Riportiamo dal sito libreidee.org:
“Follow the money”, come dicono gli americani. Fatelo, e scoprirete
tante cose. Per esempio, perché il quotidiano “La Repubblica”, fondato
da Eugenio Scalfari e edito dal finanziere Carlo De Benedetti, è così
graniticamente pro-Tav. Convinzione ideologica? Forse. Ma come spiegarsi
tanta sistematica “disattenzione” verso le inoppugnabili motivazioni
dei No-Tav, supportate dai migliori tecnici? Seguite i soldi, dice John
Siccardi, e vedrete che gli azionisti del grande quotidiano italiano
potrebbero avere tutto l’interesse – solido, materiale – perché l’opera
pubblica più devastante, assurda e inutile d’Italia, la linea Tav Torino-Lione,
si faccia comunque. Anche se il Consiglio d’Europa definisce
«incompatibili con il corretto giornalismo investigativo» le campagne
giornalistiche realizzate sulla base di prese di posizione “al servizio
di interessi particolari”, è un dato di fatto che proprio gli interessi
particolari riescano a farsi strada, eccome, nel mondo della cosiddetta
informazione. L’unica domanda che conta è: chi comanda, davvero, in
redazione?
Prosegue qui.
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