martedì 31 dicembre 2013

Buon anno.

Una riflessione e una vignetta per iniziare un anno (probabilmente) decisivo.

“Alla fine la vita non è fatta solo di labirinti pieni di giravolte, strettoie, spigoli e gomiti dove uno rimane intrappolato. Ci sono anche sentieri, strade, pianure, praterie e orizzonti illimitati da esplorare. Si tratta solo di non aver paura, di mettersi in cammino e non voltarsi mai verso il passato”.

Giménez Bartlett, Alicia. Il silenzio dei chiostri. Palermo: Sellerio Editore, 2009.


L'ultima miglior prima del 2013.

Il feticismo del giorno.

Maurizio Crosetti, inviato a Grenoble, ha ritrovato i suoi occhiali.
Chissà dov'erano finiti.

Due righe su Repubblica (e il Corriere) di oggi.

Intanto segnaliamo i due interessanti articoli di Federico Fubini (come già segnalato da Luca) e di Barbara Spinelli, ancora la migliore (insieme a Tito Boeri), checché ne dica il Fundadòr.

Grande spazio, come giusto che sia, al dramma di Michael Schumacher. Il Corriere, però, decide di aprire addirittura il giornale dedicandoci le prime quattro pagine (Repubblica ci arriva solo a pagina 10) e tutto sommato vince la sfida con Repubblica anche per la bella infografica (sotto) di Franco Portinari, alla quale Repubblica poteva replicare con Paolo Samarelli, e con l'inviata a Grenoble Elisabetta Rosaspina. Repubblica replica con l'inviato Maurizio Crosetti, giustamente scelto da un mix di vicinanza e cultura sportiva, che però gioca un po' troppo sui doppi sensi legati al passato in F1 di Schumacher.


Largo Fochetti perde anche la battaglia sulla presentazione del nuovo anno in arrivo, limitandosi alla (solita) straordinaria filastrocca dei dodici mesi di Michele Serra. Replica alla grande il Corriere che sfodera un bell'inserto sul 2013 che se ne va e sul 2014 che viene (sotto). Del resto, noi pipierrini lo sappiamo che loro sono più bravi in queste cose. Ma solo in queste cose ;-)


Chiudiamo segnalando il ventisettesimo (e ultimo) articolo dell'anno del Fundadòr su Papa Francesco e  una pillola della terza carrellata dei 100 nomi dell'anno di Gianni Mura.
Auguri.

Cosa dicevi Silvio?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro Pazzo,
oggi su Repubblica c'è uno strepitoso articolo di Federico Fubini a proposito del Cavaliere, fino all'altro ieri alleato di un governo che a Repubblica adorano...

Diceva infatti il piduista- pregiudicato - decaduto:

Non ho mai fatto affari con la politica, anzi ci ho perso e basta. (dal Corriere della sera, 6 gennaio 2006)

Infatti.....

PS Anche oggi il Fundador...come dicono a Roma "nun se po' più sentì nè legge..." è dal 2008 che non ne azzecca una (secondo Egli il PD avrebbe vinto le politiche...)...non ha tutti i torti Grillo riguardo alla panchina del parco

Ciao, Luca L.

L'ultimo Giannelli del 2013.

Peccato che disegni per il Nemico.

L'ultima Repubblica del 2013.

Gli ultimi Nemico e Busiarda del 2013.


Senza parole.

Tiratine d'orecchi.

Dopo averla lungamente elogiata due post prima di questo, adesso dobbiamo dare due tiratine d'orecchi al quotidiano torinese diretto da Marione Calabresi.

La prima è per non aver specificato che il compagno di sciagura del povero Riccardo Capitanio, il quindicenne travolto da una valanga a Cliviere, è il campione di canottaggio Luca Motta, come ricorda invece Repubblica che addirittura lo presenta come il "vice campione mondiale".
Ma, un momento. E se le orecchie le tirassimo proprio a Largo Fochetti? Strano che Repubblica sia l'unico giornale a svelare l'identità sportiva di Luca Motta. E se non fosse lui ma un omonimo? 

La seconda, questa davvero meritata, La Stampa la prende per aver riportato spezzoni delle lettere che Marcel Proust scrisse ai suoi rumorosi vicini di casa mentre era impegnato nella stesura della Recherche. Repubblica fece già qualcosa di molto simile diversi mesi fa.




Scambio di persone.

Riceviamo, via Facebook, e volentieri pubblichiamo:

Ciao Pazzo, sono Gianni da Verona.
Repubblica ha così tanta voglia di sostenere questo governo da averlo allargato alla Lega.
Nel pezzo di oggi di Valentina Conte a pag. 7 si legge del sottosegretario leghista all'economia Giorgetti. E' evidente che ha confuso Giancarlo Giorgetti (leghista) con Alberto Giorgetti quello delle slot, oggi con Alfano.
Ma quando ha scritto "leghista" accanto a sottosegretario non le è proprio venuto alcun dubbio alla Conte?

lunedì 30 dicembre 2013

Irina, Riccardo e Giampiero.

Due righe su Repubblica (e La Stampa) di ieri.

Irina

Irina (il nome è di fantasia) è la donna kamikaze di Volvograd (Stalingrado per i romantici) che ha costretto il vacanziero Nicola Lombardozzi a rientrare a Mosca per dar manforte a Pietro Del Re che era andato a Mosca per dar manforte a Nicola Lombardozzi che è tornato a Mosca per dar manforte a Pietro Del Re.
E così via.

Ma perché nessuno dei due è volato a Volvograd? Chissà se adesso che è scoppiato un secondo ordigno Pietro (o Nicola?) cambieranno idea. In ogni caso, in bocca al lupo. E portateci una statuetta di Stalin, magari di quelle segnatempo che cambiano colore.

Riccardo (e Michael)


Il quindicenne Riccardo Capitanio è morto sotto ad una valanga. Michael Schumacher, in un incidente simile, è in coma.

Applausi a La Stampa e a Marione Calabresi che oggi in prima pagina equipara le due notizie e le mette proprio sotto alla testata.


Il plauso va in particolare alla scelta di mettere in prima posizione Riccardo e non Michael. E anche dentro, sfogliando le pagine, troviamo prima il racconto su Riccardo e poi quello su Michael.

Cosa che non fa Repubblica, che in prima pagina parla solo di Schumi e gli dedica le pagine 10 e 11 e poi, molte pagine dopo, parla di Riccardo Capitanio.

Giampiero Mughini

In Cultura ottima intervista di Angelo Carotenuto al redivivo Giampiero Mughini di cui è uscito l'ultimo libro Una casa romana racconta.

Grande Mughini (anche a chi non l'ha sopportato per anni) quando afferma: "Da Panormana mi sono dimesso per contrasti sulla linea verso il Pifferaio, su Libero ho scritto in grande autonomia. In vent'anni mai un articolo in appoggio a Berlusconi, nemmeno di dileggio. Tanto ce n'erano a cascate".


Ultima cosa: Enrico Franceschini è in riposo natalizio. Al suo posto a Londra ci hanno mandato Alessandra Baduel.

www.venutobene.at

E' toccato al "re dell'Adriatico" Jenner Meletti andare (a provare?) la nuova Spa del sesso a Hohenthurn, Carinzia (pagina 19 di oggi).

Curioso il dominio scelto per il sito internet (riportato in alto a destra della pagina): www.wellcum.at che tradotto maccheronicamente significa (non a caso): venuto bene.

La cosa che non capiamo è come mai lo stesso indirizzo web era presente anche ieri nella pagina in cui si parlava del problema della spazzatura a Roma. Ognuno tragga le sue considerazioni.


Ecco la versione multimediale dei 100 nomi dell'anno di Gianni Mura.

Molto bella la versione multimediale dei 100 nomi dell'anno di Gianni Mura, anche se noi preferiamo ancora la versione inchiostrata. E crediamo che la preferisca anche Gianni.
Ringraziamo Michele R. per la segnalazione.


Largo Fochetti, abbiamo un problema.

Come dare torto ad Attilio Bragantini che, sul suo interessante blog, sostiene che stiamo per perdere (se già non lo abbiamo perso) il Fundadòr:
Lo abbiamo perso. 
Pensavamo che dopo aver fondato Repubblica, un quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, Scalfari, un giornalista fondato da Eugenio Scalfari, come direbbe quel genio di Altan, che pubblica vignette su Repubblica, un quotidiano fondato da Eugenio Scalfari - si fermò un attimo prima del loop infinito con un punto fermo.
Prosegue qui.

Il Fundadòr, di lunedì.

Appare, e poi scompare, per scusarsi di un errore nel Domenicale di ieri.
Bontà sua.

Repubblica di oggi.

Città, anni e anniversari.

Due righe su Repubblica di ieri.

Iniziamo col dire che è stato (è) un numero da collezione: i pipierrini doc se ne sono accorti e il merito non è solo di Gianni Mura, ma anche di Romagnoli, Serra, Clerici e (molti) altri.

Tre sono i temi che ne fanno un numero memorabile: città, anni e anniversari.

Città. Come Genova e Roma, raccontate in modi diversi ma allo stesso modo straordinari da Curzio Maltese e Francesco Merlo.

Curzio racconta la rabbia della Genova d'oggi come se ci fosse nato. Francesco si fa beffe di Roma e del suo primo cittadino citando persino "la poubelle agréée" di Italo Calvino, e confessando a tutti che lui, la foto dei maiali davanti al cassonetto, l'ha vista su un quotidiano del Sussex dove si trovava in vacanza. Un mito.

E poi città come Padova, nel cui ospedale è ricoverata Caterina Simonsen a cui va la nostra solidarietà (oltre a quella di Serra sulla sua Amaca). A Padova, da Caterina, c'è andato il bravo Luigi Spezia. Che però ci deve spiegare come ha fatto ad intervistarla dopo aver scritto che "non le hanno fatto incontrare nemmeno le zie che sono andate a trovarla". Mistero. 
E comunque #iostoconcaterina (FS)

E ancora città come Siena, dove tutto e tutti stanno cercando di risollevare il Monte (dei Paschi), come ci raccontano i due (perché due?) inviati Maurizio Bologni e Andrea Greco.

Anni. Come il 1964, magistralmente raccontato nel Domenicale dal vice-Diretùr Angelo Aquaro e da Michele Serra (AA si è ricordato dei bei tempi andati sfoderando un bel The Times Are a-Changing (dove manca il "they" e c'è una "g" di troppo: The Times they are a changin'.

Anniversari. Come quello dei trent'anni di Word, il programma di scrittura che ha spodestato le vecchie macchine da scrivere e che provocano l'eccitazione di Bartez (Stefano Bartezzaghi) in un pezzo da ritagliare per i nipotini, che chissà se riusciranno mai ad utilizzare Word. Il ragionamento di Bartez è tutto condensato in questa frase: "Il nostro modo di comporre non è più lo stesso: non serve pensare prima di scrivere".

E poi la prima carrellata dei cento nomi dell'anno di Mura, un Romagnoli d'annata sul selfie, nuova forma dell'autoscatto e un Gianni Clerici che ricorda gli anni 80 del bel tennis che fu.

E infine, e purtroppo, ci sono anche le cose per cui il numero di ieri di Repubblica non verrà ricordato: il Domenicale sbrodoloso del Fundadòr su Papa Francesco e le due stucchevoli lettere nell'apposita rubrica (Augias è in vacanza natalizia): quella dell'animalista che scrive (anche) cose anti-scientifiche e quella del lettore che esulta per il dietrofront dell'energia eolica.

domenica 29 dicembre 2013

Crisi d'astinenza.

Segnalo il ritorno della parola "Berlusconi" sulla home di repubblica.it dopo 3 giorni di astinenza. 'Gn'anno fatta, ricaduta.

 

Gpp


(Altri) refusi del Venerdì.

Il piccolo grande disastro dell'ultimo numero del Venerdì, prosegue con altre due segnalazioni del l'attento Peppe, riguardanti un pezzo di Rodolfo Sala a pag. 43: "semnpre" invece di "sempre" e la frase "Tera nostra (una sola t)" quando evidentemente si riferisce ad una sola r.

Altan di giornata.

Mura immenso.

Per il FS e per Nonunacosaseria, entrambi sostenitori di Pippo Civati, un bellissimo regalo di fine anno da Gianni Mura. 
(tratto dalla prima parte dei 100 nomi dell'anno di GM, su cui torneremo)

Gli erroracci del Venerdì.

Dopo i refusi, segnalati ieri, ecco un bell'errore di fine anno segnalatoci da GPP.

Nella sezione cultura, l'attrice in foto non è Julie Christie, ma Geraldine Chaplin, che ha interpretato Tonja, la moglie di Zivago.


Oggi è il compleanno di Aldo Balzanelli.

Ad Aldo i migliori auguri da tutti noi di PPR.

Repubblica di oggi.

Il Nemico e la Busiarda di oggi.


I titoli di oggi: la Stampa apre con RENZI.

Corriere: Strappo al vertice di Mps

Repubblica: Letta: sì al confronto sul governo

La Stampa: Renzi gela Letta e Alfano: "Niente in comune con loro"

Sole 24 Ore: Ecco le nuove tasse del 2014

Il Messaggero: Tutti gli aumenti del 2014

Il Fatto Quotidiano: Prima di arrestare qualcuno il giudice dovrà avvertirlo

Il Giornale: Alfano, ultima chiamata

Libero: Le marchette di Renzi

Manifesto: Rimpastarellum

L’Unità: Letta ricomincia a ballare

sabato 28 dicembre 2013

Gogna pentastellata: De Benedetti nuova vittima.

Il nuovo giornalista (ad honorem) di Beppe Grillo è nientepopodimenoche l'Editùr di Repubblica Carlo De Benedetti. 


Repubblica e CDB erano già finiti nel mirino del sito di Beppe Grillo per quest'altra cosa:

La Repubblica del cittadino svizzero De Benedetti, il lobbista del pdexmenoelle, titola come seconda notizia "Minacce di morte sulla pagina FB di Grillo "Politici, ora il tritolo" inducendo chi legge a credere a chissà quali minacce dirette o fomentate dallo stesso Grillo con l'intento, neppure troppo velato, di associare il M5S al terrorismo e far chiudere l'account di FB di Grillo. Le minacce se ci sono state sono di qualcuno che le ha postate su Facebook, uno dei milioni di italiani, magari iscritto allo stesso pdexmenoelle come già successo il mese scorso (vedi link). Le autorità possono se vogliono risalire ai responsabili. La propaganda mediatica dell'Ingegnere oltre che essere squallida nei toni dimostra la sua indubitabile ignoranza digitale sin dai tempi della Olivetti.

I refusi del Venerdì.

Torna la simpatica rubrica dedicata ai refusi del magazine di Largo Fochetti.
Qui sotto tre errori scovati nell'ultimo numero.




Peccato che disegni per il Nemico.

Il Giannelli di oggi.

Addio XL (di carta).

Addio Lou Reed, addio XL. L'ultimo numero cartaceo è in edicola.
Da gennaio cercatelo su http://xl.repubblica.it


Chicca per i feticisti del giornalismo.

Una foto storica di Paolo Sollier con la sua cinquecento e davanti ad un'edicola con in mano il manifesto.
(foto dalla pagina Facebook di La nostra serie A negli anni 70)

Repubblica di oggi.

Il Nemico e la Busiarda di oggi.


I titoli di oggi: Repubblica riapre con RENZI.

Corriere: Il pasticcio degli emendamenti

Repubblica: Rimpasto, Renzi incalza Letta

La Stampa: Un tesoretto per imprese e lavoro

Sole 24 Ore: Un miliardo per il lavoro

Il Messaggero: Salva-Roma ok, scontro sull'Irpef

Il Fatto Quotidiano: Il governo Letta è in agonia e il Colle dà la colpa a Grasso

Il Giornale: Spegnere Napolitano

Libero: "Arruoliamo gli immigrati"

L’Unità: Basta con i decreti salva tutto

El dolç Concita.

I pipierrini doc e in particolare gli adoratori della dolce Concita non si saranno persi l'intervista di CDG al presidente della Catalunya Artur Mas il quale ha prontamente restituito il favore inserendo l'intervista sulla Home Page del sito della Generalitat de Catalunya (www.president.cat) e pubblicando anche due foto davvero feticistiche dell'incontro.

Ecco come viene presentata l'intervista:

Artur Mas va fer aquestes declaracions el passat dia 24 de desembre a la periodista Concita de Gregorio, editorialista de “La Repubblica”, analista en programes de ràdio i televisió i també escriptora. De Gregorio,  periodista amb una gran influència a Itàlia, on també ha estat directora del diari “L’Unità”, ha redactat una entrevista-perfil sobre el president Mas que ocupa avui un espai de referència a la primera pàgina del diari, el més llegit a Itàlia i de referència als sectors de centre-esquerra.



(Finalmente) Alberto D'Argenio: forse l'ultima figurina dell'anno.

Il sito di Repubblica ci regala una delle ultime figurine dell'anno per il nostro già ricco album dei feticisti. Ecco Alberto D'Argenio che in un video ci racconta come Letta potrebbe arrivare sano e salvo al 2015.

L'utimo refuso.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao Pazzo,
certo che quando dite "Osservatorio Cassonetto" fate sul serio.
Sull'inserto Viaggi del 18 Dicembre c'è un refuso a caratteri cubitali e a quanto pare nessuno ha segnalato. E' finito subito nel cassonetto senza neanche essere sfogliato?
Auguri a tutti, Peppe

Anto(n)io Padellaro (Osservatorio Errori).

Dalla prima pagina del Nuovo Nemico di ieri.

Un regalo di Natale (in ritardo) per i feticisti.

Per chi avesse perso la diretta su www.laeffe.tv, ecco lo speciale sull'intervista di Gad Lerner a Michele Serra, sul libro di quest'ultimo Gli sdraiatihttp://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/gli-sdraiati-il-confronto-con-michele-serra-l-integrale/150809/149314

Ringraziamo illustrAutori per la segnalazione.

venerdì 27 dicembre 2013

Ecco perché Repubblica è così graniticamente pro-Tav.

Riportiamo dal sito libreidee.org:

“Follow the money”, come dicono gli americani. Fatelo, e scoprirete tante cose. Per esempio, perché il quotidiano “La Repubblica”, fondato da Eugenio Scalfari e edito dal finanziere Carlo De Benedetti, è così graniticamente pro-Tav. Convinzione ideologica? Forse. Ma come spiegarsi tanta sistematica “disattenzione” verso le inoppugnabili motivazioni dei No-Tav, supportate dai migliori tecnici? Seguite i soldi, dice John Siccardi, e vedrete che gli azionisti del grande quotidiano italiano potrebbero avere tutto l’interesse – solido, materiale – perché l’opera pubblica più devastante, assurda e inutile d’Italia, la linea Tav Torino-Lione, si faccia comunque. Anche se il Consiglio d’Europa definisce «incompatibili con il corretto giornalismo investigativo» le campagne giornalistiche realizzate sulla base di prese di posizione “al servizio di interessi particolari”, è un dato di fatto che proprio gli interessi particolari riescano a farsi strada, eccome, nel mondo della cosiddetta informazione. L’unica domanda che conta è: chi comanda, davvero, in redazione? 

Prosegue qui.

Due o tre cose sui giornali della vigilia.

Il 24 dicembre, in attesa della mezzanotte, abbiamo sfogliato i tre principali quotidiani d'informazione italiani e ci siamo appuntati alcune cose.

Intanto le tre diverse fotonotizie di prima pagina: Repubblica la dedica alla protesta dei detenuti a Ponte Galeria, la Stampa torna sulla liberazione delle Pussy Riot mentre il Corriere sta decisamente sul gossip segnalando la "noia" della famiglia Obama durante una partita di basket alle Hawaii. La notizia, pressochè inutile, è accompagnata da un commento, altrettanto inutile, di Maria Laura Rodotà che scomoda addirittura l'Anna Karenina di Tolstoj.

Repubblica e Stampa dedicano le pagine 2 e 3 all'infinita questione degli immigrati, ed è proprio in queste due pagine che i due quotidiani danno il meglio di giornata: Repubblica ci regala un commovente reportage di Attilio Bolzoni dal CIE di Roma dove alcuni detenuti si sono cuciti la bocca in segno di protesta. La Stampa, invece, ci racconta la storia di due sopravvissuti alla tragedia di Lampedusa, due immigrati che sono riusciti a raggiungere le località desiderate dopo un viaggio avventuroso nel cuore dell'Europa. Michela AG Iaccarino ci racconta da Bellingwolde (Olanda) la storia di Zerit, mentre Niccolò Zancan quella di Jimi da Gavle (Svezia).

E qui segnalamo la seconda scivolata del Nemico che affoga la questione degli immigrati e dei detenuti di Ponte Galeria a pagina 19, avendo deciso di dedicare alla politica le prime 11 pagine.

Tornando alla liberazione delle Pussy Riot, la Stampa non mantiene le promesse di prima pagina (foto notizia) dedicando all’argomento solo mezza striminzita pagina di Lucia Sgueglia. Non fa meglio il Corriere che ne parla a pagina 11 con un pezzo di Maria Serena Natale e con un’analisi di Franco Venturini, mentre si comporta egregiamente Repubblica che sfodera un interessante commento di Lucio Caracciolo a sostegno della cronaca dell’inviato a Mosca Pietro Del Re (che sta sostituendo il vacanziero Nicola Lombardozzi).

Un altro fatto importante di giornata era la morte di Kalashnikov, inventore dell’omonimo fucile: il Corriere “si limita” ad un pezzullo di Guido Olimpio datato Washington, la Stampa si affida ad un commentucolo di Anna Zafesova, mentre la parte del leone la fa ancora Repubblica (e non è favoritismo) con un bel ritratto di Kalashnikov firmato da Vittorio Zucconi che ci regala un incipit d’annata: “Già il suo nome suonava come una raffica: Kalashnikov”.

Passando ad altro, il Corriere si salva in corner con un bello scoop su Carlos Santana che ritrova dopo 40 anni il suo primo percussionista Marcus Malone, finito in disgrazia dopo aver collaborato al primo LP “Santana”.

Dell’interessante inserto della Stampa sul 2014 che ci aspetta si è già parlato in altro post, ma qui vogliamo aggiungere che la qualità eccelsa degli interventi è inversamente proporzionale a quella scadente con cui è impaginato l’inserto. Grafici da rimandare a settembre.

Repubblica propone negli Esteri un pezzo da non perdere di Francesca Caferri sulla “Spoon River” di Piazza Tahrir al Cairo.

Chiudiamo segnalando la frase del giorno scritta da Michele Serra per la sua Amaca: “Si diceva, una volta, che i quotidiani, già il giorno dopo, servono a incartare il pesce. Quelli online nemmeno a quello. Buon Natale a tutti. Anche al blog di Grillo”.

Lettori inaspettati.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao Pazzo,
ieri sera mentre guardavo Batman "The Dark Knight Rises", il terzo capitolo della trilogia di Nolan, ho scoperto che in una delle scene finali, Alfred, il maggiordomo di Bruce Wayne/Batman, si siede ad un
tavolo a Firenze e apre un giornale.
Lascio indovinare a te di quale si tratta... ;-)

Saluti e di nuovo auguri, Michele

Ciao Michele, avevamo già segnalato questa chicca ai tempi dell'uscita del film. Era stato addirittura il giornalista di Europa Giovanni Cocconi a segnalarcelo.
Comunque la pubblichiamo ugualmente perché è una cosa rilevante per noi feticisti di Repubblica.
FS

Repubblica di oggi.

Il Nemico e la Busiarda di oggi.


I titoli di oggi: si ricomincia dalle tasse.

Corriere: Il risparmio tagliato dalle tasse 

Repubblica: Tassa sulla casa, un altro rinvio 

La Stampa: Tassa sulla casa, per gli sconti rinvio a gennaio 

Sole 24 Ore: Sei miliardi di fondi Ue per lavoro e piccole opere 

Il Messaggero: Il pasticcio del salva-Roma 

Il Giornale: Tassa sulla pausa caffè

Libero: I regali di Letta ai compagni 

L’Unità: Il governo si salva in corner