lunedì 31 ottobre 2011

Pazzo per i boxini morbosi.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao Pazzo,

ho scoperto oggi il tuo blog: bravo!

Probabilmente è una segnalazione terribilmente tardiva, ma sappi che il 13 ottobre su Repubblica.it è accaduto questo (inoltre nello stesso giorno tu hai pubblicato quest'altro).

Eh. E chissà se PPR ha una posizione ufficiale riguardo ai boxini morbosi.

Saluti, Matteo

Osservatorio Necrologi.

Osservatorio Necrologi del 31-10-2011

Una giornata per Peppe D'Avanzo.

"Parliamo di Peppe, una vita per il giornalismo": è il titolo dell'assemblea pubblica che si terrà giovedì 3 novembre alle ore 18 per ricordare il republicone Giuseppe D'Avanzo, scomparso la scorsa estate.

L'assemblea, organizzata dall'Ordine dei Giornalisti della Campania e dal Comune di Napoli, si terrà nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino.

(Ringraziamo Kobayashi per la segnalazione)

Un talento sprecato.

Il ritorno di Concita ne conferma purtroppo l'utilizzo convenzionale da parte di Repubblica, ovvero: notista politica. Come se il giornale non ne avesse di sufficienti.

Bravissima Concita, per carità. E' sempre un piacere leggerla, ma rimango convinto che possa dare di più al giornale e ai lettori in veste diversa, di "narratrice sociale".
Tralasciando il superfluo commento di giovedì scorso alla comparsata televisiva al TG1 di Berlusconi (in cui, peraltro, Concita, pur di dare addosso al Cav., ha confuso i concetti di flusso e stock quando si è riferita al risparmio privato), la nostra ha scritto tre articoli sulla convention di Renzi concentrati, come avviene sempre a Repubblica, soprattutto sulle questioni interne al PD. Quasi nulla si è saputo sulle idee emerse durante la due giorni. Possibile che delle famose 100 proposte, Concita abbia voluto ricordare solo quelle anti-casta? Per provare a capirne di più mi è stata decisamente più utile la Stampa con gli articoli odierni di Jacobucci e Panarari.

La rappresentazione più “plastica” (come direbbero a Repubblica. Possiamo chiedere una moratoria sull’utilizzo inflazionato di questo aggettivo?) della supposta capacità del nostro giornale di raccontare la politica italiana è stato l’assurdo titolo di ieri in prima pagina: “Bersani a Renzi: basta calci. Renzi: non sono un asino”.

O vogliamo citare l’ennesimo articolo sulle varie correnti del PD? Senza che mai si riesca a capire cosa dovrebbe distinguere, in termini di programmi o idee, i bersaniani dai lettiani, l’area Dem da Cambia l’Italia, i veltroniani dai renziani.

Barbapapà

Feticismi di ieri.

LA DOLCE ROTTAMATRICE 
Continuano le cronache di Concita De Gregorio dalla Leopolda di Firenze dove si è tenuto il "Big Bang", la convention dei rottamatori.


BOTTA E RISPOSTA
Repubblica risponde al sindaco di Roma Alemanno che ha deciso di interrompere i rapporti con Largo Fochetti.


VIVA L'ITALIA
Soprattutto se la disegna Carlo Stanga. Come è successo ieri nel domenicale di Repubblica.


GOBBETTISMI
Dai crosettismi ai gobbettismi. Un pezzo che Maurizio Crosetti voleva scrivere da anni. E lui, feroce come una iena, appena ha fiutato la carogna del biscione nerazzurro, ci si è avventato sopra inesorabilmente. Mettetevi nei panni di un interista qualsiasi (il FS, per esempio) e leggete l'incipit di ieri di Maurizio. Devastante.


VA BENE, VA BENE, ABBIAMO CAPITO
Ok abbiamo capito che la Juve ha battuto l'Inter, non c'è bisogno di scriverlo così grosso.


LA MALEDIZIONE DELLE BREVINE
Ritorna la maledizione delle brevine


Ai feticisti di Repubblica che sono anche feticisti del Male.

La copertina del nuovo numero del Male.

Chicca fotografica per feticisti.

Sulla pagina Facebook del gruppo Quelli che vogliono Meo Ponte su Facebook abbiamo trovato questa foto postata da Stefano Rizzi scattata davanti alla Procura di Tortona all'epoca del processo alla banda dei "sassi dal cavalcavia". Il primo a sinistra è il republicone Jenner Meletti e di fianco a lui c'è l'altro republicone Meo Ponte.

domenica 30 ottobre 2011

Osservatorio Necrologi.

Sulla scia di quanto dichiarato qualche giorno fa dal nostro Fabio P., segnaliamo che ieri sono apparsi questi necrologi



E oggi questo

Come diciamo da anni, bastava davvero poco.

La questione degli strilli di apertura dell'inserto domenicale è una cosa che affrontiamo da qualche anno. Chi ci segue da sempre ricorderà che per un periodo abbiamo sottolineato, quasi ogni domenica, la cattiva impaginazione degli strilli che confondono il lettore, specie quelli che non sanno che volto hanno alcuni personaggi di cui si parla.

Poi, un certo giorno, si è deciso di interrompere la segnalazione di questo tipo di errori.

Quello che è successo oggi, però, non può passare inosservato.
Guardate qui come vengono presentati gli strilli domenicali. Come la mettiamo con coloro che non sanno che faccia ha Mario Draghi? Li lasciamo con la convinzione che quel volto lì sia quello dell'inventore di Snoopy? O comunque di qualcuno che ha a che fare con la fabbrica dei Peanuts?


E allora non sarebbe stato meglio avvicinare la faccia di Draghi al sommarietto che lo riguarda? E magari riflettere la foto verso sinistra?
Adesso non ci sono più dubbi: quella faccia è di Mario Draghi, anche per chi non sa com'è fatto. Bastava davvero poco, guardate qui.

Il raccomandato.

Ci spiegate come mai c'è gente che da anni manda lettere a Largo Fochetti senza che vengano pubblicate e poi arriva un Alvaro Santini qualsiasi, che se ne vede pubblicare due contemporaneamente?

(visto oggi nella rubrica delle lettere)

La dolce rottamatrice.


Concita De Gregorio va alla Leopolda di Firenze e fa la radiografia al rottamatore Matteo Renzi.

E' successo ieri su Repubblica.

Un piacevole e tanto atteso ritorno alle origini della nostra dolce Concita, con un pezzo che tanto ricorda quelli per cui è diventata famosa, quando correva dietro ai politici alle manifestazioni e ai convegni.

Leggendo il pezzo, però, sembra che Concita sia dolce soprattutto con lui, Matteo Renzi, e che si sia chiaramente schierata al suo fianco. Nostro parere personale, sia chiaro.
Non ce ne voglia Bersani.

Leggete cosa scrive Concita:
Può piacere o non piacere, ma è bravo. È bravo a parlare, la cadenza toscana la battuta pronta lo aiutano, e dunque a stare in tv. È bravo a capire cosa serve e cosa no per arrivare dove vuole. È bravo a intuire i tempi e i modi, i toni che sempre risultano eccessivi ma funzionano, alla fine, in tempi di eccesso al ribasso.
Piace a Berlusconi stesso, che lo invita a casa (Renzi ci va, pazienza per le critiche) e ne elogia le virtù che mancano a se medesimo e ai suoi alleati: non usa il dito medio, non bestemmia, non racconta barzellette sui negri e sugli ebrei, non usa metafore falliche come intercalare, non dice culona alle signore. La rivoluzione della buona educazione. Matteo Renzi è beneducato e svelto. Furbo, ambiziosissimo. Piace, a sinistra, agli scontenti del Pd e alla sinistra di nuova generazione, a un bel po' di grillini e dipietristi, a quelli che non se ne può più della casta che finora piuttosto silenti - ma in molti - serpeggiano anche nel partito di Bersani. Roberto Benigni gli ha dato di recente la sua benedizione. Santoro lo aveva ospite frequent flyer. A Ballarò e da Lilli Gruber è di casa, la Sette il suo salotto. 

È amico personale di Pep Guardiola, l' allenatore del Barca, e chissà che Pep non faccia una sorpresa alla Leopolda. Non è abbastanza, certo, per fare un leader di centrosinistra né un presidente del consiglio. È quel che basta, tuttavia, per capire a chi faccia paura, Matteo Renzi, e perché.

Dello stesso avviso di Concita è anche il quotidiano Liberazione, che oggi esce cosi

Candidature al PPR+.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao Pazzo,
vorrei segnalarti due pezzi per il PPR+ di questo mese.

Il primo è quello della cronaca dei funerali di Marco Simoncelli della nostra Emanuela Audisio.

Il secondo è lo straordinario ritratto che Michele Serra fa delle Cinque Terre devastate dall'alluvione. Sarà che io sono di Spezia e so cosa significano per noi quelle bellezze incastrate tra colline e mare.

Ciao e complimenti per il servizio quotidiano che fai per noi patiti di La Repubblica (io uso l'articolo, se permetti).

Angelo

Caro Angelo, grazie per la tua lettera con le candidature al PPR+. Il nostro Barbapapà prenderà certamente nota. Quanto a La Repubblica, nessuno è perfetto. FS

Inquietanti somiglianze.

L’iniziativa di Repubblica e Sky è sicuramente lodevole, ma chi è quel genio di grafico che ha ideato il logo, che assomiglia tragicamente ad un altro logo?

GPP



L'ansia da esagerazione della notizia.

Sulla faccenda della moto accesa in chiesa durante i funerali di Marco Simoncelli, volevo postare anch'io qualche cosa. Ma vista la delicatezza del momento, non mi sembrava il caso di infierire.
A freddo, adesso, devo dire però che qualcuno ha decisamente toppato. Se andate a vedere i filmati, sia su YouTube che sui siti dei quotidiani che avevano riportato la cosa e ancora hanno i link accessibili, di questa 'accensione' della moto non c'è traccia. Il rumore dovrebbe sentirsi eccome. E poi, una moto 250 da gara (senza silenziatori) in pochi secondi avrebbe affumicato e intossicato molte persone, non credo che nessuno l'avesse permesso.
Per tornare ai filmati, si vede Valentino Rossi che tocca qualcosa sul manubrio, questo sì, ma nessun rumore di motore, e poi spinge a mano la moto verso l'uscita.
Più che bufala, ansia da esagerazione della notizia, com'è tipico di tanti gazzettieri. Purtroppo c'è casata anche Repubblica. E devo dare atto che il Corriere non ha mai parlato di "moto accesa" ma ha sempre scritto "Valentino spinge la moto", verificate.

GPP

Caro GPP, sono anato a cercare il video della presunta accensione della moto in chiesa. Lo potete vedere tutti qui sotto. Da quanto (non) si sente, hai regione tu. Oltretutto riporto qui di seguito tre commenti al video che sostengono fortemente la tua tesi FS
valentino non ha mai acceso la moto, perchè si continua con questa storia! è una cazzata detta da un paio di telegiornali e voi la ripetete? Avete vsto tutto il funerale? Bene allora sapete che nessuno ha acceso la moto!
scambiare rumore di sottofondo con una moto gp? aparte che ero presente e nessuno ha acceso moto...ma sopratutto una moto gp in una chesa avrebbe stappato i timpani a tutti...
MA COME CAZZO FA AD ACCENDERLA CHE SE PER ACCENDERLA DEVONO ESSERE SPINTE? NN PER NNT AL PIT STOP LE SPINGONO xD E POI VALENTINO NN MUOVE MANCO LA MANO MUOVE SOLO LE DITA SUL FRENO 

Osservatorio Refusi.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao Pazzo,
ore 8.08, home page di Repubblica, vedi screenshot in allegato
A presto
plus1gmt


sabato 29 ottobre 2011

Le cartine creano dipendenza.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao Pazzo,
In merito al post "Hallelujah" di ieri, finalmente Malta è indicata correttamente, ma Cipro? Che cos'è successo a quest'isola, come ha fatto ad avvicinarsi così tanto alla Grecia? Non so perché ma l'hanno spostata!


Ed anche nella mappa apparsa ieri a pag. 11

Ciao, Danilo

Ps: sempre nel giornale di ieri, nello sport si continua a parlare della MotoGP accesa in chiesa...continuo a rimanere della mia idea, per accenderla serve un apposito motorino d'avviamento che io non ho visto.

La peggior settimana della SUA vita.

Già, proprio così, come già ricordato da Frank nell'ultima Reunio.
Mai settimana fu più brutta di questa, per il papi.
Mai pubblicità fu più azzeccata, perfetto esempio di banner placement.

Highlander (de noantri).

Una mia piccola interpretazione dei mal di pancia del PD, ahimè.
GPP

(visto su repubblica.it)

(Vita di redazione 186). Il vice diretùr ritornato e ritrovato.

VITA DI REDAZIONE del 28 ottobre 2011
Durata: 5'04”.

Il social (Diretùr) esordisce così: "La questione della lettera all'Europa viene cortocircuitata dal tema dei licenziamenti".

Egli mancava da alcuni giorni, parecchie pipierrine preoccupate si maceravano nel dubbio, perciò il regista le ha prontamente assecondate informandole 15” dopo l'inizio: Massimo Giannini, il vice diretùr che rispondeva alle mail, è tornato.


Ci pare anche ben riposato. Forse troppo, poiché scorre un video (probabilmente) sul suo monitor (00'27”) che lo induce platealmente a gesticolare con la mano, al punto da richiamare l'attenzione dell'art director Angelo Rinaldi che stava sfogliando “L'espresso”.


1'14”. Tra il pubblico c'è oggi l'ottimo Francesco Merlo il cui pezzo di ieri è candidato al PPR+ del mese, dove staziona ormai abitualmente.



1'50”. Livio Quagliata, con pullover allacciato e occhiali appoggiati in una posizione precaria, trova sempre un comodo posto al sole per lo sfoglio. Alberto Mattone non ha ancora bevuto il suo caffè.


Il (social) Diretùr cita l'intervista fatta da Francesco Bei ad un esponente del Pdl.

2'23”. Ancora una volta il vice diretùr Dario Cresto-Dina va a rubare l'inquadratura al (social) Diretùr


il quale gli fa poi presente l'inopportunità del gesto (3'00”).


Annotato che i due guru dell'Economia (Marco Patucchi e Marco Ruffolo) sono partiti per il ponte (al loro posto c'è Angelo Lupoli, caposervizio 3'53”), rileviamo come anche il pubblico sia scarso e Gianluca Luzi rimanga sempre inoperoso.

4'39”. Giochino. Sul monitor del (social) Diretur impazza la pubblicità di un film in uscita nel fine settimana. A chi potrebbe adattarsi quel titolo?


4'44”. Claudio Tito viene interpellato dalla zona web (forse è Giuseppe Smorto): la Reunio ormai è agli sgoccioli, li rassicura. Massimo Vincenzi appare stanco, mentre Valentina Desalvo è molto rilassata. Chiari sintomi del venerdì.


Non sappiamo se per il (social) Diretùr il mezzogiorno sia di fuoco o di cuoco.

Lui, intanto, alle 12 circa, cinguetta così:
“Il titanismo dei proclami di governo e la debolezza della sua politica: è una delle spiegazioni delle difficoltà italiane".
Buon fine settimana.

Visto, si stampi.

Frank

Reafuso.

"Al diavolo anche i dittonghi", avrà pensato il grafico di servizio ieri a Repubblica, sfogliando il giornale a pagina 39.

IperLiguria.

Michele Serra è un copywriter nato. Nel pezzo di oggi in prima sull'alluvione in Liguria, si è inventato una sorta di claim pubblicitario per le Cinque Terre, che nemmeno Emanuele Pirella, Armando Testa e Gavino Sanna sarebbero riusciti a trovare.
Le Cinque Terre sono una specie di iperLiguria.

venerdì 28 ottobre 2011

Dopo il codice da Vinci, il codice da morto.

Dite quello che volete, ma a me le necro della Repubblica continuano a non convincere. Troppi nomi strani, gente con titoli nobiliari assortiti, e poi questi doppi cognomi: oggi su nove deceduti ce ne sono cinque, dico cinque, con due cognomi. Nessuno mi toglie dalla testa di salme vere non ce ne sono, e che sono tutti messaggi in codice dei servizi segreti. La volta che leggo "percuote il mio cuore con monotono languore" scappo in Svizzera.

Fabio P.

Hallelujah.

Prima che il gallo canti, tu sbaglierai tre volte. E alla quarta, ti risolleverai.

Dopo tre tentativi falliti, al quarto ci sono riusciti: i grafici di Repubblica hanno pubblicato la mappa dell'Europa con l'isola Malta collocata al posto giusto.

Update: sistemata Malta, adesso rimane il problema di Cipro.


Il primo errore il 25 settembre:


Il secondo errore il 5 ottobre:


Il terzo errore il 12 ottobre:


E finalmente, ieri, la cartina senza errore.

Alluvione: parte la sottoscrizione Repubblica-Sky.

La Repubblica e Sky lanciano una raccolta fondi per salvare la scuola elementare e media "Enrico Fermi" di Monterosso (nelle Cinque Terre), travolta dall'alluvione di martedì. L'edificio scolastico, frequentato da cento studenti, ora è chiuso perché gravemente danneggiato. Per far riaprire la scuola devastata, che il sindaco Angelo Betta appena un mese fa aveva inaugurato dopo i lavori di ampliamento, bisogna fare una donazione sul conto corrente dedicato alla sottoscrizione:


Banca Unicredit
CODICE IBAN IT 07 U 02008 09432 000101739561.

Il beneficiario da indicare nel versamento è: Alluvione, un aiuto per ricostruire.

Merlo avvisato, mezzo salvato.

(lettera apparsa oggi nell'apposita rubrica di Repubblica)


Chiavi di ricerca: il crollo delle republicones.

Nella classifica delle chiavi di ricerca con le quali gli internauti accedono a PPR, notiamo un clamoroso scivolone indietro delle donne di Repubblica. Alla debacle di Concita De Gregorio, si aggiunge quella di Annalisa Cuzzocrea, che perde posizioni su posizioni. I republicones maschi, invece, avanzano: bene Meo Ponte e Filippo Ceccarelli ma soprattutto molto bene il vicediretùr che rispondeva alle mail Massimo Giannini, che probabilmente deve ringraziare tutto il bailamme scatenatosi proprio intorno alla questione delle mail.

Sorprendente infine la posizione di Albertina Carraro, che trae il massimo risultato con il minimo sforzo: c'è infatti un solo post, all'interno di PPR, in cui si parla di lei.

Giù le mani da Giovanni Valentini.

Un sito di fanatici delle due e delle quattro ruote, si è scagliato contro il republicone Giovanni Valentini perchè sulla vicenda di Marco Simoncelli, si è chiesto a cosa servano, al giorno d’oggi, le gare di automobilismo e motociclismo.


Che poi, per dirla tutta fino in fondo, Giovanni Valentini non è il vice-direttore di Repubblica. Nè tantomeno il vice-diretùr. Chiaro?

Rettifica.

Qualche post fa abbiamo pubblicato una foto di uno scontrino del Senato che “testimoniava” che i prezzi del ristorante non erano stati adeguati come promesso dai senatori, e si mangiava ancora per pochi euro. Come ha scritto l’Unità ieri, lo scontrino era una bufala perché si riferiva alla mensa e non al ristorante, e alla mensa mangiano i dipendenti e non i senatori. Su Facebook oggi è stato pubblicato (qui) uno scontrino del ristorante che dimostra la bufala.

(via Giornalettismo)

Leggete attentamente e pensate ad una donna.

Cauto, lento, la voce impastata e vagamente dolente, Silvio Berlusconi arriva a casa all´ora di cena in apertura del suo tg privato, il Tg1. Nonostante vederlo durante i pasti sia la norma, stasera suscita un attimo di attenzione nuova. Non è più lui.
A chi avete pensato? Risposta esatta. E' Concita, che torna a scrivere dopo settimane di assenza inquietante.

Bentornata, ma che fine avevi fatto?
Puoi anche rispondere, se vuoi.

Noi non mordiamo.

Lo skinhead redento. Con la svastica.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao Pazzo,
ti segnalo questa galleria fotografica su uno skinhead redento.


L'articolista che ama il lieto fine e dice "prima ha abbandonato la militanza, poi si è sposato, ha avuto una figlio e infine si è sottoposto a un lungo trattamento estetico per la rimozione dei numerosi tatuaggi con simboli di destra e di violenza" e nella foto dodici ha sul braccio una bella svastica di ossa...

Lucia

Scandali extra moenia.

Un mostro a più teste. Ecco quella bergamasca.

Riportiamo da Stampacadabra:

E’ stata appena partorita l’edizione di Brescia, ma per il Corriere Della Sera è già tempo di pensare alla prossima estensione territoriale, quella di Bergamo. Debutto previsto entro febbraio 2012. Già scelto il direttore del dorso: sarà Fabio Finazzi, 47enne bergamasco doc, attuale caporedattore all’Eco Di Bergamo. Com’è ovvio, a via Solferino la campagna acquisti la fanno sui giornali locali, senza dubbio più avvezzi all’informazione sul campo.

Feticismi digitali.

Qualcuno si è accorto che è cambiata la grafica (in particolare il menu in alto) della sezione video di repubblica.it?
Nessuno? E allora che razza di feticisti di Repubblica siete?

Panorama espresso.

Sarebbero da acquistare entrambi, sia Espresso che Panorama (quest'ultimo turandosi il naso), perché le copertine promettono bene.
E poi c'è un ponte davanti, tempo ce ne sarebbe.