggi Erdogan ha lanciato parole concilianti, ma non troppo, mentre Putin ha avvertito i russi di non recarsi in Turchia e che ci saranno
risposte. Intanto “riapre” Bruxelles, ma nessuna delle minacce è stata eliminata.

Tanto rumore per nulla?

Concetto Vecchio (Interni) annuncia che il Pd ha deciso di votare i tre candidati per la Consulta, senza accordo con il M5S.

Così stiamo sereni.

Antonio Maida (Cronaca) riferisce delle indagini dopo la morte del ladro ucciso in una casa di Rodano. Sono due le notizie. La prima è che è stato identificato: si tratta di un criminale, già condannato all'ergastolo ed evaso due volte dal carcere. La seconda è che la Procura valuta come credibile la versione del gioielliere il quale ha raccontato di aver sparato per difendersi e quindi si tratta di legittima difesa.

Già, casa dolce casa...

Mattia Chiusano (Sport) racconta le serate di Coppa dei Campioni dove si incrociano due destini. Alla Juventus, che ospiterà il Manchester City, basterà un punto per qualificarsi agli ottavi come testa di serie, mentre sulla Roma, sconfitta 6-1 dal Barcellona, si abbattono le ripercussioni di quella che è stata un'umiliazione. Conseguenze anche a livello di immagine come fu per l'1-7 subito dal Bayern. Questa sconfitta, secondo Gianni Mura, non potrà non lasciare un segno nella testa dei giocatori.

Che poi c'è sempre il secondo set.


Visto si stampi
@Frank201410

I feticismi di oggi: Nostra Signora e Nuova Signora dello Sport finalmente insieme.

In prima
La strage di Parigi scompare dalla prima pagina, e già questo è un feticismo interessante. Rimane comunque Parigi nel titolone, ma riguarda il summit sul clima. La fotonotizia è per il Papa che a Bangui, Repubblica Centroafricana, apre il Giubileo. Nel fogliettone Corrado Zunino ci svela tutti i segreti di Vatileaks.

Il summit di Parigi
Il Cop21, la conferenza mondiale sul clima che si tiene a Parigi, si prende le prime 4 pagine dello sfoglio. Presidia il summit la corrispondente Anais Ginori, coadiuvata dall'inviato Federico Rampini, e da Maurizio Ricci, Antonio Cianciullo e Michele Smargiassi (rubrica La fotografia).

La strage di Parigi
Dopo 16 giorni di protagonismo assoluto, i drammatici eventi del 13-11-2015 perdono (fortunatamente) d'importanza. Sono solo 2 infatti, oggi, le pagine in cui se ne parla. E l'unico republicone che firma da Parigi è Giuliano Foschini. Non si hanno notizie di Fabio Tonacci e Marco Mensurati, mentre possiamo dare per certo il definitivo ritorno a Roma dell'ispettore Bonini.

Il Papa in Africa
Oggi Jorge Bergoglio e il suo amico Marco Ansaldo sono a Bangui, Repubblica Centroafricana. Il Pontefice apre il Giubileo e Repubblica dedica all'evento tre pagine, anche se una di queste è riservata ai segreti di Vatileaks raccontati da Ansaldo e Zunino. Il richiamo in prima di questo pezzo è però firmato dal solo Zunino. E anche questo è un piccolo feticismo.

Esteri
L'assassinio in Kenya della missionaria Rita Fossaceca è coperta da Paolo G. Brera, con l'aiuto del "milanese" Franco Vanni inviato a Novara dove Rita viveva e lavorava.

Mappe e Cronaca
Tornano i sondaggi di Ilvo Diamanti. Simona Poli, da Firense, ci racconta il degrado di Livorno, città pentastellata sommersa dalla spazzatura. "Livorno sta vivendo una nuova crisi d'identità dopo la sconfitta del Pd alle ultime elezioni" scrive la Poli.

Conchita Sannino è andata a Corigliano ad approfondire la notizia delle minacce camorristiche al re della pasta di Gragnano, l'imprenditore Ciro Moccia (ieri su Repubblica un misero pezzullo).

Nella pagina dopo salutiamo il ritorno in Nazionale del "milanese" Raffaele Ricciardi.

R2
Dopo la doppia di apertura di Laura Montanari sul Natale multietnico, segnaliamo l'intervista di Lucio Luca, inviato a Belfast nel decimo anniversario della fine della lotta armata, a Seanna Walsh ex militante dell'Ira. Da non perdere.

RSport
L'inserto sportivo del lunedì propone la triste faccia dell'allenatore della Roma Luis Garcia. Il commento della giornata è di un eccitato Maurizio Crosetti "Per lo scudetto torna in giostra anche la Juve".

Il pezzo su Roma-Atalanta è firmato a quattro mani da Matteo Pinci e Enrico Sisti, forse per farsi coraggio a vicenda.

Dei 4 pezzulli sulle partite di secondo piano, l'unico firmato è quello da Genova. L'autore è Gessi Adamoli che, curiosamente, sull'espulsione di Pavoletti scrive: "La vena a Pavoletti si tappa infatti dopo cinque minuti".

Doppia pagina sul big match (scusaci Gianni) di stasera tra Napoli e Inter. La firmano Andrea Sorrentino e Marco Azzi. Buon lavoro a entrambi per stasera.

I pezzi di Gianni Clerici, a Londra per la Davis, e di Stefano Zaino, a per la F1, anticipano la meravigliosa intervista di Nostra Signora dello Sport Emanuela Audisio alla tennista americana Renée Richards, primo atleta a cambiare sesso, e la prima a lottare per il diritto di giocare.
Il feticismo si arricchisce della presenza, nella stessa pagina, di un articolo della Nuova Signora dello Sport Alessandra Retico con un pezzo sui "nati due volte" dello Sport.

Spettacoli
Da non perdere l'intervista di Arianna Finos al magnifico ottantenne Woody Allen. "Saperla lunga e saperla raccontare" l'incipit.

A Paolo D'Agostini è piaciuto parecchio il film di Francesco Ghiaccio Un posto sicuro, con Marco D'Amore e Giorgio Colangeli. Gli ha infatti assegnato 5 pallocce su 6. 

Il blob di oggi.






















Le infografiche di oggi: Marione ripristinerà le firme?

Anche oggi infografiche non firmate. Chissà se dal 15 gennaio, con l'avvento di Mario Calabresi, le cose cambieranno. 


La prima di oggi (-45 alla gestione Calabresi).

domenica 29 novembre 2015

Appunti sparsi del weekend.

Chi ci ama ci segue
Siamo orgogliosi di annunciare che da ieri mattina Marione Calabresi ci segue su Twitter.
Se il buongiorno si vede dal mattino.



Osservatorio Refusi Meneghini
Venerdì scorso, nel dorso milanese, il povero Massimo Pisa ha perso una "a".




Benzina sul (Butta)fuoco
Anche Pietrangelo gira il coltello nella piaga sulla vicenda dell'addio di Ezio Mauro


Reazioni foglianti
Ecco una chilometrica intervista al Diretùr  apparsa sul Foglio e firmata da Salvatore Merlo, stranamente esclusa, in un primo momento, ma poi aggiunta in questo mini-speciale fogliante.


Le ultime parole famose
Chissà se Pavoletti stamattina ha letto le belle parole che Gianni Mura gli ha dedicato nei Cattivi Pensieri di oggi. Peccato che poi al sesto minuto di Genoa-Carpi ha rovinato tutto sferrando una gomitata a un avversario e lasciando i suoi in dieci per 84 minuti.
Mura domani rivedrà il suo 7.5?



Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Penso che l'uscita di scena di Ezio Mauro sia un fatto dovuto, e sia la chiara sconfitta di una linea editoriale. E' cioè la conseguenza del fatto che Mauro non ha saputo comprendere Renzi e al suo Governo. Mauro ha fatto, di Repubblica, il giornale più strenuamente oppositore di Renzi, un vero e proprio bollettino "dei combattenti e reduci" della linea filo-bersaniana, con un approccio antiquato e conservatore solo interessato a vellicare la pancia di una (ex) intellighenzia di sinistra PCI-PDS-DS che ha il solo merito di comprare ancora i giornali di carta. Ha, di fatto, condotto Repubblica ad occupare completamente il posto editorial/commerciale che L'Unità ebbe (mutatis mutandis) per il PCI.
Ed è uscito a pezzi. Non ne serberemo rimpianti.
Alberto Minardi


Scoop
Pare proprio che la notizia-intervista (di Marco Mensurati) sulla malattia di Dino Zoff sia uno scoop di Largo Fochetti. Update: anche il Corriere riporta la notizia. Resta lo scoop dell'intervista.



Osservatorio Lettere
È bello che la Polizia Post. e Comunicazioni abbia tempestivamente risposto ad una lettera di un lettore.



Il Diretùr da Fazio
La rubrica In onda, oggi non firmata da Antonio Dipollina, ci comunica che Ezio Mauro stasera sarà ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa.



Osservatorio Locandine

Vernacoliere (sempre) numero uno.

Il blob del dì di festa.

Oggi, come tutte le domeniche, in questa trattoria non si cucinano vignette, infografiche, feticismi e appunti, solo un saporitissimo blob. 

Se avanza qualcosa nel ristorante vicino è però probabile che proporremo, verso il tardo pomeriggio, alcuni appunti sparsi.

Buon appetito e buona domenica, che ce n'è bisogno.