mercoledì 30 giugno 2010

Menomale che il Fatto c'è.



(Foto da Daw-Blog)

La prima pagina della Padania di oggi.
Anzi no.



In realtà questa è del giugno 1998, roba di 12 anni fa. Oggi la Lega è partito di Governo, proprio assieme a quelli lì, di quelle vecchie foto lì. E nella prima pagina di oggi 30 giugno 2010 si parla di tutto, dei Crocifissi, della Catalogna, del Governatore Cota, di Malpensa e di Luxottica, ma della mafiosità certificata del Senatore Pdl Marcello Dell'Utri, sancita per la seconda volta giusto ieri da una corte giudicante della Repubblica Italiana, non v'è traccia alcuna.

Da Non Leggere Questo Blog

Ah! La prima pagina di oggi è questa.

Lato B.



Oggi la blogsfera è impazzita per il culo della Canalis sul sito di Repubblica.

Probabilmente la cosa più bella di questa calda e noiosa giornata di fine giugno.

Se lo dice Marione.

I giornali di carta e online conviveranno ancora per tanto tempo, la selezione permetterà alla qualità di emergere.

Le news online possono avvicinare alla lettura chi non compra il giornale di carta, purché ci sia la qualità.

Mettere il pdf dell'edizione cartacea del giornale sull'ipad e' come andare a comprare il latte in Ferrari.


Mario Calabresi, direttore della Stampa

(da googlepolicyit)


ElleKappa di oggi.

Copia e incolla maldestro.



Anche all'estero fanno le loro belle vaccate.

(visto su dan80.soup.io)

Non sanno più come fare a venderlo.

L’allegato al Corriere della Sera “SETTE” in uscita domani sarà disponibile con 4 diverse copertine. I contenuti all’interno sono uguali, cambiano solo le copertine.

(ringraziamo PierLuca Santoro per la segnalazione)


PS: Ehi, arrivano solo 31 anni dopo i Led Zeppelin, che fecero la stessa cosa con il loro ultimo album "vero", "In through the out door", con un certo numero di copertine diverse...solo che erano tutte sigillate in un sacchetto di carta marroncina, e quindi trovavi la copertina a sorpresa. Wikipedia precisa: "Le prime copie in vinile dell'album furono pubblicate in una confezione di cartone completamente anonima. Aprendola ci si trovava di fronte alla copertina dell'album che però era totalmente nera. Prendendo una spugna e detergendo la copertina appariva l'immagine vera e propria che però assumeva un colore diverso a seconda della temperatura dell'acqua con la quale veniva bagnata, rendendo unica ogni copia dell'album." Forza, voi di SETTE, dateci dentro!:-) Luposelvatico

Taricone 2.

Su Repubblica.it sono giunti 177 messaggi di cordoglio.

Su Corriere.it 309.

ps: il dato è aggiornato alla mezzanotte di ieri martedì 29 giugno.

Taricone 1.

Adesso è saltato fuori (su repubblica.it) che Pietro Taricone e Roberto Saviano erano compagni di scuola.

Ma tu pensa.

Dato di Fatto.



Il Fatto quotidiano è in difficoltà per la raccolta pubblicitaria deludente.

Repubblica.it: il titolista non perdona.

martedì 29 giugno 2010

Polpus Germanicus.



Visto che il calcio “tira” ancora anche sul nostro blog, voglio dare il mio leggero contributo.

Il Corriere sono giorni che ci sta sfrucugliando lo sferisterio con la storia del polpo che predice i risultati dei Mondiali.

Se azzecca anche la sua ultima previsione (Germania ai quarti contro l’Argentina), consiglio ad Abete di pensare seriamente alla sostituzione in corsa di Prandelli con il suddetto Ottopodo.

O in alternativa, farlo assumere come opinionista alla Rai o a Sky.

Più stronzate di Bagni, Mazzocchi, Galeazzi non potrà dire (anche perché è muto, grandissimo pregio in queste settimane di overdose da chiacchiere pallonare).

Se invece stavolta sbaglia, bè, pazienza, vuol dire che è maturo per la pensione. Le patate, il prezzemolo e l’olio d’oliva extravergine posso offrirli io.

GPP

Sudafricani di ritorno.

Ci segnalano che qualcuno ha visto Emanuele Gamba scendere nella hall dell'albergo con le valigie.

E forse dietro di lui c'era Benedetto Ferrara.

Bentornata mamma Paula.



Oggi a PPR siamo tutti più contenti, o almeno lo sono i nostri occhi, nel vedere nuovamente le infografiche di Paula Simonetti all'interno dell'inserto Salute.

Paula è tornata al lavoro dopo aver dato alla luce un bellissimo bambino.

A lei e alla sua famiglia i migliori auguri da tutti noi di PPR.

Se anche Feltri abbandona la nave.

Incipit.



Il Tycoon delle televisioni ha paura dei giornali.

(incipit del pezzo La verità fa paura di Ezio Mauro)

"Caro Battista, il suo articolo è un fulgido esempio di cerchiobottismo".

Al Corriere è evidentemente scoppiata un'epidemia di Tafazzismo. Oggi Pigi CerchioBattista se ne esce con un pezzo contro l'uso della carcerazione preventiva (deboluccio e abbastanza impreciso giuridicamente oltretutto).

Guardate un po' qui le reazioni dei lettori.

Il livello dei mesaggi è questo:

Caro Battista, il suo articolo è un fulgido esempio di cerchiobottismo. Gradirei che fosse più esplicito nei suoi oggi (non troppo) velati appoggi. Se non altro quelli come me (con tutti i limiti che mi riconosco) potrebbero subito saltare all'articolo successivo.

GdL, Max Frank e PaneAlbum, e ovviamente Flebuccio, sono un po più furbi, quando scrivono i loro editoriali non aprono il thread dei commenti.

GPP

I suoi primi 30 giorni.



E' passato un mese dal lancio dell'iPad in Italia. Il Post di Luca Sofri ha chiesto un parere veloce a dieci utenti vip del nuovo giochino di Steve Jobs.

Riportiamo quello di Riccardo Luna, direttore di Wired:

Non so se l’Ipad salverà i giornali, come molti editori (e anche molti giornalisti) si augurano. Ma so che chiuderà molte edicole. Ne ho avuto la certezza qualche domenica fa quando, non potendo uscire a comprare i giornali, me li sono sfogliati e letti comodamente sul mio iPad. In quel momento, dopo aver cliccato sulle icone di tanti quotidiani, mi è tornata in mente la felice intuizione di Luca De Biase: i giornali sono applicazioni. Se è vero questo, allora i tablet saranno le nostre edicole, e gli editori sono salvi.

Qui potete leggere le altre nove testimonianze.

Piccoli figli di Repubblica crescono.



Attilio ci segnala l'iniziativa del Corriere di Carmagnola, un giornale locale molto diffuso a Carmagnola, cittadina di 30mila abitanti in provincia di Torino.

Frankicche mondiali: la Svezia di Mexico'70.



Caro Feticista Supremo,
con la Svezia iniziò l'avventura messicana. Un 1 a 0 striminzito e faticoso. Domenghini, se la memoria non m'inganna. Poi anche altro sarebbe accaduto.
Un caro saluto
Frank57


La vignetta quotidiana di Bucchi dal Sudafrica.

Si sciopera!



L'ha detto il Berlusca.

E vale anche per i blog, capito?


ps: su questa faccenda vi segnaliamo un interessante pezzo di Luca Massaro.

lunedì 28 giugno 2010

Ciao Rina, che la terra ti sia lieve.



E' morta Rina Gagliardi, una colonna del manifesto.

Mi raccomando: sfumate prima del culo.



C'è in giro uno spot radiofonico di Repubblica (noi l'abbiamo sentito su Radio Popolare) che pubblicizza l'uscita del CD Via Paolo Fabbri, 43 di Francesco Guccini.

Sul finire dello spot si sente un pezzo dello storico brano L'avvelenata, cavallo di battaglia di quell'ellepì:

"Ho tante cose ancor da raccontare, per chi vuole ascoltare e a culo tutto il resto!"

Peccato che il brano vada a sfumare subito dopo la parola "ascoltare".

Oh, ragazzi: al limite ci si ribecca tra quattro mesi.



Dipende molto da come si sveglia domani Obama.

Stupido è chi lo stupido fa.



Se fossero passati loro ai quarti di finale, avrebbero scritto la stessa cosa?

Let spend the night together? No thanks!





Visto su Corriere.it

Scusate il ritardo.



Ci voleva il sito di Kobayashi per capire che la Gazzetta di venerdì scorso faceva il verso a quella di 4 anni fa.

Ma tu pensa!

Calderoli a gamba tesa su Flebuccio.

"I poteri forti sono impegnati in una manovra nella quale il Corriere della Sera sta ricoprendo una parte di spicco. Chi sono questi poteri forti? Non sono così ben definiti da poterli nominare per nome e cognome, diciamo che sono tutti coloro che pensando di essere superiori alla politica e per la prima volta vedono un governo che tocca i loro privilegi. Giudicano male la politica che decide senza il loro permesso, senza seguire le lobby. E il Corriere è il terminale di queste manovre".

Oggi Calderoli in un'intervista su (indovinate un po'?) Repubblica.

(visto sul blog di Claudio Cerasa)

La rivincita di Feltri.



Feltri se l'era presa per gli sfottò inglesi dopo la vittoria della Slovacchia.

Oggi si è vendicato.

Quella roba lì tira sempre.



Erano (ri)partiti bene quelli di Panorama.

Ma poi, via di gnocca.

Sudafricani di ritorno: Zucconi a casa.

Zucconi ha annunciato ieri il suo rientro dal Sudafrica nel suo blog dedicato ai mondiali. "Africa addio (e grazie)" è il titolo del pezzo.

(Ringraziamo Barbapapà per la segnalazione)

domenica 27 giugno 2010

Bolognini un giorno potrà dire: io c'ero.



Luigi Bolognini è andato alla Malpensa a scrivere il pezzo sugli azzurri tornati umilmente dal Sudafrica. Solo dieci tifosi ad attendere la truppa.

E' facile che fossero tutti e dieci giornalisti.

Sudafricani di ritorno.

Dallo sfoglio di Repubblica di ieri e di oggi, sembra che Vittorio Zucconi sia reintrato negli States e ribadiamo il sembra.

Invece è certo il ritorno alla base di Marco Mensurati che oggi firma un pezzo nello sport datandolo Roma.

Sospetti, invece, sulla posizione di Benedetto Ferrara che oggi firma un pezzo sulla storiaccia della Sla alla Fiorentina. Il pezzo non è datato e quindi non possiamo dire se Ferrara sia rientrato a casa. Ferrarà è l'esperto di Fiorentina, quindi può essere che gli abbiano chiesto di scrivere il pezzo dal Sudafrica.

Update: oggi, lunedì 28, Ferrara è ancora in Sudafrica, di conseguenza il pezzo sulla SLA l'ha scritto da là.

Republicones al G20: Bei a sorpresa.

Al seguito del G20 di Toronto, ecco i soliti Federico Rampini ed Elena Polidori.

Ma c'è una sorpresa: al seguito del premier Berlusconi, ecco Francesco Bei, che una volta tanto fa le scarpe a Claudio Tito e Gianluca Luzi, quest'ultimo severamente impegnato a confezionare i Repubblica Domani.

Benedetto Ferrara e Alberto D'Argenio uomini da prima pagina.

Tra tutti gli inviati republicones a Sudafrica 2010, spunta Benedetto Ferrara che si aggiudica il pezzo di sabato in prima pagina L'uomo che verrà dedicato al nuovo Ct della Nazionale Cesare Prandelli.

Oggi invece in prima pagina la sorpresa è rappresentata dal pezzo di Alberto D'Argenio che ormai è entrato a far parte alla grande del team dei republicones esperti di politica interna dopo essersi fatto un paiolo così a Bruxelles.

sabato 26 giugno 2010



La vignetta odierna di Bucchi.

Dove c'è casino, c'è Daniele.



Torna la rubrica Dove c'è casino c'è Daniele.

Il nostro inviato del dolore si è infatti precipitato a Castelldefels, vicino a Barcellona, per raccontarci la strage dei ragazzi travolti dal treno in stazione.

Superchicca per feticisti: Paolo Samarelli racconta come nascono le sue vignette.

Come promesso, torniamo ad occuparci di Paolo Samarelli (già madre di tutte le figurine), a proposito di una sua intervista realizzata da Gianluca Luzi per Repubblica Domani, in cui ci spiega nei minimi dettagli tutte le fasi della nascita delle sue straordinarie vignette calcistiche che da anni deliziano le pupille di grandi e piccini.

Qui sotto le vignette che Paolo ha disegnato per la sconfitta contro la Slovacchia.



E qui sotto le varie fasi della nascita dei disegni.







Chi volesse scoprire meglio i segreti di Samarelli, può farlo cliccando qui. Buon divertimento.

Gli azzurri tornano a casa. E i republicones?

Qualcuno ne ha già parlato negli svariati commenti di ieri ai post sulla debacle della nazionale ai mondiali. Noi ci torniamo con questo post: adesso che l'Italia non gioca più, quanti inviati di Repubblica torneranno a casa e quanti resteranno?

I principali indiziati a lasciare il Sudafrica dovrebbero essere Enrico Currò e Andrea Sorrentino, che sono i due inviati che seguono più da vicino l'Italia. Ma non è escluso che restino. Tra gli altri republicones in bilico segnaliamo Marco Mensurati e Emanuele Gamba.

Staremo a vedere. Una cosa è certa: Crosetti, Audisio, Romagnoli e Zucconi non si muovono.

Come nasce la prima pagina di Repubblica.





Interessante, nella rubrica Repubblica Domani di ieri, la spiegazione di come nasce la prima pagina di Repubblica.

(ringraziamo Frank57 per la segnalazione)

Crosettismi mondiali.

Crosetti fa le pagelle degli azzurri. Quando è il turno di Cannavaro scrive:

I bolliti sono i generali con le medaglie arrugginite. Il capitano Cannavaro, quello della pubblicità della schiuma da barba e dei maglioncini carini e morbidini, ormai molle e vaporoso come i prodotti che si spalma sulla guancia e che dovrebbe far vendere.

Maurizio: ieri su Repubblica, la pubblicità dei maglioncini è scivolata in fondo allo sport, tra il tennis e le notizie sportive in breve. FS

venerdì 25 giugno 2010

Il primo sito a staccare è stato quello di Repubblica.



Alle 17.07 di oggi, Repubblica.it ha mollato il calcio lasciando l'apertura della Home-Page ad un'altra notizia.

Alla stessa ora i siti di Corriere e Stampa riportavano ancora come prima notizia la sconfitta dell'Italia.

A nostro modo, un piccolo successo. Sarà contento Barbapapà.

Il Corriere, la maturità e le fughe di notizie.

Dal blog di Claudio Cerasa:

Oggi, a pagina 25, il Corriere della sera si indigna molto per le eccessive fughe di notizie che hanno caratterizzato gli ultimi esami di maturità. Scandalo. E' un "allarme". Ma non si capisce dov'è il problema. Non vorrete mica dirci che uno studente scaltro che riesce a procurarsi materiale da un luogo in cui il materiale non dovrebbe uscire merita la gogna mentre un giornalista che riesce a procurarsi materiale da un luogo in cui il materiale non dovrebbe uscire merita il pulitzer?

La figurina delle figurine: Paolo Samarelli!



L'amara giornata di ieri è stata addolcita, per noi feticisti di Repubblica, dalla presenza nella bustina quotidiana di figurine, di un beniamino di PPR: Paolo Samarelli!

Un regalo straordinario.

ps: su Samarelli e la sua intervista a Repubblica Domani avremo modo di tornarci più tardi.

Possibile che Messi e Milito non abbiano nemmeno una nonna di Castel Volturno?



Massimo Gramellini dice la sua sull'argomento del giorno:

Investire sugli uomini e sulle strutture. Sembra una delle tante prediche inutili intorno all’economia italiana. I problemi sono gli stessi e si riducono a uno: assenza di visione del futuro. In questa Italia alla deriva, dove nessuno ha tempo e voglia di programmare, si prediligono le soluzioni spicce. La Corea fu uno choc profondo in un Paese ancora parzialmente serio e portò all’autarchia calcistica, con l’esclusione di oriundi e stranieri dal campionato. La Slovacchia è uno choc evaporabile e in un mondo senza più frontiere condurrà semmai alla decisione opposta: far passare per italiano anche chi non lo è. Possibile che Messi e Milito non abbiano nemmeno una nonna di Castel Volturno?

Nella foto: Castel Volturno

A proposito di Concita (e di Padellaro).

C'è qualcuno a cui non sono piaciute le prime pagine di oggi dell'Unità e del Fatto, di cui abbiamo riferito qualche post fa.

Corriere alla milanese.



“Me l’ha detto il Corriere” è il titolo della nuova campagna pubblicitaria, realizzata da Momentum Italia, per il Corriere della Sera che lunedì 21 giugno inaugura le pagine milanesi di servizio e informazione al cittadino.

E i romani rosicano.

L'Italia esce dal mondiale: i giornali si consolano con il calo della diffusione.

Il Corriere della Sera perde il 15% delle copie diffuse (e il 14% in edicola) fra marzo 2009 e lo stesso mese di quest'anno: in totale, oltre 90mila copie diffuse in meno (da 603mila a meno di 512mila), peggio di quanto ha fatto il concorrente Repubblica, che nello stesso periodo ha lasciato sul campo oltre 53mila copie (-10%, da 523mila a meno di 470mila), con un calo in edicola del 9,5%.

E' quanto emerge dai dati Ads sulla diffusione dei quotidiani italiani. Dati impietosi anche per Il Sole 24 Ore (diffusione -15%, da circa 330mila a 278mila copie, edicola -10%). Si conferma anche la fine della corsa di E Polis, da qualche mese in calo: a marzo ha visto la propria diffusione calare del 9%, da 482mila a 438mila copie.

Tiene Il Giornale, anche se l'effetto Feltri sembra ormai esaurito (diffusione +0.5% a 186mila copie, edicola +1%), mentre recupera l'Unità (diffusione +8% a 52mila copie, edicola +6%).

Affari Italiani

Ciao, mamma mia, porca miseria. I soliti luoghi comuni dei simpatici giornali brasiliani.





Con quella faccia un po' così.



In contemporanea sui siti di Repubblica e Corriere, ecco il faccione da pugile suonato dell'ex gladiatore Fabio Cannavaro.

Break.

Giusto per spezzare un po’ la monotematicità odierna del blog, vi segnaliamo questo divertente post del Post sul nostro Giuseppe D’Avanzo.

(ringraziamo Barbapapà per la segnalazione)

Un perfetto caso di pubblicità sinergica.



Della serie: sono rimasti in mutande.

(oggi sul Corriere della Sera a pagina 8)

Quel pericoloso mix di politica e calcio.





La dolce Concita e Padellaro ci hanno provato.

Zucconi sotto shock.



Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Gentile Pazzo Per Repubblica,
le segnalo che per Vittorio Zucconi (presumibilmente ancora sotto shock),
Salvatore Sirigu sarebbe portiere del Cagliari...

Cordiali Saluti,
Luca

Quella leggerissima presa per i fondelli.



Il Corriere della Sera di oggi, pagina 24.

(visto su Wittgenstein)

Il ragionamento dev'essere stato questo: "11 derelitti in campo? 11 pagine in apertura".



Io ho trovato incomprensibile la scelta, pur condivisa da tutti i principali quotidiani, di aprire il giornale con la disfatta dell'Italia. Le prime 11 (UNDICI!) pagine del giornale dedicate all'ignominiosa uscita sono un eccesso ridicolo e incomprensibile e il termine “vergogna” andrebbe utilizzato per altre questioni, come ha giustamente scritto Michele Serra nella sua Amaca odierna (prefigurando peraltro il titolo del proprio giornale).

A perfetto coronamento di questo superfluo profluvio di parole quello che spero sia l'ultimo, inutile, fastidioso articolo di Zucconi al Mondiale, il cui incipit da solo vale il PPR-: "Ho sognato di chiudere gli occhi e di nascondere la testa nel grembo della mamma, se l'avessi avuta accanto a me nello stadio, come i bambini al cinema quando la scena si fa troppo spaventosa. Ma questo non era un film, un cartone animato e purtroppo neppure una comica”. A casa anche lui, per cortesia.

Agganciandomi alla domanda di GS (tra i commenti di un post indietro) su quanti inviati rientreranno in Italia, questo pensiero – come scrissi qualche giorno fa – è l’unica consolazione che riesco ad avere: la Rai che deve sbaraccare buona parte di quella abnorme sovrastruttura creata per coprire l’evento e che invece si è rivelata, as usual, qualitativamente modesta rappresentando piuttosto un’ottima occasione per molti per spassarsela allegramente a spese nostre. Più che il dispiacere per la sconfitta italiana, i volti mesti dei giornalisti rispecchiano perfettamente il dolore per la prossima fine della pacchia.

Uscita l’Italia, speriamo che Repubblica ritrovi un equilibrio nelle pagine sportive e dia il giusto spazio ad altri eventi, non meno importanti – vedi Wimbledon, ove Gianni Clerici viene scandalosamente confinato in colonnini risibili.

Barbapapà

Grazie Barbapapà. Però, ad essere precisi, le pagine che Repubblica dedica alla disfatta dell'Italia sono 8 più la prima (al netto delle pubblicità). Il nemico ha dedicato 9 pagine più la prima, la Stampa 8 pagine più la prima. FS

Titoli.



Il più bel titolo sulla disfatta dell'Italia è quello della Padania.

Se ci fosse.