martedì 19 dicembre 2006

Fabrizio Ravelli sulle tracce del killer delle prostitute.


Fabrizio Ravelli probabilmente vorrebbe essere a Milano a comperare i regali di Natale per i suoi cari e invece è a Londra sulle tracce del serial killer (foto) che a Ipswich ha ucciso cinque prostitute.

Tempo Stabile nella striscia di Gaza.


Sta per scoppiare la guerra civile in Palestina. Non scoppia certo di gioia il corrispondente di Rep a Gerusalemme a cui tocca prendere baracca e burattini e andare a Gaza City per cronacarci tutto tra pallottole e kamikaze.

Calabresi a Cleveland per Berlusconi.


La notizia non è quella di Silvio Berlusconi che è andato a Cleveland a farsi operare. La notizia è quella di Mario Calabresi, caporedattore centrale vicario, che l'ha seguito per raccontarci com'è andata l'operazione.

giovedì 14 dicembre 2006

Strage nel comasco: esordio avventuroso per Emilio Randacio.


C'è un nuovo cronacaro a Repubblica. E' Emilio Randacio che al suo esordio deve subito vedersela con una strage: quella di quattro persone, tra cui un bimbo di due anni, avvenuto a Erba nel comasco. A fare da padre putativo ad Emilio c'è l'esperto di nera Enrico Bonerandi, giunto anch'egli tra i due rami del lago di Como per raccontare una strage d'altri tempi. Contributi anche di Paolo Berizzi e Sara Bracchetti. Abbiamo subito "googlato" Emilio Randacio e abbiamo scoperto che è nato a Savona nel 1969 ed è stato cronista giudiziario del quotidiano “Avvenire” divenuto popolare per aver scritto un libro su Pippo Baudo.

La morte di Pinochet: 5 pagine da raccontare ai nipotini.


Davvero ottimo il lavoro di Repubblica sulla morte del dittatore Augusto Pinochet. Cinque pagine da ritagliare e da conservare per far leggere ai nipotini. Pezzi di Alessandro Oppes, Filippo Ceccarelli, Guido Rampoldi, Roberto Bianchin, Omero Ciai e un bel racconto di Antonio Skarmeta. E bellissime foto a supporto. Bravi.

giovedì 7 dicembre 2006

C'è una chicca: Leonardo Coen corrispondente da Mosca.

Che fosse un tuttologo lo avevamo già scritto qualche mese fa, ma che andasse anche a Mosca a scrivere, tra l'altro, del caso Litvinenko, ci sembra un'ingordigia. Fatto sta che il tuttologo di Rep, Leonardo Coen, è là che beve vodka e scrive all'ombra del Cremlino. E comunque il corrispondente abituale Giampaolo Visetti non ci sembra che sia stato silurato. Vedremo. Gli interessati sono pregati di illuminarci.

Riassuntone dei giorni scorsi

La spy-story di Scaramella, Litvinenko e del polonio è stata gestita magistralmente dal corrispondente londinese Enrico Franceschini. A dargli manforte ecco il ficcanaso Carlo Bonini che va a San Marino a scavare nel passato di Scaramella.

Attlio Bolzoni vola a Nassiriya per raccontarci l'ammaina bandiera italiana. Memorabile il pezzo dedicato al caporale Massimo Apicerni, l'ultimo ad andarsene dall'Iraq dopo essere stato il primo ad arrivarci.

Dopo settimane di vuoto, ecco una voce dal Libano: è quella di Alberto Stabile che torna a Beirut per cronacarci la protesta del popolo degli Hezbollah che tengono in stato d'assedio il governo Siniora, riparato all'interno del palazzo presidenziale.

Doveva succedere chissà cosa in Turchia per il viaggio del Papa ma niente è successo come ci testimoniano gli inviati Marco Politi e Marco Ansaldo.

La manifestazione del Polo contro il governo di piazza San Giovanni ha riempito la prima pagina di domenica 3 dicembre. Oltre al domenicale di Eugenio Scalfari ecco i coloritissimi pezzi di costume di Curzio Maltese e della dolce Concita De Gregorio.

Due eventi storici in America Latina. Il primo da Cuba dove si è festeggiato il 50esimo della rivoluzione ma lo si è fatto senza Fidel Castro. Se ne è occupato per noi Alessandro Oppes, scrivendone però da Madrid. Il secondo è la rielezione massiccia di Chavez alla guida del Venezuela: qui l'inviato c'è davvero ed è il solito Omero Ciai che da Caracas scrive un pezzo neanche tanto lungo.

Pinochet colpito da infarto: c'è Omero Ciai nei paraggi ( si fa per dire ) ed è sempre lui che da Caracas ci fa la diagnosi completa sulla salute dell'ex dittatore cileno.

D'Alema in visita ufficiale a Belgrado e Mosca è seguito come un cagnolino dal buon Vincenzo Nigro.

sabato 2 dicembre 2006

Sciopero delle firme: come portare un cieco al cinema.

Lo sciopero delle firme che ormai da una settimana sta caratterizzando Repubblica, per noi feticisti del giornale di Scalfari è una vera mazzata. Abituati come siamo a spettegolare e cronacare movimenti e comportamenti dei giornalisti diretti da Mauro ci vediamo costretti ad adeguarci allo sciopero non sapendo, ma solo intuendo, chi siano gli autori dei pezzi. In pratica è come portare un cieco al cinema. Divertimento a metà. Però siamo solidali con la redazione: nuovo contratto o niente firme.

domenica 26 novembre 2006

26 novembre 2006 - I giornalisti non firmano i pezzi a sostegno del contratto nazionale. Tutti tranne Scalfari.


Curioso quanto successo oggi su Repubblica: da qualche giorno per un'agitazione decisa dal Comitato di redazione a sostegno del contratto nazionale, i giornalisti di Repubblica si astengono dalla firma dei loro pezzi. Tutti tranne uno. Il fondatore Eugenio Scalfari. Oggi infatti il suo "fondo domenicale" lo ha firmato. Contraddizione in termini?

sabato 18 novembre 2006

17 novembre 2006 - L'ottima Ségolène Royal raccontata dall'ottimo Bernardo Valli.


Da non perdere assolutamente il reportage del veterano Bernardo Valli da Poitiers, Francia. Bernardo è andato a seguire le primarie socialiste che determineranno il candidato all'Eliseo. Un pezzo che metterà invidia al buon Gianni Mura.

lunedì 13 novembre 2006

La dolce Concita.



I numeri parlano chiaro: nelle ultime settimane sono state ben 40 le "chiavi di ricerca" di questo blog che riguardavano Concita De Gregorio. E così, in omaggio ai numerosi frequentatori di questo blog che hanno la passione sfrenata per la dolce collaboratrice di Repubblica, ecco due foto fresche fresche della nostra trovate sulla rete. Buona visione.

venerdì 10 novembre 2006

9 novembre 2006 - Lo schiaffo degli americani a George W. Bush: pagine e pagine di cronache d'oltreoceano con l'esordio a Repubblica di Marco Contini.


Per iniziare, un bel fondino di Ezio Mauro in prima pagina. E poi valanghe di pagine per raccontare la debacle di Bush nelle elezioni di mid term che hanno assegnato Camera e Senato ai democratici. I soliti Vittorio Zucconi, Alberto Flores D'Arcais, Maurizio Ricci, Riccardo Staglianò, Arturo Zampaglione, Alexander Stille. Ma con l'aggiunta, stavolta, di un nuovo americanista assoldato per l'occasione: Marco Contini. Che da qualche giorno è negli States per Repubblica a farsi un culo così per cronacarci le elezioni di metà mandato. Ma chi è Marco Contini? Lo abbiamo "googlato" e crediamo di aver scoperto qualcosa di grosso: Marco Contini, nato in Pennsylvania nel 1965, 38 anni, italiano ma con passaporto doppio (e dunque anche cittadino americano) Marco Contini si è candidato alle presidenziali del 2004. Giornalista, ha lavorato per la Cnn e Il Manifesto, scrive anche per Il Riformista. Sarà lui? Crediamo proprio di si. E comunque, caro Marco, se ci sei batti un colpo.

8 novembre 2006 - La strage degli innocenti di Gaza: tutta sulle spalle del povero Alberto Stabile


C'è stata una vergognosa strage di civili palestinesi, soprattutto donne e bambini, a Beit Hanun, nord della striscia di Gaza. I morti sono ben 19 ma l'inviato è solo uno: Alberto Stabile. Tutta sul suo groppone la cronaca della tragedia.

martedì 7 novembre 2006

6 novembre 2006 - Saddam condannato a morte: Valli,Cassese,Caprile,Mastrogiacomo,Zucconi,Colaprico e Caferri condannati a scriverne.


Notiziona d'altri tempi: Saddam condannato all'impiccagione. Il che condanna i principali mediorientalisti (e non) di Repubblica a rimboccarsi le maniche e scriverci sopra pezzi ricamati che occupano le prime 11 pagine del giornale. Da segnalare i pezzi dell'inviato a Kabul Renato Caprile e del massimo esperto in fatti mediorientali Bernardo Valli.

venerdì 3 novembre 2006

3 novembre 2006 - Gianni Mura che scrive di Vinicio Capossela. Il formaggio con le pere.


Prendo in prestito un vecchio slogan pubblicitario di Sandro Baldoni per Pioneer, per segnalare l'ottimo intrusione odierna di Gianni Mura nella vita spericolata del maledetto Vinicio Capossela. Da ritagliare e far leggere ai nipotini.

3 novembre 2006 - Strepitoso reportage di Giuseppe D'Avanzo nelle viscere della Napoli camorrista.


Memorabile e di intensa emozione il pezzo di oggi firmato da Giuseppe D'Avanzo che, citando Pasolini e Nino D'Angelo, fa un viaggio dantesco nella Napoli della camorra.

mercoledì 25 ottobre 2006

23 ottobre 2006 - Per Maurizio Crosetti la Juve è una cosa più forte di lui.


E' andato fino a Madrid per scrivere un pezzo sul big match della Liga tra Real e Barca. Pur di scrivere di Juve farebbe i salti mortali iberici. E infatti li ha fatti. Visto che scrivere bianconero in Italia non è più stimolante come prima, Maurizio scrive blanco y negro da Madrid dove l'altra sera erano in campo 5 ex gobbi: Capello, Cannavaro, Emerson, Zambrotta e Thuram. E' inutile. E' più forte di lui. E il pezzo è strepitoso. Da leggere assolutamente se ve lo siete perso.

domenica 22 ottobre 2006

22 ottobre 2006 - Vicenza, Kabul e Aarhus: inviati che meritano di essere citati.




Diversi gli inviati di questo weekend. Segnaliamo i tre che sono stati assoldati per cronacarci la manifestazione forzaleghista di Vicenza contro Prodi and company: Alberto Statera, Francesco Bei ed Enrico Bonerandi. Sullo stesso argomento l'ottimo Ilvo Diamanti ci ha ricamato sù pure una delle sue "Mappe" in prima pagina. Seconda segnalazione per l'inviato "de guera" Renato Caprile che è andato a Kabul per saperne di più sulle sorti del reporter rapito Gabriele Torsello. Infine segnaliamo il lungo viaggio di Mattia Chiusano che è volato ad Aarhus, Danimarca, per seguire i campionati mondiali di ginnastica artistica dove la ragazzina Vanessa Ferrari da Brescia ha portato a casa l'oro.

giovedì 19 ottobre 2006

18 ottobre 2006 - Incidente nella Metro di Roma. La redazione romana si scatena. Ma la regina è la dolce Concita.


Dolore e rabbia per la tragedia nella metro romana dove ha perso la vita l'ottima Alessandra Lisi. Tutta la redazione romana è accorsa in massa sul luogo dell'incidente. Capeggiati dal cronacaro Massimo Lugli, ecco lo scoop della vita per Paolo G. Brera, Federica Angeli, Cecilia Cirinei (queste due in trasferta a Pontecorvo, paese d'origine della vittima), Giovanna Vitale, Marino Bisso, Cecilia Gentile e Antonio Cianciullo. Ma la corona di reginetta del pezzo va alla dolce Concita De Gregorio che coglie la tragicità dell'accaduto per sfoderare un bellissimo reportage che ci mancava da diversi mesi. Brava Concita. A proposito: ma è vero che presto ti vedremo in un tuo programma su La7? Confermi? Noi non vediamo l'ora.

lunedì 16 ottobre 2006

16 ottobre 2006 - Il sequestro di Gabriele Torsello affaccenda Caferri, Mastrogiacomo e De Matteis.


Il sequestro del fotoreporter italiano Gabriele Torsello ha riportato ai bagliori della cronaca Francesca Caferri e Daniele Mastrogiacomo (l'inviato col lutto), già protagonisti l'estate scorsa di cronache variopinte da Beirut e dintorni. A dar manforte ai due ci ha pensato l'inviata ad Alessano, Puglia, Gabriella De Matteis che è andata a intervistare i parenti del rapito.

14 ottobre 2006 - La dolce Concita De Gregorio si dà alla letteratura.



Da qualche tempo sostenevamo che Concita De Gregorio latitasse un po' troppo. Mondadori pubblica infatti in questi giorni “Una madre lo sa” il primo libro scritto dalla De Gregorio. Alla dolce inviata speciale di Repubblica, noi della redazione facciamo i migliori complimenti.

venerdì 13 ottobre 2006

12 ottobre 2006 - Tutti a Tbilisi, gioca la Nazionale. E Maurizio Crosetti dice: vengo anch'io? No tu no!


A Tbilisi si è giocata la partita di qualificazioni agli europei tra gli azzurri di Donadoni e la Georgia di Kaladze. Enrico Currò, il granata Emanuele Gamba e il pagellaro Corrado Sannucci sono volati fin là. Maurizio Crosetti è rimasto a Torino. Che Gamba gli abbia fatto le scarpe?

giovedì 12 ottobre 2006

11 ottobre 2006 - Il presunto Unabomber e l'incidente probatorio: sono tutti cavoli di Roberto Bianchin.


Tocca ancora una volta all'inviato del NordEst, Roberto Bianchin, smazzarsi la vicenda di Unabomber. Parte oggi l'incidente probatorio per accertare la colpevolezza del presunto bombarolo Elvo Zornitta e il buon Bianchin schizza a Trieste a cronacar per noi tutti la losca vicenda.

martedì 10 ottobre 2006

8 ottobre 2006: ben 4 inviati di Repubblica a Orvieto per la nascita del mostro.


Ezio Mauro ed Eugenio Scalfari ci tengono in modo particolare alla nascita del nuovo Partito Democratico. Lo confermano i quattro inviati ad Orvieto: Filippo Ceccarelli (che firma anche il fondino in prima pagina), il prode prodiano Marco Marozzi, Giovanna Casadio e Goffredo De Marchis.

8 ottobre: l'assassinio di Anna Politkovskaya. Repubblica dedica due belle pagine alla reporter nemica di Putin.


Belle le due pagine che Repubblica ha dedicato all'uccisione di Anna Politkovskaya, la reporter russa antiputiniana di ferro che denunciò gli scandali ceceni. Il corrispondente da Mosca Giampaolo Visetti ne fa un ritratto intenso, mentre tocca a Bernard Guetta il fondo commemorativo in prima pagina. Altri pezzi di Fiammetta Cucurnia e Giampiero Martinotti.

giovedì 5 ottobre 2006

4 ottobre 2006 - Dirottano un aereo a Brindisi e chi ci mandano a cronacare? Il sudista Attilio Bolzoni.


Ormai per noi è diventato "il sudista". Attilio Bolzoni è colui che quando succede qualcosa di grosso da Roma in giù, prende baracca e burattini e va a cronacarci le storie legate alla cronaca. Come è successo ieri, quando Attilio è volato a Brindisi per raccontarci la triste storie del turco Hakan Ekinci che in un delirio di onnipotenza ha dirottato il volo Tirana-Istambul per lanciare un messaggio al Papa in cui chiedeva asilo politico in Italia essendo, dice lui, un cristiano.

4 ottobre 2006 - Il grande ritorno di Gabriele Romagnoli.


Era dal mondiale che non scriveva più e oggi è tornato alla grande con un pezzo che parla del libro "Palazzo Yacoubian". Parliamo del grande Gabriele Romagnoli che a Parigi ha assistito alla proiezione del film tratto da quel libro e ce ne parla in un memorabile articolo. Bentornato Gabriele.

martedì 3 ottobre 2006

2 ottobre 2006 - Che succede in Libano? Alberto Stabile ritorna sul luogo del delitto.


Nessuno parla più del Libano. Neanche a Repubblica. Oggi però ci pensa Alberto Stabile, abituale corrispondente dalla Terra Santa, a cronacarci il ritiro definitivo delle truppe israeliane dal territorio libanese. Alberto ci scrive un gran pezzo da Marwahin, nel sud del Libano. Bei tempi quelli di Daniele Mastrogiacomo, Renato Caprile, Fabio Scuto, Marco Ansaldo e Francesca Caferri: allora erano pagine e pagine di cronaca selvaggia dal fronte. Adesso, silenzio. Rotto ogni tanto da qualcuno.

2 ottobre 2006 - Maurizio Crosetti si dà alla scherma.


La sua Juve corre forte in serie B ma lui non ne vuol più sapere di scriverne. E così il buon Maurizio cerca stimoli nuovi negli altri sport ( o al limite in altre squadre, vedi Palermo). Oggi dalla sua Torino sfodera due pezzi strepitosi sui campionati del mondo di scherma e sulla vittoria dell'emergente Margherita Granbassi. Riemerso.

2 ottobre 2006 - Edmondo Berselli ci spiega il successo del reality "La pupa e il secchione"


L'ottimo Edmondo Berselli si lancia nella delicata operazione di commentare il calmoroso successo del programma tv "La pupa e il secchione" con la coppia Papi e Panicucci. Berselli definisce il programma "irreality show". Grande.

sabato 30 settembre 2006

29 settembre 2006 - Caso Telecom: il grande ritorno di Curzio Maltese e di Concita De Gregorio.


La deposizione in Parlamento di Romano Prodi sul caso Telecom è coinciso con il ritorno alla grande di due tra le penne più importanti di Repubblica: Curzio Maltese e la dolce Concita De Gregorio che hanno confezionato due pezzi "dei loro" dopo parecchie settimane d'assenza.

mercoledì 27 settembre 2006

27 settembre 2006 - Muore un alpino in Afghanistan: colpo (semi) grosso dell'inviato Renato Caprile.



Giorgio Langella, alpino di stanza in Afghanistan , è morto ieri per lo scoppio di una bomba. Renato Caprile, il mitico inviato di guerra, si trovava già a Herat per altri motivi di lavoro. Come dire: l'uomo giusto al posto giusto (anche se il suo pezzo non è propriamente incentrato sulla tragedia). Il dolore della famiglia dell'ucciso ci viene cronacato dall'inviato a Diano Marina Wanda Valli. Nello scoppio è rimasta ferita la soldatessa Pamela Rendina: a casa dei suoi a Orta di Atella c'è andata Conchita Sannino.

martedì 26 settembre 2006

Eugenio Capodacqua e Leonardo Coen celebrano l'iridato Paolo Bettini. E Mura?


Intensi paginoni a colori su Repubblica dedicati alla vittoria di Paolo Betttini ai mondiali di ciclismo a Salisburgo. L'unico inviato era Eugenio Capodacqua, coadiuvato da Leonardo Coen che, smentendoci, ha commentato il trionfo azzurro da casa sua. Una cosa però ci stupisce: come mai Gianni Mura non ha neanche scritto una riga su questa importante vittoria nello sport che lui, forse, ama più del calcio?

sabato 23 settembre 2006

Crosetti conferma il post di ieri mentre Bultrini si gode il colpo di stato in Indonesia e Colaprico torna sul caso Donegani.




Maurizio Crosetti è rimasto a Palermo anche ieri e probabilmente ha letto il nostro post di ieri perchè anche oggi ha sfoderato un brillante pezzo sul Palermo dimenticando i dolori della Juve. Intanto a Bangkok, dall'altra parte del mondo, Raimondo Bultrini ci sta cronacando da qualche giorno il colpo di stato thailandese. Piero Colaprico sulle pagine milanesi ritorna a parlare della vicenda dei coniugi Donegani (che lo tenne fermo a Brescia per una settimana circa l'estate scorsa) con un paginone che racconta la sorte del presunto assassino-nipote Guglielmo Gatti. Che stando un annetto in carcere ha perso 25 chili. Altro che Figurella.

giovedì 21 settembre 2006

Scoperto l'inghippo di Leonardo Coen: da Budapest a Salisburgo il passo è breve.



"Caro Leonardo, dato che devi già andare a Salisburgo per i mondiali di ciclismo, perchè non ti spingi fino a Budapest per capire che cazzo sta succedendo tra gli hooligans del Ferencvaros e il governo?". Ce la siamo immaginata così la telefonata di Ezio Mauro a Leonardo Coen per proporgli il doppio incarico mitteleuropeo. Sarà vero? Vedremo.

La retrocessione della sua Juventus ha sgravato Maurizio Crosetti dal raccontarcela e gli permette di scivolare su e giù per la penisola.


Menomale che la Juventus è scesa in serie B così adesso Maurizio Crosetti è più libero di raccontarci le altre squadre dove gli pare e piace a lui. Oggi, per esempio, ha sfoderatro un pezzo da Palermo sul derby siciliano col Catania finito 5 a 3 per i rosanero di Guidolin. Finalmente Crosetti si è tolto dalle spalle il peso di dover raccontare sempre tutte le volte le gesta di Del Piero e soci. Anche se poi lo farà lo stesso. Quando Emanuele Gamba glielo permetterà.

21 settembre 2006 - Il caso Telecom scomoda contemporaneamente il fondatore e il direttore di Repubblica.


Il doppio caso Telecom, Tronchetti Provera prima e intercettazioni poi, hanno fatto sì che Eugenio Scalfari e dEzio Mauro si dividessero la prima pagina del giornale di oggi. Curioso, molto curioso.

20 settembre 2006 - Il tuttologo di Repubblica Leonardo Coen vola in Ungheria e si conferma esperto di Mitteleuropa.






Il tuttologo di Repubblica Leonardo Coen si conferma un preziosissimo alleato di Mauro e soci. Appena saputo degli incidenti scoppiati a Budapest contro il governo, il buon Leonardo ha preso armi e bagagli e si è diretto verso il paese dell'est per cronacarci tutto nel suo consueto stile. Coen ultimamente si è specializzato nel raccontare fatti e notizie dalla Mitteleuropa, visto che una decina di giorni fa era corso a Vienna per dettagliarci la storiaccia di Natascha Kampusch. Nelle foto gli incidenti di Budapest.

mercoledì 20 settembre 2006

19 settembre 2006 - Piero Colaprico va a Lecco ma il vero scoop era a Milano.




La tragedia del crollo della casa in via Lomellina a Milano sembrava perfetta, purtroppo, per la penna di Piero Colaprico (nella foto). Però lui era in tutt'altre faccende affaccendato: stava infatti andato a scrivere di un fatto di sangue in provincia di Lecco. Una sciagura comunque ghiotta per il giallista di Repubblica, il quale però avrebbe preferito scrivere dei poveri morti di via Lomellina. Al suo posto sono andati Paolo Berizzi e Cinzia Sasso.