mercoledì 29 aprile 2020

L'esordio al Tour de France - Ricordi e testimonianze su Gianni Mura.

Quando lo conobbi, nell’estate del 1967, pensai ” ma chi è ‘sto strionzo?”. Era un ragazzino di 22 anni, mi sembrò pieno di spocchia più che di emozione per il suo primo servizio da inviato. Eravamo ad Amiens, Alta Francia, quarta tappa del Tour. … Ci presentammo: piacere, piacere. Mi porse la mano senza guardarmi negli occhi, poi subito vidi le sue spalle che si allontanavano. Si chiamava Gianni Mura. Ma scoprii presto che era tutt’altro che uno stronzo.

Franco Recanatesi, Corriere dello Sport - Stadio

Tratto dal sito Lo Slalom

martedì 28 aprile 2020

Verdelli licenziato: la rassegna stampa social con lo sfogo e le idee dei lettori (terza e ultima parte).

La prima parte la trovate qui.

La seconda qui.

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Al momento in cui scriviamo, sono 35* i lettori che hanno dichiarato che non acquisteranno più Repubblica.

Un campione minuscolo (noi contiamo quasi zero) ma che dimostra a che punto è la stima della gente verso la nuova proprietà e il nuovo direttore.

*dato in costante aggiornamento


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Carlo Verdelli. Giornalista. Non più Direttore di Repubblica...


... perché ciò che è successo è tutto vero...



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Ciao Pazzo.

A proposito del progetto di Nuova Repubblica che quella attuale in mano a Elkann potrebbe essere snaturata, io la penso così.

Vorrei un quotidiano che abbia una grafica pulita, ordinata, con le sezioni che stavano al loro posto come era la vecchia Repubblica di Scalfari e del primo Ezio Mauro, con titoli efficaci, ma non gridati.

Vorrei un quotidiano che non mi ridicesse le stesse cose che ho già letto il giorno prima sul web o ascoltato in televisione, ma mi fornisse delle chiavi di lettura e degli approfondimenti, come era nelle idee di Calabresi, ahinoi non portate avanti.

Vorrei un quotidiano con giornalisti affamati che fanno degli scoop, ma scoop veri, non robe riprese da giornali stranieri o biscarate che poi vengono smentite il giorno successivo dal primo debunker dilettante che si mette a spippolare su google. E giornalisti che quando non fanno degli scoop comunque danno informazioni (avete presente ilpost.it?) che gli altri quotidiani solitamente non danno.

Vorrei un quotidiano di massimo venti pagine, ma scritte bene e che abbiano un senso. Due pagine di sport bastano e avanzano (a meno che l’Italia non abbia vinto i mondiali o sia lunedì), altrettante di spettacoli pure. A metà anni Novanta la sezione esteri di Repubblica era due passi avanti a quelle degli altri quotidiani italiani: è possibile tornare a quei livelli? Non occorre avere un corrispondente in ogni capitale, con le attuali tecnologie si può fare una buona sezione esteri anche con minori investimenti.

E quanto alle Grandi Firme, ce ne sono alcune che ormai non leggo più, tanto so dove vanno a parare, come sarà il loro articolone che da anni non dà notizie vere e inedite e nemmeno chiavi di lettura, anche se scritto in modo brillante. Quindi, si può fare un buon giornale anche senza Ceccarelli, Messina, Merlo e Rampini.

Chiedo troppo?

nonunacosaseria

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Sai Pazzo che non mi riconosco molto nella maggior parte dei commenti. Colpa mio certo, anche perché a me piaceva e piace ancora molto Calabresi e forse perché non sono mai stato di sinistra sinistra. Conservo ancora il n° 1, mia moglie è sempre stata più affezionata di me tanto da farsi regalare l'abbonamento a Repubblica per 2 anni quando eravamo in Brunei. Poi lo compravo quando eravamo in Sud Africa, quando arrivava, quindi direi che non comprare Repubblica no! Con l'eccezione della domenica per l'imposizione di comprare L'Espresso (noi adoravamo Panorama prima dell'avvento di quello là). Per carattere non ho mai sopportato i titoli urlati, cosa che mi ha anche sempre dato fastidio sulla Gazzetta. Non sono in grado di giudicare Verdelli dal lato umano, ma mi piacciono molto Altre storiedi Calabresi. Il modo e il tempo in cui è stato licenziato Verdelli è in ogni caso osceno. però mi sento ancora pesantemente orfano a causa della morte del Grande Gianni Mura a non molta distanza di quella di Vittorio Zucconi, ma finché resta Michele Serra resto anch'io. Ho scritto un po' sconclusionto ma la mia stima per te e per il tuo blog rimane immutata e continuerà.

Grazie Sergio T

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Ho smesso di comperare Repubblica da ieri (26 aprile ndFS). Desideravo leggere un commento da parte di Scalfari, prima di decidere sul da farsi. 

Ora sono basito. Ho perso un punto di riferimento. 

Ma la mossa di Elkann è inaccettabile. E le prime conseguenze sono già visibili.

Sol Caliente

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Da " la Repubblica " a " il Re pubblica " !!

Chissà se Gianni Mura avrebbe apprezzato questo "spassaparola".

Certo , non avrebbe apprezzato questo tradimento al giornale che lo ha visto crescere e che in modo tangibile, insieme ad altri giornalisti eccelsi, ha portato in alto.

Massimo Albanese (via Facebook)

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Ciao pipierrini, ma continuerete con la fedeltà alla testata? o siete tentati dalla repubblica bis di cui si parla (e si smentisce)?

Giuseppe De Filippi - Il Foglio e Canale 5

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Cari amici, da oggi io non credo sarò più pazzo per repubblica. Già da qualche tempo, sebbene recente, avevo perso un po' di passione. Dopo ieri sera tutto è cambiato. Veramente questo giornale almeno nella sua dirigenza sembra essere cambiato tantissimo. Troppo. Dispiace.

Brevemen

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...sono uno che ha letto da sempre "La Repubblica" (non solo) e da una vita sono un abbonato de " L'Espresso"; il "cambio" mi ha lasciato perplesso come la "nuova proprietà", ma tant'è ! Però al minimo "stravolgimento" di linea politica lascerò l'una e l'altro !!!...

Alfonso Di Iorio

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Dopo che è venuto a mancare Mura avevo già iniziato a vacillare, con questa mossa vergognosa mi hanno fornito l'assist. Addio.

Filippo Rubini

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Mi dispiace per voi ma io è tanto che non sono più pazzo per repubblica, non è più il giornale di una volta.

Luigi Lacerenza

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Credo che si apra un bello spazio per chi vorrà fare un giornale di sinistra liberale, europeista e aperto. Certo ci vorrà coraggio in questo momento ma con una struttura snella ce la può fare. Magari sostenuto anche da azionariato popolare o crowdfunding.

Antoine Doinel

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Dagospia ne sa sempre una più del diavolo...

E comunque pare che c'entri davvero la Juventus...


Ragionamenti pipierrini: 

1) Altamente simbolica la cover del Venerdì con Scalfari e Aspesi che sembrano allontanarsi da un mondo. Di spalle, abbracciati e sorretti a vicenda mentre tutto frana 

2) Curiosità su come domani, 25 aprile, saranno trattate le proteste di Tel Aviv contro il governo

FS

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Ma nel 2016 fu il gruppo Repubblica che si comprava La Stampa (semplifico) poi i ruoli si sono ribaltati. Il perché di questo ribaltamento ancora non mi è chiaro.

Andrea D.

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La libertà di stampa è sacra e quella d'impresa impressa a rango costituzionale. Ma con la nomina di Molinari si chiude definitivamente un ciclo editoriale lungo 45 anni per Repubblica. 

Solidarietà ai giornalisti che oggi hanno deciso uno sciopero sacrosanto.

Mattia Ciampicacigli



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Solidarietà a Verdelli e tutta la redazione Repubblica, la tempistica è imbarazzante.

Ordine Nazionale dei Giornalisti

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Esprimiamo solidarietà alle giornaliste e ai giornalisti di Repubblica che oggi sono in sciopero “a seguito della decisione del Cda del Gruppo Gedi di sostituire il direttore Carlo Verdelli...”.

Controcorrente Lazio

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Da ispanista penso che se continui ad andare fiero di essere cresciuto con Kissinger, che di libertà democratiche se ne intende -soprattutto in America latina-, non posso fidarmi molto del tipo di giornale che hai in mente di fare, eh.

Monica R. Bedana

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Ciao Pazzo, 

temo che sia la fine di Repubblica come l'abbiamo conosciuta. Molinari è un ottimo giornalista, ma è un conservatore; probabilmente Rep diventerà un quotidiano liberal-conservatore sul modello del Foglio e del Messaggero

Credo che alla fine del mese non rinnoverò l'abbonamento e passerò ad un altro giornale (il manifesto o Open); spero che De Benedetti fondi un nuovo quotidiano, come si mormora da tempo. 

Elia Zarcone

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Il Fundadór è incazzato nero. 

"Verdelli non meritava questo trattamento ".


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Caro Pazzo, 

scrivo di nuovo dopo due giorni travagliati. 

So che piangersi addosso è inutile, ma Verdelli era tutta un'altra cosa. Mi capita di pensarlo spesso in questi giorni. L'hanno pugnalato alle spalle, e da signore e onesto giornalista qual è non se lo meritava. 

Non lui, non con tutti i "giornalisti" che bazzicano in giro di questi tempi. 

Per favore, ti chiedo di rilanciare un #iostoconverdelli anche da parte mia (non ho twitter). 

Per quanto modesta che sia la mia voce, vorrei esprimere anche io la mia vicinanza a un grande direttore, e a un grande uomo. 

Grazie per quello che fai. 

A presto. 

DF

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Dal 1976 leggo Repubblica, avrò difficoltà a cambiare , sono dispiaciuto , ma MOLINARI non garantisce lo spirito di Eugenio Scalfari che ha inculcato in questo giornale , ciao e spero arrivederci.

Nicola Blasi

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Die #Agnelli-Familie übernimmt die großen #Zeitungen "La Repubblica" und "La Stampa". Das könnte für #Italien das Verschwinden von bewährten publizistischen Stimmen bedeuten. Presse: Mega-Übername in Italien.

Fachinformationsdienst Romanistik

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In solidarietà con Verdelli, spero in un futuro migliore per Repubblica. Oggi torno a comprarla dopo alcuni mesi, sperando di trovare un giornale di notizie, approfondimenti e fatti. In anni di urlatori, troll e strilloni da circo il giornalismo deve rincorrere la verità, i fatti e le analisi, non colludere con il caos e limitarsi ad "alzare la voce".

Un augurio al giornale. 

Fulvio Aquino

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Ho i dubbi di tutti i lettori. Sono un’abitudinaria: ho sempre avuto le mie “firme” preferite. Arbasino, Zucconi, Pansa, Guzzanti, Serra, Mauro, De Gregorio, Audisio e molti altri. È un giornale fatto di contenuti importanti. Ancora. Ma c’è un limite a tutto.

Maria Letizia Cerica

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E intanto, Dagospia la tocca piano.



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Io ho disdetto il mio abbonamento, Molinari anche no.

Paola Fosca

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E con Pierangelo Tognetti siamo a 30. Cifra tonda.

(commento arrivato sul blog di PPR)


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Una foto.


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Ciao Pazzo,

Repubblica l'ho letta sempre meno negli anni, soffrendo per la continua decadenza ma continuando a considerarla non un semplice giornale, ma il giornale, per motivi familiari e di affetto.Ora è davvero finita. Rimane il nome, non l'essenza. Spero (ma non credo) che nell'editoriale di domani Eugenio Scalfari tragga le inevitabili conseguenze. Spero (ma non credo) che lo facciano altre firme storiche. Forse dovremmo farlo tutti. 

Ps Per Massimo Giannini, un minuto di silenzio. 

Enrico

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Io da lettrice continuo lo sciopero

Mare

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Sono finito sul Vostro blog mentre facevo disperatamente delle ricerche su qualche retroscena del licenziamento Carlo Verdelli, che dire? #iostoconverdelli, ma non ho twitter.

Grazie. m.p.

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Parlare di calciopoli per la cacciata di Verdelli è follia.

Elkann voleva un direttore più vicino, più "torinese".

Simone Vallin

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Ciao Pazzo,

oggi, 26 aprile, l’Editoriale domenicale del Fondatore, che parte sempre dall’Io – il suo che suppongo lo assorba troppo – scopre un’anima liberal-socialista nel suo giornale, e alla fine dà il suo appoggio al nuovo direttore Molinari che, a quanto pare, si sono trovati d’accordo sulla linea liberal-socialista, e per augurare buona fortuna al brutalmente defenestrato Verdelli. Morto il papa, anzi: cacciato il papa, se ne fa un altro. L’importante è l’anima liberal-socialista. A dirla tutta, un altro editore-padrone, con la stessa brutalità, aveva defenestrato 14 mesi fa, un altro direttore, il Calabresi. A me C. non piaceva, ma lo stile dei padroni, vecchi e nuovi, trasuda volgarità. Per il camaleontismo di un 96 enne non voglio pronunciarmi. 

Per ciò che mi concerne, con l’Io del Fondatore e l’anima liberal-socialista di Repubblica, garantita da Molinari e Scalfari – per quel che può valere l’acquisto di una copia – ho chiuso. 

Giovanni Filero

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Molti ex Repubblica passati al Fatto Quotidiano sui social sono piuttosto attivi. L'operazione è semplice: dipingere le "nuove" testate come paludate e super-centriste, la Repubblica pro America e Israele. Funzionerà? Che effetto avrà sulle liti a 5 stelle?

Gabriele Carrer

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Ho smesso di comperare Repubblica da ieri. Desideravo leggere un commento da parte di Scalfari, prima di decidere sul da farsi. Ora sono basito. Ho perso un punto di riferimento. Ma la mossa di Elkann è inaccettabile. E le prime conseguenze sono già visibili.

Sol Caliente

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#iostoconverdelli

Provate a rileggervi i tweet con questo hashtag: sono fermi al 23 aprile. Poi cala il silenzio. E qualcuno è di chi già sapeva e aveva già pronta la strategia per convivere con il nuovo assetto. 

Mamma mia.

Ettore Boffano - Il Fatto Quotidiano

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Il fatto che Carlo Verdelli non sia più direttore di Repubblica non lo mette al riparo dalle minacce che ha ricevuto. E' ancora sotto scorta. E' tutto come prima. Non lasciamolo solo.

Franco Vanni - Repubblica

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Io ho deciso già oggi di andarmene, proprio per quello. Ma possibile che la redazione non abbia nulla da dire?? Alla faccia della linea liberal-socialista del "Fondatore".

Feld

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"Con Molinari, invece, è probabile che il respiro che si tenterà di dare a Repubblica sarà più vicino all’anglosfera, specialmente agli ambienti più repubblicani." 

Lupi travestiti da agnelli - di Matteo Cavagliato

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A tutti quelli che in queste ore blaterano di Repubblica, gongolando con epitaffi già sentiti mille volte, Scalfari ricorda perché il nostro giornale è vivo, vitale e intriso dei suoi ideali. Come un fiore che "prima dei cento non può appassire".

Fabio Tonacci di Repubblica dopo l'uscita del primo editoriale di Scalfari nella gestione Molinari

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Sempre sul domenicale del Fundadòr

Nel suo domenicale Scalfari ringrazia e loda Verdelli (per il quale ha utilizzato il termine "licenziamento" anziché altre parole meno dure) e fa un endorsement per Molinari basato sulla fiducia, in attesa di future conferme. Vedremo se avrà ragione.

Mauro Mentore

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Traduzione del sermone del Fondatore. Non potete snaturare la mia creatura altrimenti ne fondiamo un’altra. Vi ripeto quello che é il giornale, e per momento prendo per buone le vostre rassicurazioni; ma vi controllo. Ottima Eugenio, ma già il fatto di averlo dovuto dire.

C D'A

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Mentre negli altri giornali si scrive che Eugenio Scalfari è incazzato per il licenziamento di Carlo Verdelli dalla direzione di @repubblica (e che sta per passare alla - forse - nuova Unità di De Benedetti), lui risponde così.

Moreno Pisto


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E comunque, c'è molto interesse, intorno a Repubblica. 

(il grafico delle visite al sito di Pazzo per Repubblica)


Coronavirus e cambio di direzione: dove eravamo rimasti? Feticismi Arretrati dal 22 al 27 aprile 2020.

Riprendiamo la pubblicazione pseudosettimanale dei Feticismi.

Siamo stati rallentati da ciò che è accaduto nel frattempo a Largo Fochetti. Siamo certi che abbiate capito.

Dunque andiamo a riprendere da dove eravamo rimasti.

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22 APRILE 2020

La prima di oggi.

Signore e signori, sorpresa! Elegante e al tempo stesso inquietante quel -15% entrerà nella storia di Largo Fochetti. Occhiellone su tre righe e niente fotonotizia, che di fatto è sostituita da quel numerone arancione. E nel fogliettone segnali antivirus.



Coronavirus, stabili le paginate: oggi 17. Ieri erano 16 e l'altroieri 18 (record 21). In calo i TITOLONI arancioni: oggi sono 10. Ieri erano 12 e l'altroieri 11 (il record ci sfugge).

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Tracce di Piemonte...

Tanti morti quanto gli abitanti di Ivrea.

(dal Punto di oggi firmato da Alessandra Ziniti)




ellekappa di oggi



Milano come Hart Island. 

I morti che nessuno reclama in un pratone del Cimitero Maggiore. 

Caterina Pasolini a pagina 15.



Osservatorio Infografiche Colorate (ma rigorosamente non firmate). 

Un particolare di quella di pagina 11 su come si conterrà il contagio nella fase due.

E un particolare di quella di pagina 13 sulle superpetroliere ai raggi X.





Coronavirus/Famiglie. 

Brunella Giovara racconta la storia di Francesca Bider e di suo marito Francesco alle prese con lavoro, bimbi a casa e niente nonni.



Giù le mani da Carlo Verdelli. 

La lettera di solidarietà della redazione di Nigrizia il mensile sull'Africa e il mondo nero. 

(vista nell'apposita sezione)



Osservatorio Contagi.

Aggiornato alla mezzanotte di ieri. 

La Turchia vicina ai 100.000 contagiati.



Niente Oktoberfest. 

Non possiamo manco berci sopra... 

(brevina a pagina 19)



Coronavirus/Sport. 

Franco Vanni ci racconta le clamorose rivelazioni di Romelu Lukaku di cui si parlerà a lungo.



Osservatorio Refusi Anagrafici. 

(didascalia a pagina 3) 

Càpita. Soprattutto in questi frenetici giorni.



Ansia...



Ma domani c'è anche questo...




Feticismi DOC.

Il pechinese Filippo Santelli protagonista di un bell'articolo sull'ultimo numero di Prima Comunicazione.



23 APRILE 2020

#iostoconverdelli

Oggi più che mai.

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La prima di oggi.

Tornano i TITOLONI crudi, dopo un po' di respiro. L'emergenza sanitaria lascia il posto a quella economica e sociale. Occhiellone su tre righe e Roma deserta in fotonotizia (con commento di Augias). C'è l'EMerito di spalla e l'AutoMarketta nel fogliettone.



Coronavirus, oggi stabili le paginate: 17 come ieri. L'altroieri erano 16 (record 21). In brusco rialzo i TITOLONI arancioni: oggi sono 13. Ieri erano 10 e l'altroieri 12 (il record ci sfugge).

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Osservatorio AutoMarkette in Prima Pagina.

Ma sono proprio Eugenio e Natalia in copertina? 

Non ne siamo certi: lei non porta mai la gonna...




Lo sfoglio apre con la crisi dei 10 milioni di nuovi poveri. È come nel dopoguerra.

Articoli di Ziniti (il Punto), Conte (pezzo forte), Petrini (gli aiuti alla ripresa) e Cuzzocrea (intervista a Enrico Letta).



Da non perdere assolutamente il racconto di Corrado Augias sui silenzi della sua Roma.

Vale, da solo, il prezzo del giornale di oggi. Chapeau.



Tracce di Piemonte. 

(da il Punto di Alessandra Ziniti)



Giu le mani da Carlo Verdelli.

(lettera apparsa nell'apposita sezione)



ellekappa di oggi



Doppia gioia.

Felici di essere stati tra i primi a rilanciare #iostoconverdelli (8 ore fa) e felici che Repubblica ci abbia prontamente rituittato.



Pare che la nuova (bella) rubrica "Capitali europee al tempo del virus" sia già terminata.

Dopo Londra, Parigi e Berlino, ci aspettavamo almeno anche la martoriata Madrid. 

Ovviamente firmata dall'iberico Alessandro Oppes.

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Osservatorio Contagi.

Aggiornato alla mezzanotte di ieri. 

La Germania ad un passo dai 150.000 contagiati.


Felicità è quando scopri che Nicola Fratoianni ti segue.

Grazie.



Feticismi DOC.

Inedito ticket Livini-Vitale a pagina 8.



Osservatorio Frecciatine.



La movimentata giornata di Carlo Verdelli tra minacce di morte e scenari futuri a Largo Fochetti. 



Liberi da Libero. 

Via "I Sentinelli di Milano" - Instagram



E a proposito di Libero, oggi c’è un ritratto di Eugenio Scalfari firmato da un Vittorio Feltri quasi irriconoscibile.

Ne tratteggia le tappe professionali con rispetto e con un'umanità sorprendenti. Davvero un ritratto fuori dal coro scritto con ammirevole intelligenza.




Dopodichè abbiamo visto questa Home Page.

E il resto è storia nota.




24 APRILE 2020

OGGI REPUBBLICA E' IN SCIOPERO PER I NOTI FATTI.

Un grazie di cuore alla redazione di Repubblica che in questo giorno terribile e angosciante di sofferenza per il nostro direttore Carlo Verdelli è riuscita a chiudere l'assemblea con entusiasmo e passione. 

Visto NON si stampi. 

24 aprile 2020. (rumore di barricate attive)

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25 APRILE 2020

IL PRIMO GIORNO DELLA NUOVA GESTIONE DI MAURIZIO MOLINARI

A questo link il riassunto della prima pagina di Molinari.

Di seguito gli altri Feticismi del giorno

A bocce ferme, proviamo a mettere insieme i cocci e andare avanti. Ma con juicio. Il nostro pensiero lo conoscete: #noistiamoconverdelli.

Ma the show must go on. 

Ancor più fedelissimi alla linea del Critichiamo ciò che amiamo. Buon lavoro dunque alla redazione e a MM.

FS

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La prima di oggi

TITOLONE e Occhiellone decapitati. Arancione (quasi) in pensione. Firma sotto la testata. Editoriale d'esordio al posto giusto. Altan e Serra sul 25 aprile. Sorprese Penati, Rivara e Cognetti. Per la Festa della Liberazione si poteva fare di più.


Coronavirus, anche con MM stabili le paginate: 17 come l'altroieri. Giovedi 16 (record 21). CROLLO dei TITOLONI arancioni: oggi solo 4. L'altroieri erano 10 e giovedì 12 (il record ci sfugge).

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Appunti a caldo dopo il primo sfoglio. Crollo dei TITOLONI arancioni (4). In generale titoli meno urlati. Più infografiche. Tracce di Crosetti brutalmente ridotte. Addio allo StabiloBoss nei commenti. A occhio e croce confermate tutte le rubriche.

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Con la gestione Molinari il Pio Albergo Trivulzio scivola a pagina 15 e a un livello di volume molto molto basso. L'unico pezzo è firmato dal vicedirettore Gianluca Di Feo.



La prima vignetta di ellekappa della gestione Molinari.


Tra le prime novità della gestione Molinari, segnaliamo il ritorno dello scrittore Paolo Cognetti con un racconto da Milano. Lui che vive in montagna...


Osservatorio Contagi (rubrica confermata da Molinari). 

Aggiornato alla mezzanotte di ieri. 

Italia vicina ai 200.000 contagi.



Osservatorio Necrologi Vip. RIP.



Molinari riduce brutalmente la chiacchierata rubrica Tracce di Maurizio Crosetti.



La prima vignetta di Mauro Biani della gestione Molinari.



Osservatorio Nemico. 

Anche sulla prima del corriere un 25 aprile in sordina.



La prima vignetta di Massimo Bucchi della gestione Molinari.



Osservatorio Home Page



Il 25 aprile di Molinari si riscatta nelle tre belle paginate (due in foto) in Cultura firmate da Simonetta Fiori, Paolo Griseri e Concetto Vecchio.




Osservatorio Coccodrilli

Il primo coccodrillo della gestione Molinari è quello dell'ex Presidente del Bologna Giuseppe Gazzoni, affidato a Giovanni Egidio che torna così in Nazionale dopo lunga assenza.



Osservatorio Curiosità (a proposito del caso Giuve) 

Nel coccodrillo di oggi di Giuseppe Gazzoni, c'è un passaggio non proprio indolore sulla nuova proprietà di Repubblica.




Osservatorio Errori

Il secondo strafalcione della gestione Molinari è quello di Simonetta Fiori che nel suo pezzo a p.31 indica Ligabue come autore della canzone Al Dièvel dei Modena City Ramblers. La canzone è stata scritta da Massimo Ghiacci.



26 APRILE 2020

IL SECONDO GIORNO DELLA NUOVA GESTIONE DI MAURIZIO MOLINARI

A questo link il riassunto della seconda prima pagina di Molinari.

Di seguito gli altri Feticismi del giorno

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La seconda prima di MM. 

Via definitivamente occhiellone e TITOLONE. Prepensionamento dell'arancione. Scalfari al solito posto. Molinari firma anche oggi (in collaborazione) e a fianco del Fundador! Questo rivela un ego smisurato! Ceccarelli e Garimberti tolti dalla naftalina.


Coronavirus, stabili le paginate: oggi sono 16. Ieri erano 17 e l'altroieri 16 (record 21). UCCISI DEFINITIVAMENTE I TITOLONI arancioni. 

RIP

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Appunti a caldo del secondo numero di Molinari. Uccisi definitivamente i TITOLONI arancioni. Uso dell'arancione ai minimi storici. Rispolvero di firme illustri finite nel dimenticatoio. Titoli sempre meno urlati. Tracce di Crosetti ridotte. Confermate tutte le rubriche.

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Osservatorio Inviati

Paolo G. Brera va a Osimo insieme ai medici che sfidano il virus porta a porta.




Osservatorio Contagi (rubrica confermata da MM) 

Aggiornato alla mezzanotte di ieri. 

Ma non si chiamava "Repubblica Dominicana" ?



In apertura di Cultura un pezzo del pechinese Filippo Santelli (che però adesso è a Roma) sulla biblioteca del timoniere Xi Jinping. 

È probabile che questo pezzo sia stato "cucinato" da Verdelli.


Feticismi Enigmistici. 

L'omaggio di Bartezzaghi a Carlo Verdelli (e già che c'era al grande Mura) nelle parole crociate sull'ultima pagina di ieri, giorno d'esordio del nuovo direttore...


Coronavirus: le infografiche dei contagi. 

Trovate le differenze tra quelle di Repubblica, Messaggero e Corriere.



E a proposito della mappa dei contagi, le infografiche o si aggiornano o sono inutili: la Russia, per esempio, avendo da un bel po' superato i 30.000 contagi dovrebbe avere lo stesso colore della Cina e del Brasile. Ma ci sono altri errori... 


La insulsa rubrichetta di due righe di Crosetti in ultima pagina, con battute mai riuscite e da terza elementare, cosa si aspetta ad eliminarla?
Feld
Critichiamo ciò che amiamo.

Crosetti Edition

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Pensieri feticistici in libertà: 1) I tanti ex Stampa arrivati con Calabresi ora torneranno alla casa madre? E i nuovissimi acquisti? 2) Ceccarelli e Manacorda, di Molinari sono stati colleghi. 3) Che fine farà la Repubblica delle Idee?

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Caro pazzo, Mura insostituibile ma Romagnoli mi sta piacendo la domenica.

Gianluca

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Rossana, non mollare!




Vauro su Facebook annuncia la morte di Giulietto Chiesa. 

RIP



Oggi nello Sport ritroviamo il granata Emanuele Gamba che era finito in naftalina a causa dello stop forzato al campionato. E ritorna alla grande con un'imperdibile intervista al gemello del gol Paolino Pulici. 

Alla faccia dei dirigenti gobbi.




27 APRILE 2020

IL TERZO GIORNO DELLA NUOVA GESTIONE DI MAURIZIO MOLINARI

A questo link il riassunto della terza prima pagina di Molinari.

Di seguito gli altri Feticismi del giorno

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La terza prima di Molinari.

Sempre più simile alla Stampa: meno aggressiva e più pulita rispetto all'ultimo periodo di Verdelli.

Titolo sempre più piccolo.

L'EMerito Mauro al posto che gli spetta.

Claudio Tito rispolverato.

Bene il richiamo a Rumiz.

Calcio in fogliettone.



Coronavirus, in leggero e costante calo le paginate: oggi sono 15.

Ieri erano 16 e l'altroieri 17 (record 21).

ARRIVA LA CONFERMA DELL'UCCISIONE DEFINITIVA DEI TITOLONI arancioni.

RIP

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Appunti a caldo del terzo numero di Molinari.

Conferma dell'uccisione definitiva dei TITOLONI arancioni.

Rispolvero di firme dimenticate e arrivi dalla Stampa.

Titoli sempre meno urlati.

Confermate le rubriche di Enzo Bianchi e Giorgio Dell'Arti.

Confermate tutte le altre rubriche.

La Stampizzazione di Repubblica è avvenuta in 3 giorni.

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Riceviamo e pubblichiamo: 

La grafica in generale è quella di un giornale austero molto europeo. Tocchi felici di azzurro in alcune note.Titoli e temi molto intonati alle pagine monografiche tipo Covid 19. La mano discreta ha già segnato il giornale: bellissimo e armonioso. 

WAB

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A pagina 15 l'autoctono Paolo Berizzi torna nella sua Bergamo un po' meno martoriata.




La mappa dei contagi.

Il colore della Russia è stato aggiornato. Non sapremo mai se la correzione è stata spontanea o se è dovuta al nostro tweet di ieri. In ogni caso grazie. Anche se più tardi segnaleremo altri colori da aggiornare.



Osservatorio Curiosità.

Alla fine dell'articolo di Laura Sabbadini si legge che è "direttora" centrale Istat. Direttora??? 

Eppure pare che la Crusca lo tolleri.



Osservatorio Necrologi Vip.

RIP




La gestione Molinari conferma le rubriche di Enzo Bianchi e Giorgio Dell'Arti.

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Osservatorio Coccodrilli.

Quello di Giulietto Chiesa affidato all'ex londinese, uno che lo conosceva bene. 

Sinceramente ci aspettavamo più spazio per Giulietto. 

O quantomeno un taglio più incisivo. 

RIP



Solo una brevina per la scomparsa del regista Claudio Risi.

RIP



Seconda presenza consecutiva per Arianna Finos nella gestione Molinari.

Ieri intervista a Dario Argento, oggi quella ai due fratelli Russo, registi.


A pagina 17 c'è un bel reportage di Tahar Ben Jelloun sui dimenticati del virus nelle banlieue parigine.

TBJ è una firma che ritorna dopo molto tempo. Era alla Stampa con Molinari e ora torna con lui a Rep. 

Ecco i primi movimenti di mercato.



Osservatorio Contagi.

Aggiornato alla mezzanotte di ieri. 

L'errore sulla Repubblica Dominicana è rimasto. 

I casi sono due: o non hanno avuto il tempo di correggere oppure non ci leggono più.



A proposito di mappa dei contagi:  

Costa d'Avorio, Ghana, Cuba, Macedonia, Slovacchia, Lituania, Bosnia, Azerbaigian, Armenia, Uzbekistan, Oman, Kazakistan, Bangladesh hanno superato da tempo i 1000 contagiati e quindi va aggiornato il colore.

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Dopo molti giorni, lo Sport torna ad essere su tre pagine.

È vero, è lunedì. 

Ma è un altro piccolo segnale della nuova gestione Molinari.

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Pagina 8 di oggi, anche Corrado Zunino storpia la lingua.



Secondo Dagospia lo "spin-off" di Repubblica non decolla.



Rassegna Stampa

Paolo Bracalini su Il Giornale di oggi.



Nel numero di Affari&Finanza in allegato oggi con Repubblica, è ancora in bella evidenza il nome di
Carlo Verdelli nella gerenza. 

In compenso è scomparsa dalla prima pagina la rubrica Circo Massimo di Massimo Giannini.



Riceviamo e volentieri pubblichiamo: 

Ciao Pazzo, ho appena letto il pezzo di Sebastiano Messina "Scordatevi fidanzati, compagni, amanti". Ci sono milioni di famiglie che non sanno come fare con i figli alle elementari e Repubblica fa il suo pezzettino di colore sui fidanzati amanti? 

E qui non è questione di Molinari o Verdelli perché è dall'inizio della pandemia che il sito di Repubblica ci sollazza con i suoi articoli sul sesso al tempo del coronavirus. 

FB

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Feticismi DOC

Questa mattina nella posta è arrivata la consueta newsletter quotidiana della Stampa. 

Solo che al posto della faccina di Maurizio Molinari c'era quella di Massimo Giannini...